Nonnotizie:Hill difende Hamilton

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24 ottobre 2007

Benny Hill, cugino di Damon Hill.

L'ex-ex-ex-ex-ex-ex-ex-ex-pseudo-"campione" provinciale di Formula 1 Damon Hill, attualmente controfigura del sostituto del Vice-presidente del British Fotocopiators' Club presieduto da Nigel Stepney, appartiene alla schiera degli osservatori (per il 99% inglesi e per l'1% non pervenuti, ma probabilmente anch'essi inglesi) che sta chiedendo una revisione dell'ordine d'arrivo del Gran Premio del Brasile, per l'infrazione da parte delle scuderie Ferrari, BMW Sauber, Williams e Citroen nonché del pilota Fernando Alonso della norma del regolamento Sportivo della Formula 1 introdotta il 18 ottobre 2007 che vieta, in caso di mondiale conteso fino all'ultima gara, di arrivare davanti ad un pilota inglese, soprattutto quando questi è di colore o guida una McLaren.


"Le regole sono regole" - ha dichiarato Hill a Radio Diciasedici, durante il programma "Processo al Gran Premio" diretto da Biscardi circa l'appello che consegnerebbe il titolo a tavolino a Lewis Hamilton - "La FIA ha accertato che alcune squadre si sono comportate in violazione di una norma. Se si trattasse di colpire la McLaren, credo che alla luce di quanto accaduto quest'anno lo si farebbe per qualsiasi cosa, anche se si trattasse di una cosa minima, per esempio, che ne so... Buttare una bomba atomica su Maranello, oppure picchiare una folla di porci infedeli ferraristi. All'inizio della stagione, si obiettò che la Ferrari aveva vinto la gara utilizzando un dispositivo contrario al regolamento, ossia un'alettone troppo aerodinamico secondo l'opinione del povero Ron, che fu pertanto bandito, anche se il risultato è stato considerato valido. È molto scomodo dover sostenere questo appello, ma c'è davvero parecchio in gioco ed alla FIA devono trovare in qualche modo una strada per rimanere coerenti: squalificare la Ferrari da qui al 3010 sarebbe la soluzione migliore, ma ci si potrebbe anche accontenare di una sua squalifica da tutte le gare, dal Mondiale di Biga nell'Impero Romano ad oggi. Anche se si può argomentare che qualche pilota davanti ad un altro può starci, è pur vero che quest'anno, per contratto, il titolo doveva vincerlo Lewis. A volte sembra di cogliere davvero che esista una misura valida per la cocchina della FIA, ossia la Ferrari, ed una discriminante, oserei dire, quasi razzista per tutti gli altri".

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