Nonnotizie:Governo senza maggioranza

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8 novembre 2011


Oh no! Ora mi tocca tornare a governare questo paese di m...

Momenti di agonia per il Governo Berlusconi. Era da addirittura tre anni che non si vedeva una crisi di governo così evidente. Anche questa volta, come accadde al fu governo Prodi, sono stati accusati di tradimento alcuni onorevoli appartenenti alla maggioranza, tra cui Giuseppe Pisanu, ex ministro per i rapporti con la mafia. In sostanza questi sciatti deputati sono rimasti profondamente delusi dalla spartizione delle escort decisa dall'allupato presidente in carica, ed hanno preferito far crollare questo solido governo[citazione necessaria] piuttosto che sacrificarsi per il bene e la lussuria di Silvio. Persino il pilastro della coalizione Domenico Scilipoti ha duramente criticato la scarsa considerazione per il suo contributo a mantenere stabile[citazione necessaria] il paese. Il momento di maggior tensione è stato durante l'approvazione del bilancio per i festini, quando qualcuno si è accorto che mancavano 321 deputati: a parte Rocco Buttiglione che si era intrattenuto al bar di Montecitorio per sbrigare affari burocratici, l'opposizione si è finalmente compattata e ha detto con voce unanime "No a Berlusconi, sì a Valsoia". Intanto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha messo una nota sul registro a mezzo Parlamento per assenteismo ingiustificato, ma non ha ancora rilasciato commenti o dichiarazioni su quanto è accaduto.
Persino gli alleati leghisti, che si sono sempre dimostrati fedeli alleati[citazione necessaria], hanno consigliato all'anziano pappone di fare un passo indietro e nominare il sockpuppet Angelino Alfano come reggente. Tra le fila del PD la tensione si taglia col coltellino svizzero: nessuno si aspettava una vittoria a tavolino di tale portata, e non si sa chi candidare ad eventuali elezioni anticipate. Bersani? Nichi Vendola? Antonio Di Pietro? Topo Gigio? Il futuro appare sfumato ed incerto, ma ogni voto è prezioso nell'ipotesi di eventuali elezioni anticipate. Secondo un sondaggio di La7, tra le preferenze degli italioti spicca il partito degli incazzati, in coalizione con il partito degli Zombie; il loro candidato, Clemente Mastella, già comincia a mettere le mani avanti e propone un'alleanza all'UDC, che nel frattempo ha chiesto una joint-venture con Futuro e Libertà. Le dimissioni comunque sono ancora lontane, visto che ora la priorità è risanare il debito pubblico contratto con Peppino l'usuraio.
Nel frattempo, fioccano le dichiarazioni dai partiti. La maggioranza del PDL difende il cavaliere, con Cicchitto che accusa:

« È la solita macchina del fango creata dai giornalisti per creare panico nell'elettorato; la maggioranza esiste ancora, è solo timida e non vuole farsi vedere. Non ci faremo intimidire e resisteremo fino a che non avremo varato le riforme ed il vitalizio.  »

Antonio Di Pietro invece ne ha approfittato per ribadire il fermo rifiuto ad un governo di larghe intese®

« Noi dell'Italia dei Valori vogliamo le dimissioni di Berlusconi ORA, che sarebbe troppo tardi dopo altrimenti. »

Non si contano poi le news sulle televisioni straniere, come Al Jazeera che annuncia in prima serata:

« Si sono concluse le rivolte in Africa settentrionale, ma questa volta senza spargimenti di sangue. Con la perdita della maggioranza, Il sultanato italiano resta senza governo.  »

La CEI invece ha commentato la notizia rivolgendo una preghiera al Cav

« Requiescat in pace. »

Indifferenza generale invece fra molti italiani medi che si sono limitati a fare spallucce alla notizia, borbottando con i vicini di casa

Le dichiarazioni più dure e rabbiose tuttavia arrivano dallo stesso Silvio, che si lamenta per la scarsa coesione avuta dalla maggioranza; eccolo intervistato ai microfoni del Tg4



Fonte

resconto delle puntate ANSA