Nonnotizie:Funerale per la Mondaini

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23 settembre 2010


Addio Sandra Mondaini, ma perché te ne sei andata?

Studi Mediaset - Alcuni sono concordi nel dire che la donna di casa[1] ci aveva abbandonato già cinque mesi fa, ovvero in concomitanza con la morte del marito, altri sono invece convinti che la cosa ormai non importi più, visto che Milito è tornato a segnare ieri sera. Tuttavia i funerali si sono tenuti oggi, data 23 settembre 2010, nello studio 20 di Cologno Monzese. Alla cerimonia hanno partecipato, secondo l'organizzazione, 400 persone (a dover di cronaca, 300 secondo la questura e 178 persone e 22 negri secondo Umbertone Bossi[2]) che hanno voluto rendere omaggio a Sandra e Mediaset tutta. Gerry Scotti ha recitato un commovente monologo, ricordando Sandra come una donna autentica e meravigliosa. Ha poi consegnato un assegno da trentacinquemila euro ad uno spettatore che gli ha saputo dire in quale anno è uscito il 45 giri Sbirulino / Rabarbaro Rabarbaro. Ezio Greggio ha voluto fare le cose a modo suo, dando vita ad un pungente e divertentissimo teatrino:

« Grazie, grazie![3] Oh, ma lo sapete che è morta Sandra Mondaini? Eh sì, una brutta tragedia. Pensate che Bruno Vespa[4] si collegherà in diretta nazionale da un'edizione straordinaria di Porta a Porta, oggi denominata in segno di lutto in Porta 'a Bara![5] »
(Ezio Greggio)

Successivamente ha bevuto il proprio piscio che ha poi sputato sul pubblico.
In collegamento telefonico, Maurizio Costanzo ha espresso parole di profonda stima per la Mondaini, anche se ha ammesso di considerarsi persino "più televisivo" di lei. Di almeno 40 kg. Piersilvio Berlusconi non ha detto niente di importante, ma lo ha detto molto bene.

Purtroppo, dopo Michael Jackson, Mike Bongiorno e Raimondo Vianello un'altra persona di grande importanza se n'è andata. Quindi in gamba, Andreotti.

Note

  1. ^ Vianello, ndr
  2. ^ anch'egli presente al tristo evento, ndr
  3. ^ si inchina e manda baci al pubblico, ndr
  4. ^ risate dal pubblico, ndr
  5. ^ risate dal pubblico più fragorose che mai, ndr