Nonnotizie:Buchi neri e alberi scomparsi

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11 dicembre 2009


Foto di repertorio di un comune albero di Natale.

Napoli - Un bagliore nel cielo, una luce nel buio e poi un gigantesco buco nero è comparso all'imporvviso tra le fredde nubi norvegesi la mattina di qualche giorno fa. Immediato è stato lo stupore delle autorità del nord Europa che si sono viste sommerse di richieste di chiarimenti da parte dei cittadini terrorizzati.

Ma nessuno ha saputo dare una spiegazione razionale al fenomeno. C'è chi ha pensato all'imminente 2012, chi come Roberto Giacobbo ha dato la colpa ai Cavalieri Templari a bordo di fiammanti UFO provenienti dalle piramidi di Giza e ancora chi ha dato la colpa a Silvio Berlusconi. Nessun sedicente scienziato è stato in grado di chiarire cosa diavolo sia successo nei cieli norvegesi.

Nessuno fino a ieri. Fino a quando cioè non è scomparso misteriosamente l'albero di Natale nella nota Galleria Umberto di Napoli[citazione necessaria]. Tutti hanno subito pensato al solito furfante malfattore voglioso di dipingere la ridente cittadina partenopea agli occhi del mondo come il posto più sudicio e infame esistente, dove si rubano persino gli alberi e le dentiere dei nonni per fare quattro soldi. Ma questi malpensanti hanno dovuto ricredersi e vergognarsi di una simile idea malsana... Inutile dire che non esistono persone che rubano Alberi di Natale, in che paese di merda vivremmo altrimenti?

Ma allora cosa collega il misterioso avvistamento in Norvegia e la scomparsa nel nulla di un albero di Natale a Napoli? Quale incredibile avvenimento si è verificato? Cos'hanno in comune questi due luoghi mistici?

L'equidistanza. È l'equidistanza la risposta a tutte le domande fin qui poste ed è sempre l'equidistanza che può spiegare esattamente ciò che è successo in Norvegia e a Napoli a distanza di poche ore. La perfetta equidistanza dalla maledettissima Svizzera e il suo terribile Large Hadron Collider messo in moto proprio nei giorni scorsi. E la prova si è avuta proprio in queste ore, con il rinvenimento in Norvegia, proprio sotto al buco nero peloso, di un alberello di Natale addobbato a festa recante la scritta in perfetto dialetto napoletano "Buon Natale a tutt'o munn!!".

Secondo i fisici coinvolti negli esperimenti dell'LHC, i buchi neri formati nelle sperimentazioni non avrebbero mai potuto mettere a rischio la vita sulla Terra, ma proprio a pochi giorni dall'accensione l'LHC ha quasi ucciso il Natale a Napoli, teletrasportando a miliardi di chilometri un povero albero indifeso. E nessuno si è preso la briga di porre le proprie scuse formali alla simpatica cittadina nostrana, dimostrando ancora una volta che gli svizzeri hanno un cuore fatto di cioccolato amaro extra fondente. E grazie a loro, l'apocalisse è sempre più vicina.

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