Nonnotizie:Brunetta: «In Italia povertà diminuita»

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9 giugno 2009


La povertà ormai è solo un lontano ricordo...

Fate fatica ad arrivare alla fine del mese? Vi sembra che il prezzo delle cose sia aumentato mentre il vostro stipendio è lo stesso da dieci anni? Quest'anno per voi pensare di andare in vacanza è poco più di un'utopia? Siete costretti a fare altri lavoretti per sbarcare il lunario?

Ebbene siamo piacevolmente lieti di comunicarvi che vi state solo ingannando da soli, come ha avuto modo di dimostrarcelo il nostro caro ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta di fronte alla platea riunita dalla Confindustria:

« [...] le statistiche dimostrano che la povertà in Italia è diminuita, anzi si può affermare con assoluta certezza che gli italiani non siano mai stati meglio di così! »

Qualcuno inizialmente aveva sollevato dei dubbi sulle considerazioni del ministro suscitandone la reazione:

« Ridi, ridi... Deficiente! »

Ma subito dopo si sono dovuti ricredere dinanzi ai dati inequivocabili del ministero.

In effetti le statistiche parlano chiaro, gli italiani sono ricchissimi e suscitano l'invidia di tutti i loro colleghi europei, ancor di più questo sentimento è aumentato a causa della crisi che ha colpito tutto il mondo tranne l'Italia. Infine si aggiunga che il prezzo delle cose è, come tutti noi sappiamo, notevolmente diminuito. Un'ulteriore dimostrazione (come se ce ne fosse bisogno) della nuova condizione degli Italiani è il fatto che in Italia non c'è traccia di crisi sociale, questo perché ovviamente siamo tutti ricchi, perché mai ci dovrebbero essere dei conflitti?

Un raduno di nuovi ricchi
« Queste sono le statistiche, i numeri non mentono! »

Tuttavia non è tutto rose e fiori e il nostro ministro, dando ancora una volta dimostrazione di grande spirito solidale, ha messo in evidenza la grande difficoltà nella quale versa la categoria degli evasori fiscali dei lavoratori autonomi, con parole toccanti:

« Poveracci... »


Lodi dunque al nostro governo che ci ha reso tutti miliardari.


Fonti