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12 marzo 2009

La pianta della pace, il simbolo di questo sport.

Prosegue il campionato mondiale di Bowling for Columbine. Ieri è stata disputata una sfida memorabile tra due Paesi da sempre rivali: Germania e America. Sfida disputata in due luoghi: una vicino a Stoccarda, dove un ex liceale, diciassette anni, ha compiuto una strage nella sua ex scuola; l'altra in Alabama ("Where the skies are so blue"), dove un trentenne ha ucciso madre, zii, nonni, la moglie del vicesceriffo e il figlioletto di pochi mesi. Certamente le rivalità tra i due Paesi risalgono ai primi del novecento, ma nessuno si aspettava che, dopo le olimpiadi del '36 a Berlino e la seconda guerra mondiale, lo scontro proseguisse su questo terreno. Sta di fatto che Tim Kretschmer ha letteralmente stracciato l'avversario, coi suoi sedici strike più uno, che hanno di fatto oscurato la performance dell'atleta statunitense.

In America la sconfitta è stata accettata sportivamente: "Non possiamo sempre vincere noi" concedono, "ma l'importante è non riposarsi sugli allori". Allori che finora non sono mancati oltreoceano, con le cinquanta stragi che gli yankee annoverano nell'albo. Tuttavia il vecchio continente sta dando timidi, ma crescenti, segnali di interesse verso questo sport a lungo bistrattato. Basti ricordare l'exploit del finlandese Pekka-Eric Euvinen, che nel 2007 aveva regalato alla sua nazione forti emozioni con l'abbattimento di otto compagni più se stesso. Per non parlare del collega Matti Saari, che nel 2008 superò perfino il connazionale con un punteggio di dieci birilli umani più se stesso.

Finale ripetitivo, ma sempre avvincente!

La portinaiacancelliera Angela Merkel ha espresso la sua ammirazione per la vittoria riportata sugli sporchi americani, e si è augurata che i giovani europei, e teutonici in particolare, seguano l'esempio e ottengano presto brillanti risultati in questa disciplina.
Dello stesso parere è stato il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, che però ha affermato: "Non vedo l'ora che anche il mio Paese prenda parte ai giochi. E chissà che un giorno anche questo sport possa far parte dei giochi olimpici!"

Fonti