Nonnotizie:Ancora scontri tra Alfano e magistratura

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10 dicembre 2009


Agente Half-Ano

Roma - L'agente Smith di matrixiana memoria del governo italiano, Angelino Half-Ano, è tornato in questi giorni a strigliare quei nullafacenti dei magistrati italiani che, tra un Toga Party e un processo farsa a Silvio Berlusconi, trovano ogni settimana il tempo di partecipare a trasmissioni televisive per infangare il governo italiano.

Mentre Berlusconi e il suo esecutivo sono da mesi impegnati a spazzare via la mafia dall'Italia, arrestando e giustiziando personalmente boss e malavitosi vari (tanto che non è raro vedere Ignazio La Russa ispezionare casa per casa i borghi siciliani utilizzati come covo dai mafiosi), i magistrati hanno pensato solo ai loro porci comodi. Se questi soggetti fossero politici, è facile immaginare che non esiterebbero addirittura a farsi leggi ad personam per evitare il carcere, ad esempio, fottendosene della crisi in cui si trova il nostro bel paese.

Ma fortunatamente il nostro Governo lavora per noi, per evitare che questa feccia possa ledere i nostri diritti e al contempo per risollevare le sorti del paese. È già pronto, ad esempio, il piano per colmare i buchi di bilancio con il TFR dei lavoratori, i quali verranno obbligati amorevolmente a prestare i soldi messi da parte durante gli anni di lavoro per il bene di tutti. Che colpo di genio. Non trovate? Ecco gli ammortizzatori sociali di cui tanto si blaterava. Finalmente i lavoratori dipendenti avranno il loro momento di gloria (naturalmente quelli che ancora hanno un lavoro): potranno donare con orgoglio il loro futuro per bilanciare gli aiuti di stato alle piccole imprese (taglio dell'IRAP, taglio dell'IRPEF, taglio di sto cazzo, ecc).

"Il governo eletto dal popolo non può svolgere il proprio ruolo istituzionale se è continuamente sotto attacco della magistratura." ha affermato Half-Ano, chiudendo la sua intervista a Radio 'Ndrangheta "È tempo di sciogliere (nell'acido) quest'organo inutile e anti-italiano. Un organo che, ricordiamolo, è arrivato a definire mafioso un eroe nazionale come Vittorio Mangano. ([1])"

Fonti