Manuali:Cosa fare in quel tragico momento della serata in cui non sai che fare
Quel tragico momento della serata in cui non sai che fare è appunto quel momento della serata, non di giorno perché sennò il titolo sarebbe stato Cosa fare in quel tragico momento della giornata in cui non sai che fare, e neanche quell'allegro momento della serata in cui sai che fare, perché quel momento non esiste proprio, e in ogni caso se lo sapessi lo sapresti mentre se stai leggendo questa pagina mi sa che non lo sai.
Insomma, quel momento della serata in cui non sai che fare (d’ora in poi abbreviato QTMDSICNSCF) (sì, lo so, sembra “ciao” scritto su Whatsapp da Stevie Wonder), è uno di quei momenti, come la prima cotta, il diploma, il matrimonio, o trasformarsi in un tacchino, che accadono sempre nella vita d’un uomo. No, non di una donna, scrivetevelo da sole il manuale.
È stata una vera tortura arrivare a leggere questo manuale fino all'ultima riga, ma per correttezza mi sono imposto di farlo (dal momento che la mia resistenza psicologica è parecchio limitata, ho dovuto spezzare la lettura in 3 parti, leggendone una per giorno...); l'ultima sezione (quella delle "magiche" soluzioni offerte dal manuale) è ok, ma il manuale è strapieno di immagini di Hitler, il che rende la lettura ancora più pesante di quanto non sia già... quasi quasi lo metterei sotto accusa, ma per l'impegno che l'autore ha dimostrato creando un manuale così lungo, sia perché la sezione finale è nonsense, ma ok, credo che abbia buone probabilità di salvarsi dalla cancellazione... dimenticavo, in questo manuale ci sono così tante sottosezioni, che il titolo stesso di alcune di queste sottosezioni è addirittura più piccolo del testo normale! --Marco G.B. Hueberdisc 21:32, gen 1, 2018 (CET)
I titoli delle sezioni si comportano così solo perché il qualche pincone che ha fatto i fogli di stile era probabilmente ubriaco; avrei potuto usare un metodo diverso ma mi pareva più corretto risolvere il problema a monte, sarebbe assurdo non usare le sezioni più di basso livello solo per quel motivo. Però vacci piano con le accuse, sono destinate solo a pagine in cui è in dubbio il valore umoristico e questa qui può essere un po' pesante ma niente di più.--WEDHROSburrocrateBAmministramuccheA🗿? 21:38, gen 1, 2018 (CET)
Sono in dubbio perché mi pare l'ennesima variante di quegli articoli auto-referenziali basati sull'essere sfigati mentre gli altri si divertono, e la lettura effettivamente è un po' troppo pesante, anche se dissento sulle foto di Hitler: sono nonsense quanto basta. Boh, mi sa che mi astengo.--WEDHROSburrocrateBAmministramuccheA🗿? 12:00, gen 3, 2018 (CET)
Mi astengo anche io. Gira troppo attorno allo stesso concetto sottolineato da Wed (sfigato mentre altri...). Concordo anche sulle foto di Baffetto, forse la parte migliore della voce. --GorillaK2Ausfritterzen! 11:39, gen 6, 2018 (CET)
Solo un gioco di parole scontato...--WEDHROSburrocrateBAmministramuccheA🗿? 11:58, gen 3, 2018 (CET)
Som uzbeko
Il som uzbeko (so‘m in alfabeto latino, сўм in quello cirillico) è la valuta ufficiale dell'Uzbekistan, anche se gli abitanti continuano a preferire le pacche sulle spalle e gli stecchi dei cremini. Era già il nome usbeko dato al rublo, le volte che non veniva chiamato "quella merda di moneta", e lo rimpiazzò il 15 novembre1993. L'anno seguente fu sostituito dal nuovo som, con un tasso di cambio di 1 nuovo som = 1000 vecchi som, passando così dal valere niente al valere niente fratto mille. Il tasso di cambio con l'Euro è pari a: 1 EUR = 4.359,1 UZS. Paradossalmente, essere milionari in Uzbekistan costituisce pertanto la prima causa di suicidio del paese. Per comperare mezzo chilo di carta igienica occorrono sei etti e mezzo di som, questo ha portato alla progressiva scomparsa delle banconote e all'affermarsi del baratto.
Sinceramente non mi aspettavo che una pagina del genere potesse essere così divertente... d'accordo che siamo su Nonciclopedia, ma gli uzbeki hanno veramente creato delle monete che produrle costa oltre 300 volte il loro valore? --Marco G.B. Hueberdisc 20:42, gen 7, 2018 (CET)
Roccocò
Il Roccocò è un minerale molto diffuso a Napoli e dintorni. Tra gli svariati utilizzi, spicca quello di pietanza mortale da servire nei cenoni natalizi, per uccidere tutti i parenti.
È l'oggetto delle fantasie sessuali più perverse dei dentisti.
Le origini di questo minerale vengono fatte risalire al periodo Mesozoico, quando un enorme roccocò dalle dimensioni riassumibili in a facc'ro cazz! colpì la Campania, facendo estinguere tutti i vigili urbani e carabinieri napoletani, specie entrambe non ancora reintrodotte nella regione meridionale. Qualche millennio dopo, il Vesuvio erutta tonnellate di roccocò sterminando le popolazioni di Pompei, Ercolano e di tutte le case chiuse a Boscotrecase. La colpa verrà addossata a lapilli e cenere, che verranno duramente puniti, mentre il rococò continuerà a riposare libero e beato sulla calda terra partenopea.
Non avevo idea che questa pagina esistesse, mi sa che merita!--WEDHROSburrocrateBAmministramuccheA🗿? 10:08, dic 29, 2017 (CET)
Mi ha sorpreso. Ho cominciato una ricerca utente per utente di articoli per la latrina. Ora sto dando un’occhiata a quelli di Rum e pera. --Galeazzi W er magna! 13:41, dic 29, 2017 (CET)
--Marco G.B. Hueberdisc 20:42, gen 7, 2018 (CET)
11:27, gen 16, 2014 (CET)
Isidoro
Bubbola
15:29, feb 7, 2014 (CET)
(Blitzkrieg?) 18:31, feb 7, 2014 (CET)
