Nonbooks:Sopravvivere all'Accademia di Belle Arti di Roma

Nonbooks, pseudo-testi pseudo-liberi.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Perdete ogni speranza o voi neoiscritti »
(Scritta che si materializza sul portone appena consegnato il primo bollettino)
« Sinceramente... sentite condoglianze »
(Risposta di un veterano dell'Accademia al classico neoiscritto)
« Lei come si definisce a livello personale? »
(Professore a studente sotto esame)
« Un cazzaro da festa!! »
(Risposta decisa dello studente al professore )

Questa guida è dedicata a voi, neoiscritti all'Accademia di Belle Arti di Roma, quello che leggerete è un consiglio per la vita, per voi: queste poche righe diverranno una bibbia, perché tu, non sei ancora conscio della madornale cazzata che hai commesso nell'iscriverti in quella confraternita del perpetuo bestemmione che è "L'Accademia".


Un ottimo esempio di cosa si può fare con una valida istruzione all'accademia.

Primo passo: Rimediare il foglio di iscrizione

Si!, stai a 2000, hai superato l'inferno in terra chiamato esame di maturità, sei seriamente convinto che nulla di così orrendo si parerà davanti a te d'ora in avanti, ed è qui che comincia la madre di tutte le cazzate che in seguito farai. Superato il regolare mese di alcoolfest, drogaparty e puttantour per ritemprare il tuo spirito indomito dopo un anno di sacrale immolazione alla maturità, poserai le tue pesanti natiche sulla poltrona del PC per visionare il sito del posto nel quale hai deciso casualmente di mettere radici. Leggerai estasiato la nobile storia di quel posto ancestrale, della filosofia e dei suoi massimi obiettivi, ovvero fancazzismo totale assicurato. Selezionando il link "iscrizione" rimarrai basito leggendo che non costa un cazzo, stamperai, compilerai e scapperai alle poste correndo come uno che ha una treccia di peperoncini per supposta. Sei convinto che hai fatto già un passo importante, si!, ma per il primo stadio di un'ulcera che probabilmente si perforerà a breve, ma non lo sai ancora, dopo un'ora e mezza di fila riuscirai a entrare nella segreteria didattica, non sai perché quel luogo sia tanto ancestrale e misterioso, non riesci nemmeno a capire il perché studenti già rodati entrino in quel luogo così enigmatico con un'aria vagamente irritata mentre bestemmiano in ottomano, ma tu entri comunque con un bel sorriso da ebete stampato in faccia. Ti triverai dinnanzi tre donne, ma non saranno le 3 grazie di Caravaggio, NO! loro sono le tre disgrazie, le Parche, coloro che da quel momento decreteranno l'esito di parte tuo destino universitario/accademico, ed ecco qui, ti prenderà un caloroso accidente misto rabbia, misto voglia di uccidere quando una di loro ti annuncerà con queste parole:"Ma lei da dove li ha stampati questi moduli?! non sa che sono sbagliati?" Tu in un tenue attimo di dubbio/incazzatura dirai che li hai stampati dal sito sulla dicitura "iscrizione", lì verrai corretto dalla donna dinnanzi a te che solo adesso cominci a capire che è l'incarnazione della tua "Nemesi", che per farti incazzare ulteriormente (imparando così la tua prima lezione, che se la metà di quelli iscritti bestemmia una ragione al mondo c'è!) ti mostrerà un cammino di link del sito complicato come la fisica quantistica e lungo come il calvario, portando alla luce l'esatta ubicazione dei moduli di iscrizione. Con un minimo di intelligenza (senza dover effettuare un tiro su intelligenza pura difficoltà -100 con i dadi di Vampiri La Mascherata) capirai da solo che è meglio prendere il modulo direttamente alla fonte del male supremo. Tornato nel loculo che chiami "la tua camera" leggerai il contenuto del mefitico moduletto.... piangendo a dirotto, dinnanzi a te si presenta una lista infinita di conti correnti da pagare, marche da bollo, foto e i documenti che dovrai portare per definirti al 100% un accademico.

Un ritratto del 300 avanti c'è posto delle tre disgrazie.

Secondo passo: L'odissea dei documenti e dei bollettini

Il "bastardo" (cosi chiamerai da oggi fino alla tua morte il mefitico modulo) è composto da una miriade di fogli di cui né tu, né tuo padre e né Babbo Natale capirà mai un cazzo, a meno che sia un ragioniere esperto e incazzato al punto giusto. Ti verranno chiesti soldi ogni 3 righe per 4 fogli, dovrai pagare la LAZIODISU (non capendo ovviamente chi cazzo sia, tuttora è ignoto anche a me), dovrai sovvenzionare lo squadrone di sanguisughe delle tasse statali, portare il tuo diploma di maturità (perché loro devono sapere quanto in realtà fai vomitare come studente) e dovrai farti compilare un modulo ISEE per riuscire a decifrare la magica tavoletta azteca del prezzario per quanto riguarda il contributo accademico, cifra che varia tra i 600/1400 euro (e meno male che quest'accademia è pubblica).

Ecco una diapositiva dell'ultima fila per la segreteria.

Terzo Passo: La Consegna

OK, fino a qui ce l'hai fatta, c'è voluto un mese di bestemmie, risse e crisi isteriche presso tutti i centri focali della burocrazia italiana, ma sei riuscito a compilare tutto, non manca nulla, contento??, direi di si visto che mancano solo 3 giorni alla chiusura del tempo massimo per iscriversi. Corri, non puoi fare altro visto che di giorni ne hai tre ma la segreteria è aperta solo uno, ed è solo adesso che capisci perché quel posto che hai già visitato era tanto ancestrale, infatti non sapevi che la segreteria didattica dell'accademia apre una volta ogni 25 anni come la porta santa di San Pietro. Stai lì, in fila, con 300 persone come te, scandite da un numeretto simile a quelli che trovi dal salumiere sotto casa. Fa caldo, molto caldo (sarà forse perché è settembre??), comunque state lì ammassati come messicani in un camion in viaggio per la terra promessa, ma non sarà un tir dove sedimenterai per ore e non sarà neanche il soffice culo di una porno-attrice, ma saranno dei bellissimi scalini in marmo che stranamente sono incandescenti e non danno sollievo alla calura nemmeno a pagarli, con un bellissimo tappeto rosso pericoloso come un secchio di coltelli posto sulla porta oppure una strada ghiacciata. All'uscita da quel posto senti una parte del tuo profondo essere cambiare, come se qualcuno ti accompagni, è l'ulcera che incomincia il suo cammino con te. Girandoti insospettito guarderai sul portone, notando solo ora una scritta fatta col sangue sul portone dell'Accademia, la scritta recita così "Perdi le speranze o tu che entri, da ora sei solo un dannato in più in questa valle di lacrime, firmato IL DIRETTORE".

Orrida visione di neoiscritti in corsa per i corsi.

Quarto passo: La Corrida comincia

Bentornato, è passato un mese da quel giorno infausto nel quale hai consegnato il modulo, ora che ti sei ripreso dal tuo primo trauma passiamo ai successivi. Cominciando da questo preciso momento sai che hai tre giorni per visionare i corsi ed effettuare le successive iscrizioni, ti prepari, calibri il tuo respiro, fai i conti con le tue forze e la tua motivazione(fino a ora ci sono poi le dimenticherai), ti sistemi con cura e...BANG!!! VIA!!! Corri da un piano all'altro delle aule, cerchi uno scampo di salvezza, presenzi a ore e ore di spiegazioni, non sai dove andare ma da qualche parte vai (ubriacarti forse aiuta), non sai cosa fare ma qualcosa la fai (sbattere la testa al muro, per esempio), ti rifilano un foglio che ti darà una rogna in più (ed un ottimo motivo per lo sterminio di massa), lo leggi, ed ecco che spari la prima di innumerevoli bestemmie dinnanzi al piano di studi, ne seguiranno molte altre quando scoprirai che dovrai effettuare l'iscrizione ai corsi fondamentali con regolare foglio da ritirare in SEGRETERIA DIDATTICA, SI!, di nuovo lei, quell'antro di puro male si sovrappone per l'ennesima volta davanti a te (e non sarà l'ultima) ed è il tuo obbiettivo, picchi la porta, urli, mordi la maniglia e bestemmi in Sanscrito ma nulla, lei è li chiusa, saldata, hai bisogno di lei ma non ti caga di striscio (un po' come Naomi Campbell), non sai a chi appellarti, ed ecco che scende davanti ai tuoi occhi quello che per te in quel momento è un angelo, ti chiederà:"Cosa ti serve?" e magicamente eccolo lì, in mano a te, imparerai ad amarlo, ma anche a odiarlo certe volte. Arrivi sano e salvo per quanto riguarda il tuo corpo fisico, non ti dico come stai a livello mentale, ma sappi che lo dovrai fare ogni anno della tua degenza in quel luogo, e consegni i moduli finali alla segreteria che ora è aperta per te (bastarda!!!!).

Comincia a fare i conti, li faccio 'sti esami oppure no???

Quinto passo: gli esami

Hai superato un anno accademico, ti sei ritrovato a correre dietro i professori, si, hai capito bene, per ottenere un minimo di istruzioni o consigli su cosa devi fare, ti sei ridotto a pedinare, catturare e perché no torturare i professori per ottenere le informazioni che ti servono per continuare, ripensando con nostalgia a quando prima eri tu che fuggivi da loro. Bando alle ciance, ora hai gli esami, puoi solo scegliere quando farli, a giugno?? ma no fa un caldo tremendo (ciò che pensi io lo so), a settembre?? perché no almeno avrò avuto tempo per rilassarmi e studiare con tutta calma (il discorso fila, fila così bene che per me è un'abitudine da anni) oppure a febbraio be almeno me li divido e non mi ammazzo (anche questo discorso fila ma evita di farlo in riguardo alle materie fondamentali, perché dopo non hai altre possibilità se non passi, devi ricominciare da zero quella materia, e non sei cosi stupido, spero). Come sono gli esami non posso dirlo, in fondo il loro esito varia da persona a persona e le impressioni sono sempre differenti, fatti un giro e vedi come va. Finiti gli esami cari miei, riavvolgete e ripartite imparando dai vostri errori.

Le sacre scritture del buo accademico.

Sesto passo: gli studenti "asiatici"

L'accademia è composta in quantità variabile dal 75% al 99% da studenti stranieri, sopratutto di origine asiatica(Cina).Imparerete subito ad apprezzarli per la loro espressività, spontaneità e voglia di spiccicare una fottuta parola di italiano; sono chiusi tra loro, sono bruttarelli ed è già un miracolo se vi salutano o sanno dire un pateticissimo "ciao".

Molto probabilmente vengono da famiglie abbastanza agiate da permettergli Louis vuitton durante corsi di pittura e smartphone/Ipad di ultima generazione sfoggiati come se niente fosse!Ma a parte questo odio per le loro ricchezze, la loro infida insulsaggine dilaga in TUTTI i corsi possibili: nei corsi teorici stanno(e staranno) sempre per cazzi loro, e fingeranno di prendere appunti o seguire attentamente la lezione, tanto alla fin fine il loro esame sarà più facilitato del tuo sudatissimo 27 e non gli verrà richiesta neanche una preparazione minima di storia dell'arte, estetica o quel che sia. La loro frase più ricorrente è il "Io no parlare italiano", e con questa magica intonazione hanno la strada spianata per i loro aborti artistici asettici ie spudoratamente scopiazzate da foto salvate sulle loro avanzatissime attrezzature tecnologiche.

Dopo questa sfuriata quasi esclusivamente personale, si apre una piccola parentesi riguardante i loro cibbbi e bibbbite portare con nonchalance durante le pause pranzo: Cane di maiale aLLosto Acqua toLbida con un limone inteLo dentLo galleggiante TeLLine di plastiche da mille pLofumi pungenti Dolcetti esteticamente coloLati ma sapoListicamente osceni The con odoLe stLambo Specialità marine essicate

La bibbia del buon accademico

Consigli utili per la vita accademica, ovvero la vostra tavola dei sacri comandamenti:

  • Se devi rimediare il modulo di iscrizioni, manda al diavolo il sito e vai alla fonte del male supremo (segreteria didattica), almeno se è sbagliato saprai chi prendere per il collo.
  • Comincia a sviluppare la tua parte intollerante(lo dice anche Caparezza) ti sarà molto utile essere esperto nel botta/risposta.
  • Le bestemmie sono un'ottima valvola di sfogo, se non sei esperto troverai dei validi mentori che in quel luogo condividono il tuo stesso destino, e non ti negheranno un corso intensivo in blasfemologia.
  • Portati sempre un deodorante dietro, tu non sai il perché, ma lo capirai alla prima lezione di Storia dell'Arte.
  • Se devi andare dal male supremo, alzati all'alba il giorno in cui e annunciato l'avvento dell'apertura della sacrilega porta, i bigliettini del salumiere sono contati, fidati.


Bene il corso è finito andate in pace, oppure in caos fate voi, io i miei consigli li ho dati, sinceramente il bastardo che è in me non vi ha detto tutto, andrei sul personale e diffamerei troppa gente, cosa di cui me ne frega poco comunque scoprite il resto da voi o miei cari futuri agenti di puro male.

Collegamenti esterni