Nonbooks:Ristrutturare casa

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Succede a molti, basta una raffica di vento, un foglio girato per distrazione...
« Vi consigliano un soppalco per la zona notte ma abitate in una mansarda? »
« Avete una casa di 50 metri quadrati disposta su sei livelli? »
« Vi chiedono scarsantamila euro per ristrutturare la cameretta dei ragazzi? »
« Il vostro partner è stufo di un ambiente che non sente più come suo? »
« Qualcosa vi impedisce di cambiare il vostro partner? »

Questo manuale per ristrutturare casa vi insegnerà il giusto approccio a tale impresa, i trucchi per farlo senza impazzire, il modo per risparmiare soldi e come strangolare la suocera se si impiccia troppo.
Si raccomanda di prestare attenzione alla normativa vigente perché, come sempre accade in Italia, se stai facendo qualcosa senza pagare una tassa, è probabile che ti arriverà presto una multa. Tenete comunque a portata di mano del contante: tornerà utile durante le verifiche dei vigili urbani, dei beni culturali, della forestale, dei pompieri, dei carabinieri, della polizia e dell'Autorità portuale, anche se la vostra abitazione è a Bolzano.

Quando farlo

I motivi che possono spingere un essere pensante a cimentarsi in questa impresa onerosa sono vari; alcuni sono dettati da reali necessità, altri dal bisogno di spendere soldi a vanvera perché non si sa più dove stiparli, altri ancora dall'impulso primordiale che ha la donna di rompere i coglioni al proprio uomo. Analizziamo i più comuni.

A volte è una necessità
  • L'affare. In genere si parla di primo acquisto, quasi sempre ad opera di novelli sposi. Grazie all'amico di un amico si è acquistata casa a un'asta. L'immobile si presenta come un palazzo di Baghdad colpito da una bomba intelligente: fuori quasi integro, dentro vuoto come la testa di Maurizio Gasparri. Al termine della ristrutturazione si scopre di aver speso quanto Totti per il suo superattico con piscina.
  • Il bambino. Il lieto evento porta con sé l'inevitabile necessità di una "stanza del bebè". L'appartamento è di 50 , la coppia di sposini vi risiede da 4-5 mesi, trombando ogni sera come mufloni. Del tutto ignari delle questioni riguardanti le api, le cicogne, eccetera, non avrebbero mai sospettato di trovarsi improvvisamente di fronte a tale incombenza. Certo che "a saperlo prima", si poteva prendere una casa con una stanza in più; ma non è un problema, tanto si ricava[citazione necessaria]. Dopo i lavori, cucineranno direttamente stando sdraiati nel letto, il bagno è talmente piccolo che al posto di vasca e water avranno acquistato un water più largo e, quando avranno ospiti, apparecchieranno sul pianerottolo.
  • L'ottimizzazione. La necessità scaturisce all'arrivo del conguaglio del gas, troppi spifferi, troppa dispersione. Comperare un appartamento di classe energetica Ω non è stata una buona idea, anche se il prezzo era davvero invitante. Dopo aver provato ad accendere meno, stufi di andare in giro per casa con tre maglioni addosso e di parlare con un pinguino consapevoli che esiste veramente, vi decidete per i lavori. Infissi in alluminio a doppia chiusura Wolhbürg, pannelli in cartongesso con intercapedine di lana merinos e, per andare sul sicuro, pavimento in larice islandese con riscaldamento geotermico. La parte più costosa è stata procurarsi un geyser, ma "fanculo l'Eni".
  • Il restyling. Riguarda quasi sempre gli interni. L'evento è preceduto da una terribile frase detta da lei: "Caro, non pensi che la libreria starebbe meglio su questa parete?" Il sorridente bipede non tiene affatto conto che sarà necessario spostare due termosifoni, murare una finestra e rifare parte dell'impianto elettrico: ha inserito nella frase "starebbe meglio", quindi è già deciso. Due anni dopo, mentre col trapano starete fissando una mensola (voluta da lei) resterete fulminati tranciando alcuni fili, rimasti incolpevolmente al loro posto originario.

Prima di farlo

Una massaia di Pordenone che sembra non aver compreso la normativa
« Sono interventi di ristrutturazione edilizia le opere di demolizione e ricostruzione integrale, con stessa volumetria e sagoma di quello preesistente. »
(Art.3 testo unico dell'edilizia D.P.R. 380/2001, modificato da D.Lgs. 301/2002, variato da Art.55 Edilizia Regione Piemonte, cambiato dalla Normativa 77 del Piano regolatore Provincia di Latina, mutato dall'Art. 666 Pippe mentali del sindaco di Tresnuraghes)

La legge parla chiaro: "...con stessa volumetria e sagoma di quello preesistente". Ma allora che cazz Quindi sembrano chiare tre cose:

  1. non puoi buttare giù il capanno degli attrezzi e farci una villa su due livelli;
  2. non puoi abbattere un castello e sostituirlo con un palazzo di sei piani (con vetri polarizzati) a uso ufficio;
  3. non puoi radere al suolo un borgo del '400 e trasformarlo in un centro commerciale.

Una volta rispettate queste semplici regole, occorre presentare al comune la DIA (Denuncia degli Intenti Abusivi). Andranno specificati in dettaglio gli interventi che saranno eseguiti, quanti muri portanti saranno abbattuti, quali pilastri saranno tagliati e se gli scavi per il rustico finiranno oltre la mesosfera. Per l'apertura di nuove finestre occorrerà invece l'autorizzazione della Microsoft.
Dal 2010 la DIA è stata, per la maggior parte dei casi, sostituita dalla Segnalazione Certificata di Inciucio Abitativo (SCIA), da un lato perché la sigla è più accattivante (e fa tanto "offshore col vento tra i capelli"), dall'altro perché in questo modo la società che aveva stampato trenta fantastilioni di "moduli DIA"[1], ha ottenuto un nuovo appalto per i "moduli SCIA".

La denuncia deve essere presentata a firma di un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra, perito edile, manovale di Cosenza) che garantisca il rispetto della normativa vigente. La parcella professionale sarà adeguata alla responsabilità che si assume. In altre parole: "ti chiede uno sproposito". Con la stessa cifra potresti adottare un bambino senegalese, pagargli gli studi fino alla laurea e farti firmare il foglio da lui. Anche coi tempi siamo lì.
L'iter burocratico segue il meccanismo del silenzio-assenso, ossia che l'addetto dell'ufficio protocollo non dice nulla e fa finta di aver capito annuendo. L'ufficio tecnico comunale ha 30 giorni di tempo per chiedere integrazioni, sia relative alla documentazione che ad altro, o addirittura inibire l'inizio dei lavori. Sappiamo bene che un tempo così esiguo non può bastare, se escludiamo le ferie, la malattia e il tempo trascorso al bar; al dipendente comunale restano poche ore disponibili e non può certo rinunciare a fare la spesa al supermercato. Quindi non ti cagano per niente. La domanda è ovvia: Dov'è la fregatura?"
In seguito, se si scoprono difformità delle opere rispetto alla normativa, il comune può (entro 10 anni[2]) ordinare che sia ripristinato lo stato dei luoghi antecedente ai lavori, il tutto a carico del proprietario. Al tecnico[3] viene detto "brutto cattivo" e finisce dietro la lavagna per due minuti. A questo punto, per il ripristino originario dell'immobile serve un nuovo progetto e un'altra testa di cazzo abilitata (a spillarti soldi). Il dubbio che si abbia a che fare con un'associazione a delinquere è lecito ma mancano le prove.
In alternativa al ripristino, il comune può emettere un provvedimento sanzionatorio, con una multa inversamente proporzionale ai "mi piace" che l'abuso edilizio otterrà su Facebook.

Come farlo

Ci sono fondamentalmente due modi: servirsi di una ditta oppure il "fai da te".

Magari risparmiate sull'esterno, ma gli interni realizzateli con gusto.
  • Affidarsi ad una ditta offre maggiori garanzie di riuscita, ma occorre comunque essere vigili: l'insidia è dietro l'angolo. Prima di tutto è bene richiedere un preventivo; la cifra vi sembrerà alta ma almeno saprete esattamente quanto andrete a spendere, una volta moltiplicata la cifra per 3. Che la spesa tenda ad aumentare è normale, visto che bisogna tener conto degli imprevisti. Abbattendo un tramezzo fatto di foratini si potrebbe incappare in una formazione di rocce sedimentarie, talmente dure da richiedere l'intervento di un costosissimo esperto in demolizioni. Rimuovendo il pavimento della mansarda potreste scoprire resti di un insediamento etrusco, con conseguente intervento delle belle arti e blocco dei lavori[4]. Durante i lavori potreste aver bisogno di comunicare una piccola variazione, tipo le misure del vano previsto per il forno perché avete preso quello più grande; ma non è sempre facile. L'operaio che lavora alla cucina in muratura viene dal Nagorno-Karabakh, parla solo il dialetto cabardo e un po' di magiaro, lingua conosciuta dal piastrellista che però è originario della Polosvacchia. Per fortuna il polosvacco è parlato da uno zio dell'idraulico che lavora a Berlino. Nel giro di mezz'ora (e sei telefonate) si risolve comunque il problema. Quelli che scoprirete dopo, a qualche mese dalla fine dei lavori, sono ben più gravi:
    • chi abita sotto di voi lamenta delle perdite d'acqua dal soffitto. Inizialmente aveva usato dei catini ma poi durante la notte si è trovato col letto alla deriva in soggiorno;
    • inciampate nel girello del vostro bambino, finite addosso a una parete della sua cameretta che crolla sotto il vostro peso, coinvolgendo anche la libreria nella stanza attigua;
    • subite uno strano furto: il ladro aveva le scarpe sporche di calce, le sue impronte vanno direttamente dalla porta alla cassaforte nello studio, seguendo un ideale percorso.
D'accordo, poteva venire meglio.
  • Fare da soli potrebbe garantire un buon risparmio. D'altra parte due anni prima siete riusciti ad assemblare la casa di Barbie in tre soli giorni, quindi vi sentite in grado di edificare qualsiasi cosa. Il commesso di Bricotools vi ha convinto ad acquistare (oltre al resto) una crenatrice, una polifora posacavi, una motolivellatrice, due betoniere e una staffatrice computerizzata. Sulla carotatrice siete stato irremovibile: ai centrifugati preferite i succhi di frutta. Non avete idea del costo totale, tanto pagherete in comode rate, ma il commesso ha offerto Moët-Chandon del '64 a tutti i colleghi; e questo vi inquieta leggermente. Dopo le prime due settimane di lavoro il bilancio è drammatico:
    • per due volte vi siete murati vivi dimenticando di fare la porta, una volta nel bagno cieco e una nel ripostiglio;
    • il pavimento è sconnesso, ci sono zone in cui si inciampa ed altre in cui si rischia una frattura al malleolo;
    • l'impianto elettrico ha qualche problema e accendendo il forno si verifica un black out a casa di vostro cugino, che abita a sei chilometri;
    • quello idraulico è da manicomio: tirando lo sciacquone si intorbidisce l'acquario e il Nimbochromis vi manda affanculo;
    • la pareti non sono del tutto dritte, visto che entrando in alcune stanze viene da vomitare guardandole;
    • il soppalco si erge a 75 cm da terra e qualsiasi ospite più alto di Brunetta lascerà una testimonianza del suo passaggio, segnando col proprio sangue il bordo;
    • i gradini della scala sono irregolari: nella prima rampa sono quattro (talmente alti che sembra di salire su un podio), nella seconda sono quindici (praticamente uno scivolo).

In entrambe i casi il conto finale è a dir poco spietato; siete costretti a prendere un nuovo mutuo ma affidandovi ad un sistema bancario alternativo.

Riassunto

Ed ora, per chi si fosse perso durante la lettura, un pratico riassunto illustrato.

Ristrutturazione
1. Ottenere un mutuo per ristrutturazione, detraibile e possibilmente sostenibile.
2. Acquistare a prezzo converniente l'immobile da ristrutturare.
3. Se l'acquisto era di una nuda proprietà, eliminare la vecchia al suo interno.
4. Eliminare le opere murarie in eccesso.
5. Progettare la nuova struttura con l'ausilio del computer appena fatto.
6. Realizzare un fedele modellino in scala.
7. Affidare la direzione dei lavori a persone competenti.
8. Scegliere una ditta in regola con le normative edilizie (e con pochi rumeni).
9. Proteggere la casa con un buon antifurto.
10. Eppure vi avevamo avvisati al punto 8 (i rumeni non perdonano).

La suocera

Una suocera che inorridisce per la scelta dei sanitari.
« Pensavate forse che avremmo dimenticato la suocera?! »
(L'autore di questo articolo che non attendeva altro.)

Per evitare discussioni con il partner, la prima cosa da fare è liberarsi dell'oscura presenza. L'arpia metterà in discussione tutte le vostre scelte, convinta di dare un contributo essenziale grazie alla sua esperienza. Non conosce minimamente materiali come i pannelli a isolamento termoacustico e non ha alcuna nozione di sistemi di cogenerazione dell'elettricità, dato che la sua casa è stata realizzata in Tufo di Fidene, che non viene più utilizzato dal 46 a.C.
A questo punto si palesano due possibilità:

Per evitare noie con la squadra omicidi sarebbe preferibile la seconda, ma avete già troppe spese. Gli operai vi hanno già messo a disposizione l'occorrente, procedete in questo modo:

  1. storditela con una vigorosa badilata;
  2. incaprettatela utilizzando le fascette dentate di plastica;
  3. svuotate una sacca di KC1 nell'impastatrice;
  4. avvolgete la sua testa con la busta vuota;
  5. fissatela al suo collo con altre fascette;
  6. aspettate che smetta di scalciare.

Per finire, sottraetele la borsa e fatela sparire assieme ai tubi in rame destinati all'impianto di riscaldamento; tanto verrà incolpato uno degli operai rumeni della ditta.

Quando avrete finito con la ristrutturazione, ancora stravolti e sudati, arriverà l'immancabile:

« Certo che a pensarci bene, l'idea dell'arco per movimentare l'ambiente non era poi tanto male, comunque sono contenta di come è venuta! »
(Un bipede sorridente.)

Mentre mettete via gli attrezzi guardate una sacca di cemento aperta, vi viene da piangere, siete certi che non andrà sprecata.

Note

  1. ^ a fronte di una popolazione di seimila persone
  2. ^ quindi anche a tuo figlio
  3. ^ responsabile
  4. ^ avete il contante per la mazzetta a portata di mano?

Voci correlate

Questo è un manuale di squallidità, uno di quelli un po' meno loffi della media.
È stato miracolato come tale il giorno 20 settembre 2015 col 42.9% di voti (su 7).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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