Nonbooks:Parabola del giovane vespista

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Talvolta capita che un ignaro giovine criaturo erediti la vespa 50 che un tempo fu del nonno/zio/cuggino/fratello... Nel migliore dei casi il poveretto si troverà davanti un mezzo vecchio, unto e malandato, ma tutto sommato originale, mentre nel peggiore avrà davanti un classico esempio di quanto orridi fossero gli anni 80 e quanto deviata fosse la mente dei Truzzi del tempo.

Ad ogni modo l'ignaro ragazzetto, nella notte del suo 14esimo compleanno, riceverà la visita dello spettro di Enrico Piaggio, maledetto a vagare per il mondo dopo aver tentato di varcare i cancelli del paradiso in vespa, sputazzando miasmi tossici e miscela incombusta su santi ed angeli.

Non ci è noto cosa il compianto piaggio dica al malcapitato di turno, ma da quel esatto momento il poveretto inizierà a blaterare frasi insensate come "chi vespa mangia le mele","è sempre colpa della candela","devo bere sangue di lambrettista" e varie michiate del genere...

Ciò non bastasse, nella mente del povero ragazzo inizia a palesarsi l'idea di elaborare il proprio mezzo a livelli estremi, trasformandolo in un vettore terra aria, o almeno ciò che lui crede essere un mostro di pura velocità.

Nel migliore dei casi il maleficio piaggio viene brutalmente interrotto da un amorevole ceffone del padre, giustamente irritato dalle continue richieste di centinaia e centinaia di euro da devolvere nell'elaborazione del mezzo, ma in casi più gravi sono note storie di giovani disposti a rapinare la propria nonna o vendere il culo in tangenziale ad ora tarda, tutto per comprare l'ultimo cilindro Polossi o l'espansione Leovince che sia...

Durante il processo elaborativo del mezzo il neonato vespista prenderà confidenza con le peculiarità del mezzo, come il raffinatissimo telaio in lamiera piegata (Originale RIO MARE®, MICA TARVOCCA), i prodigiosi freni Gillette monouso e le spettacolari sospensioni piaggio, derivate da quelle dei migliori carretti agricoli.

Dopo svariati mesi, enormi quantità di vasellina, preghiere ed invocazioni a divinità armene e svariate visite alla premiata gioielleria Piaggio&Co, il mezzo è finalmente pronto!!!

Configurazione da battaglia: cilindro Qvattrini derivato corsa, cilindrata unitaria 180cc, carburatore weber da 40 rubato ad un alfa 75 ex polizia di stato, espansione RR pro race replica super Durex ultra Speed Power xxl (ha le sembianze di un tubo della stufa)... Freni e telaio rigorosamente originali, verniciatura glitter e neon rosa... FAVOLOSA!!!!

P.S:per consumi, prestazioni e peso riferirsi alla scheda tecnica delle navi Costa Crociere, evitare di ingaggiare battaglia con moto di cilindrata superiore a 25cc o microcar.

I modelli e gli stili di modifica

Esistono vari modelli di Vespa, a seconda delle esigenze che ognuno ha o di quello che vuole ottenere in fatto di prestazioni. Di seguito vengono elencati alcuni degli pseudomodelli che sono stati realizzati. Tenetevi stretti, alcuni fanno accapponare la pelle!

Primavera etiope

È stato il primo esemplare di Vespa munito di retromarcia.

Un modello di Vespa nato dal capitalismo fascista[1]. Al giorno d'oggi questo modello munito di un potente motore a gatto imburrato e di un piccolo pungiglione da 88mm[citazione necessaria] è molto ricercato nelle città in cui il traffico è un vero problema: difatti, chi avrà mai l'onore di guidare questa Vespa, con un solo gesto della mano vedrà ogni automobilista affrettarsi nella manovra di spostamento; se per caso qualcuno non volesse farlo gli basterà premere un bottone per assistere a un bellissimo spettacolo pirotecnico in pieno centro cittadino.

Dark

Paura, eh?

Questo stile si riconosce subito, anche da lontano, come ci mostra l'immagine accanto. Si tratta di modifiche particolarmente accattivanti. In questo caso possiamo vedere lo scheletro della Vespa: come si può ben notare, la protezione delle gambe, soprattutto contro il vento di una fredda serata estiva, risulta molto elevata. L'uso di questo mezzo è caldamente consigliato durante la notte di Halloween: sfoggiando questo ferro, infatti, si verrà subito bollati come fighi e, se tutto va bene, non si verrà pestati per aver creato questa meraviglia. Il fanale a foggia di teschio, lampeggiando[2], intima a chi precede il mezzo di lasciare libera la strada o verrà sostituito al fanale. L'uso di tale mezzo è consigliato a coloro che soffrono di incubi notturni causati dalla paura di trovarsi scheletri nell'armadio che prendono vita nelle notti di Luna piena, o a quei simpaticoni che si dedicano giorno e notte a certi simpatici hobby come la necrofilia, oppure ai giovani ortopedici per far colpo sul primario che si eccita a vedere i resti dell'arrosto di pollo[citazione necessaria].

Scarenata

Noooo... Vedo il motore!

Quest'altro stile si riconosce per la completa o parziale assenza di carenatura e porta notevoli vantaggi, tra cui quello di tenere in costante pericolo le parti mobili del blocco motore, che in caso di blocco sbalzerebbe il centauro a una distanza che Andrew How si immagina solo nei suoi sogni più perversi. Oltre a questo, la "scarenatura" è uno stile adottato dalla Piaggio negli anni della crisi del dopoguerra per risparmiare lamiera, utilizzata per creare scatolette di tonno per Capitan Findus. Dopo la cessazione della produzione di questo modello molti clienti insoddisfatti cercarono di ricrearlo dando sfogo ai loro istinti omicidi artistici per mostrare a tutti che erano in grado di utilizzare un flessibile senza decapitarsi.

« Mi piace troppo andare in Vespa con il mantello di Matrix. »
(Possessore della Vespa nell'immagine sopra inconsapevole del fatto che se qualcosa finisce nella ventola la Vespa si inchioda.)

Da competizione

Fotogramma antecedente alla caduta.

La Vespa che incontreremo ora è da considerarsi l'evoluzione di quella che una volta usava occupare le strade, mentre oggi occupa le piste. Si guardi l'immagine a fianco: si può notare l'impegno del pilota durante la curva, ma non sa che dopo quel tratto sarà la sua stessa Vespa a tradirlo, impennando al minimo spruzzo di gas e facendolo finire sull'asfalto. Il tradimento della sua amata Vespa porterà il vespista alla depressione cronica e infine al suicidio; se invece è un tipo ottimista si limiterà a renderla ancora più potente, infischiandosene della legge fisica del "più potenza corrisponde a meno controllo", continuando ad assaporare l'asfalto fino al giorno in cui si romperà l'osso del collo.

« Ognuno può avere la sua Vespa da competizione, ma non tutti sanno cadere sull'asfalto con classe. »
(Responsabile del reparto corse della gara.)

Invernale[3]

Adesso manca solo il blocco renna da 138cc.

La gente normale in inverno manda in letargo il proprio mezzo, ma esistono persone che non hanno voglia di privarsi dell'uso della Vespa e allora decidono di adattarla alle loro esigenze, trasformandola nell'imitazione Piaggio della slitta di Babbo Natale, cosa che costerà loro molti preziosi "Habbo crediti" per esigenze di copyright.

Tamarra

Oh buon Dio!

Oh... Buon... Dio! Dovrei descrivere questa roba? Vaaa bene, concentriamoci, allora.
QuestaVespa risulta essere il risultato degli esperimenti di un ragazzo stufo della sua vecchia Vespa. Approntando alcune modifiche allo sfortunato mezzo lo egli lo trasforma in una specie di mostro di Frankenstein versione "Fast and furious", con tanto di bombola di Protossido di azoto palesemente falsa. Questo tipo di Vespa è adottato da degli individui convinti che montare degli spoiler su un'Ape car e cromare senza ritegno una povera Vespa come una Harley Davidson sia figo. Molte volte questi esseri sadici e mostruosi non superano il primo anno come vespisti, visto che, naturalmente, la maggior parte di loro viene spietatamente massacrata a colpi di cilindro 180 e stracchino dagli adepti del vespismo, durante la loro tradizionale caccia al tamarro.

« MA KE KAZZO DICI!??! QUESTA NN è TAMARRA è SL AMMODERNATA MA TANTO DI MOTORI NN CI CAPSCI NNT!! »
(Risposta di un proprietario della Vespa tamarra alle critiche subite.)

Note

  1. ^ In italia produciamo solo grano, munizioni e Vespe.
  2. ^ Cosa impossibile: una Vespa non lampeggia.
  3. ^ modello antecedente alla primavera