Nonbooks:Fare soldi diventando impresario delle pompe funebri
Cari amici, la crisi persiste e trovare lavoro, soprattutto per i giovani, è diventata impresa assai ardua. Il mercato è in stagnazione, il tasso di disoccupazione giovanile alle stelle, l'economia alle stalle.Siti truffaldini vi promettono facili speculazioni borsistiche e monetarie che si rivelano ogni volta l'ennesima presa per i fondelli, cui tuttavia continuate ad abboccare perché siete dei coglioni. Dico bene?[citazione necessaria] Che ne pensate di cambiare prospettiva, intraprendere una strada nuova ma al tempo stesso antica, ove ottimi sono i guadagni e la materia prima non manca mai? Esercitare una professione in un ambiente stimolante, che vi permetterà di conoscere una miriade di persone tranquille e pacifiche, magari persino l'anima gemella? Perché, insomma, non diventare imprenditori di sé stessi intraprendendo l'attività di gestore di pompe funebri? Seguite passo passo i consigli di questo manuale: soldi a palate assicurati!
Materiale occorrente
Non occorre disporre di un budget iniziale elevato per intraprendere l'attività, soprattutto qualora disponiate di una vettura Station Wagon. Fate così: eliminate i sedili posteriori per far posto alla bara, riverniciatela di nero e compratevi una bella croce di quelle magnetiche da attaccare al tettuccio. Abbellite gli interni con qualche corona di fiori finti ed il gioco è fatto. Ovviamente, se volete andare in gita o a fare la spesa, basterà rimuovere il crocifisso magnetico, la bara ed i fiori. Una vettura per uso promiscuo, insomma:investimento minimo, guadagno massimo!
Che altro? Uno stanzino da adibire a sede con la scrivania, qualche sedia e gli annunci funerari appesi; un bel frigo capiente da usare come cella frigorifera e quattro ragazzoni vestiti rigorosamente di nero con la camicia bianca. Utilissimi, questi ultimi, non solo per trasportare la bara e collocarla nella Station Wagon, ma soprattutto per taglieggiare i clienti che non riescono a pagare le rate del funerale. Ultimamente vanno di moda i neri perché costano meno: ad ogni modo regolatevi pure voi in base alle vostre preferenze razziali.
Non dimenticate i fazzoletti di carta per consolare le vedove inconsolabili. Qualora siano pure giovani e bonazze offrite loro anche una spalla su cui piangere. D'inverno potrebbe essere utile avere una di quelle macchinette che preparano il caffè e altre bibite calde; d'estate invece basta mettere la birra a congelare nel freezer insieme al, diciamo, lavoro arretrato.
Essere imprenditori d'assalto
Ormai i soliti sconti Prendi tre e paghi due, Un velo funebre compreso nel prezzo per le prime cento chiamate!, Bambini deceduti gratis sino a 12 anni hanno fatto il loro tempo. Bisogna saper innovare, trovare idee nuove, costruire per il futuro. In che modo? Vendendo bare ai non morti, ossia alle persone vive, incentivando l'acquisto praticando finti sconti ai potenziali acquirenti.
Il finto sconto è peraltro una pratica commerciale banale che non serve approfondire ulteriormente. Basti, per meglio comprendere il concetto, il seguente esempio: poniamo che una bara costi mille euro ad un morto. Voi la proponete ad un vivo a duemila euro, dicendo testualmente di valore commerciale pari a duemila euro. Acquistandola in anticipo sulla data di decesso, si potrà tuttavia usufruire di uno sconto fabbrica pari al 50% del valore commerciale del bene. L'ingenuo acquirente sarà quindi persuaso di fare un affare, mentre in definitiva paga nè più nè meno (ma in anticipo) il costo che avrebbe speso qualora si fosse acquistato la sua bara successivamente al decesso.
Il che vale per qualsivoglia transazione commerciale: ma un imprenditore di pompe funebri ha molte altri altri assi nella manica per convincere l'ingenuo potenziale acquirente.
Ma come procurarsi la materia prima? L'imprenditore di pompe funebri d'assalto non si limita a starsene seduto in poltrona nel proprio ufficio aspettando che qualche cadavere venga a chiedere udienza. No: si muove, è attivo, crea il proprio mercato.
Come agire? Basta recarsi in Ospedale o in qualche ospizio, attaccare bottone con i malati o i vecchietti, essere intraprendenti. Esempio:
- Imprenditore : Buongiorno!Sono l'amministratore delegato della XXX s.r.l., società specializzata in pompaggi fuenerali. Come andiamo?Maluccio, eh?
- Degente : Ma cosa vuole?Vada via!
- Imprenditore : Ho da proporle l'affare della sua vita, della sua morte, anzi. Vendo funerali, da quello diciamo classico sino alle cerimonie più prestigiose, proponendo a chi acquista in anticipo sul decesso la possibilità di usufruire di allettanti sconti! Ne approfitti subito!
- Degente : Ma io ho soltanto una gamba rotta, vada via, mi faccia il piacere.
- Imprenditore : Ma ha una brutta cera, cadaverica oserei dire. Insomma, è più di là che di qua. Approfitti dello sconto: domani potrebbe essere troppo tardi, non so se mi spiego. Perché mi guarda così? Ho capito: un pezzente. Vuole farsi cremare per risparmiare? Guardi che i soldi mica se li porta dall'altra parte.....
- Degente : Infermiera, polizia, aiuto!
Creare la materia prima
In questo lavoro, è vero, di norma la materia prima non manca mai. Tranne quell'ebreo di duemila anni fa, che dicono sia asceso al cielo portando con sé le proprie spoglie mortali per non dover corrispondere il prezzo del funerale, tutti devono morire, quindi tutti necessitano di un funerale.[citazione necessaria] Purtroppo, nei bei tempi passati, guerre, siccità e carestie fornivano talvolta quel quid pluris ottimo per far fuori in breve tempo le scorte di magazzino e trasformare l'impresario di pompe funebri da piccolo-medio borghese in un autentico riccone. Oggi invece, perlomeno sul territorio nazionale, non si vedono guerre e carestie perlomeno da sessant'anni, con grave contrazione delle entrate degli impresari delle pompe funebri, cui tuttavia nessuno pensa.
Fortunatamente la lobby degli impresari di pompe funebri, sin dal 2001, si occupa di procurare carne fresca da seppellire inscenando finti attacchi terroristici. Dalle Torri Gemelle sino ai recenti attentati di Istanbul, Parigi, Bruxelles e Londra, è questa lobby che procura agli aderenti proficui surplus di guadagni. Provate anche voi: basta mettere una bella bombetta sotto qualche scuola, stazione della metropolitana. I terroristi dell'ISIS lo rivendicheranno come frutto della loro capacità terroristico strategica di colpire: lasciate pure a loro la gloria del misfatto: vedrete che i vostri profitti saliranno alle stelle in brevissimo tempo.
La cremazione
Per quanto meno redditizia rispetto alla tumulazione in cripta o loculo, non c'è impresa di pomepe funebri che si rispetti che non disponga di un forno crematorio per cremare i cadaveri spilorci. Indispensabile a Genova[citazione necessaria], ultimamente (causa crisi economica) è diventata di moda in tutto il territorio nazionale. Non tutte le famiglie dispongono di un patrimonio sufficiente ad assicurare al pur compianto parente degna sepoltura, il che impone loro come scelta obbligata la cremazione. Si tratta di casistiche delicate ed imbarazzanti, in cui è opportuno saper essere discreti e di tatto,evitando di far pesare a quei pezzenti la loro infima condizione.Esempio:
- Parente del cadavere : Non è per i soldi, mio zio era una persona semplice, oserei dire spartana. Mi disse che avrebbe preferito stare in un'urna in casa, vicino a noi, piuttosto che sepolto nella terra fredda, nella terra nera, ove mai arriva un solo raggio di sol.
- Imprenditore : Ho capito, siete in bolletta!I fiori almeno riuscite a pagarli in una botta sola o faccio un piano di rateizzazione?
Peraltro il margine di guadagno non è poi malaccio: come forno crematorio si può benissimo utilizzare il forno a legna che si usa per le pizze o per le grigliate d'estate, il che riduce al minimo il costo d'investimento iniziale per l'attrezzatura. È peraltro evidente che il cadavere non finisce nel forno. Qualsiasi imprenditore di pompe funebri conosce il meccanismo, peraltro semplicissimo: all'ultimo momento la bara si riempe con legname e sfasciumi, mentre il deceduto viene riposto con cura in una cella frigorifera. I parenti si beccano un'urna piena di cenere di legna, mentre il de cuius viene venduto un tanto al chilo ai ristoranti cinesi per essere utilizzato come ripieno per i ravioli di carne. Non pensavate mica di poter mangiare "all you can eat" con 10 euro e che vi servissero filetto di manzo, nevvero?[citazione necessaria]
In alternativa, dopo aver disossato i cadaveri, li si può mettere a mollo con della soda caustica: si aggiungono infine essenze profumate e si ottengono delle pregiate saponette. La vendita del sapone costituisce un valido sistema per diversificare il settore merceologico aziendale. Basta modificare la ragione sociale (il nome dell'impresa, gnurant) in qualcosa tipo: "XXX s.r.l., servizi di pompe funebri e prodotti di bellezza" e il gioco è fatto.
La gemmazione
Tecnica innovativa che si sta diffondendo tra le imprese di pompe funebri all'avanguardia: se da un lato dimostra come la truffa andrebbe correttamente rubricata tra le artis maioris, dall'altro costituisce evidente riprova del fatto che le truffe migliori sono spesso le più semplici e banali[citazione necessaria], purché facciano leva sul sentimento.
In parole povere, bisogna raccontare ai parenti del cadavere che tramite un costoso procedimento il carbonio contenuto nel corpo verrà estratto dalle ceneri e trasformato, mediante i costosi macchinari di un'impresa con sede in Svizzera, in un autentico diamante. In tal modo sarà possibile tenere per sempre presso di sé le spoglie mortali del congiunto, sotto forma di gioiello. Il tutto al modico costo di fantamila euro, oltre ai millanta euro per spese di spedizione, espletamento delle pratiche burocratiche, dazi doganali e di frontiera.
Parecchi gonzi (soprattutto in Giappone, pare), abboccano al'amo come sogliole impazienti di finire in padella. Ovviamente il cadavere se ne resta nella sua brava cella frigorifera, per essere utilizzato nel modo che già abbiamo visto in precedenza. Poi si compra un bel diamantino in cristallo di vetro (euro 5,50 solo su Amazon) e dopo qualche mese (perché la procedura di gemmazione è alquanto complicata) lo si consegna agli allocchi. Mica male, eh?Tanto a nessuno di loro verrà mai in mente di farlo periziare da un gemmologo per verificare se si tratta di un falso. Essi guardano al valore affettivo dell'oggetto: tanto vale dargli un bel vetrino, dico bene?