Nonbooks:Costruire un'astronave

Nonbooks, cosi e altri cosi che cosano.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
E va bene, non sembra molto minacciosa, ma l'importante è che semini morte e distruzione.
E questo invece siete voi con il vostro equipaggio.

Hai lasciato il cellulare su un altro pianeta e te ne sei accorto solo una volta che hai messo piede sulla Terra? Credi davvero che gli uomini vengano da Marte, le donne da Venere e sei stanco di masturbarti? Vuoi fare colpo sugli amici che al sabato sera arrivano in piazza in Mercedes? La soluzione a queste e poche altre domande è una sola: dovrai costruire un'astronave!

Mettiamo le mani avanti

Mettiamo le mani avanti! Rispondete a queste domande e regolatevi di conseguenza.

  1. Di quanti soldi disponete? (prima sottraete il corrispettivo per il mio consulto)
  2. Di quante persone sarà composto il vostro equipaggio?
  3. Per quanto tempo avete intenzione di usarla?
  4. Approssimativamente, quale sarà la massima distanza percorsa senza soste?
  5. Quanti anni avete e quanti grappini vi siete fatti, per non aver capito che queste domande sono inutili?

Se avete risposto ad almeno tutte le domande con tanto tanto tanto tanto tanto dovreste cambiare genere musicale, ma a ogni modo siete venuti dalla persona giusta. Qui non si parla di supercazzole a scappellamento laterale, né di utilitarie: noi puntiamo alla produzione di una flotta di dimensioni BIBLICHE... si può fare!

Le parti fighe

La struttura

Sono diversi i materiali da utilizzare: la maggior parte di essi si possono comprare su Mediashopping ma per alcuni di essi è necessaria la ricetta di un medico su dieci. Per altri, poi, bisogna chiedere il permesso ai militari, ma è difficile: per questi ultimi vi conviene ricorrere al contrabbando.

La struttura portante è fatta di adamantio, il famoso metallo indistruttibile anche se alquanto raro. Questo fa parte della categoria off limits. Ne servono all'incirca un migliaio di tonnellate, perciò si consiglia di aprire un mutuo.
Tanto poi distruggerete il mondo, quindi cazzo ve ne frega di estinguerlo.

Un primitivo modello di astronave: armi e corazze ben sviluppati, ma gli scudi lasciano molto a desiderare.

I pannelli sono composti da una lega di trizio-adamantio-carta vetrata: l'adamantio ancora per le sue eccezionali capacità resistive, il trizio per alleggerire la struttura e non sforzare i motori oltre il limite e la carta vetrata così certi niubbi ci penseranno bene, prima di rigarvela. Senza contare che la carta vetrata riflette le onde radar e impedisce la localizzazione da parte del nemico. Fermo restando che l'adamantio l'avete già acquistato, potrete reperire la carta vetrata e il trizio in drogheria.
Gli arredi interni dipendono dai vostri gusti, quindi non ci sono indicazioni di sorta.

Lo scudo

Durante le battaglie al largo di Venere o dentro al corpo di Galeazzi non potrete fare affidamento solo sulla solidità della vostra astronave per vari motivi: innanzitutto basterebbe una piccola crepa per far collassare la struttura, inoltre sentireste comunque gli urti che potrebbero fare male a voi e inoltre potrebbero danneggiare le strumentazioni di bordo. Quindi anche se siete emo vi conviene progettare degli scudi efficaci.
Gli scudi di tipo energetico consistono in un campo di Forza Italia capace di assorbire l'energia sparata da navi nemiche. Quindi è uno scudo che consuma energia e non è nemmeno infallibile, perché dopo un po' di colpi assorbiti va a troie lasciandovi in braghe di tela. Si consiglia quindi di fuggire alla prima occasione, salvo però definirla "ritirata strategica".

Le armi

Il vostro addetto alle armi. Centrerebbe un grattacielo da un continente di distanza. Ve l'ho detto che le armi sono una parte figa (a parte la faccia).

Eccoci qui, dove tutti voi avreste voluto essere da molto tempo! No, non a puttane, ma in un fornitissimo negozio di armi!
Le armi che fanno al caso vostro sono molte; bisogna infatti variare il tipo di armi per poter affrontare al meglio ogni tipo di nemico che potrebbe intromettersi sulla vostra strada per il successo.
Partiamo da quelle più banali e via via aumentiamo la potenza:

  • armi a massa: sono i classici lanciarazzi, missili, siluri. Data la loro scarsa potenza di fuoco ve ne serviranno a centinaia, disseminati un po' su tutta la superficie per poter sparare in ogni direzione.
  • armi a energia: parliamo di raggi laser, droni degli Antichi e onde energetiche. Sono più potenti e più veloci nel raggiungere l'astronave nemica, ma gli scudi avversari (creati con campi energetici) li assorbono meglio.
  • armi bastarde: quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare! Ecco alcuni trucchi da nerd per eliminare avversari particolarmente ostici. Potreste ad esempio teletrasportare a bordo una bella bomba atomica... ma questo funziona solo se i loro scudi sono abbassati, e non accade praticamente mai. Potreste allora colpirli con un dilatatore temporale, che li rallenterebbe per il tempo necessario a fuggire (se siete in condizioni critiche) o per studiare i loro punti deboli. Questa categoria è stata vietata dalla convenzione di Ginevra, ma nello spazio le leggi della Terra non hanno giurisdizione.

I motori

Ebbene, credevate di poter costruire una navicella intergalattica, per quanto piccola, senza motore? Anzi, senza motori, al plurale, perché esistono vari tipi di motori, e per ciascuno di questi dovrete averne abbastanza da sopperire a un eventuale guasto di uno di questi forzando temporaneamente gli altri.
Il motore a gatto imburrato ad esempio è in grado di fornirvi una quantità illimitata di energia nel tempo, ma non è certamente capace di muovere il vostro bestione. Spesso i motori a gatto imburrato sono utilizzati per le piccole utenze, come la fornitura di luce elettrica, luci di posizione, caricabatterie, accendisigari, lettore CD e radar. si rimanda comunque alla pagina specifica per eventuali dettagli.
Un buon motore a scoppio potrà garantire la sufficiente mobilità in orbite attorno ai pianeti, o per raggiungere i satelliti naturali; grazie ai nuovi ecoincentivi Citroen le astronavi euro zero non inquineranno quegli ambienti incontaminati con buona pace del protocollo di Kyoto.

Anche i più deboli dei vostri motori hanno una potenza di diecimila cavalli. Qui ne è ritratto solo uno, perché gli altri sono suoi cloni.

Ma questo non è ancora sufficiente! La navigazione subluce ha compiuto passi da gigante nell'ultima mezz'ora, e ora per i viaggi di durata inferiore alle 30 ore è più conveniente ricorrere al metodo della "fionda gravitazionale". Consiste nel fare rotta su un pianeta abbastanza vicino, fare una giravolta attorno a esso, farla un'altra volta, guardare in su, guardare in giù e dare un bacio a chi vuoi tu. Alla distanza definita di non ritorno l'equipaggio simulerà uno sbarco di clandestini in piena regola. Il benevolo sovrano invierà allora degli aiuti umanitari e benzina in quantità tale da garantire l'arrivo fino al pianeta successivo, e così via.
Arriviamo ora alla parte che tutti i nerd aspettavano: i motori iperluce/iperspaziale. Ecco, chiariamo subito che non si può viaggiare a una velocità maggiore di quella della luce. Non ho mai capito il perché, ma se lo dice Alberto mi fido! Quindi il trucco sta nel comprimere lo spazio e il tempo. Di questo tipo di motori ne è necessario solo uno, perché due potrebbero fare implodere o esplodere la vostra astronave a seconda dell'orientamento che gli avete dato. Il motore utilizza una miscela di feti, sperma bovino (ultimamente questa sostanza è stata rivalutata in campo anche sportivo), antiprotoni e onde elettromagnetiche in quantità tale da uccidere un uomo in pochi minuti. Ecco perché le celle per i prigionieri sono di norma posizionate accanto alla sala del motore iperspaziale.
In ogni caso per tutti i motori è definito un addetto alla sorveglianza che monitora costantemente l'afflusso di benzina nei serbatoi, la portata volumetrica, quella massica, quella Jessica e quella Frassica.

Non c'è spazio per foto come questa nella vostra sala comando. Siete VOI il padrone dell'universo. Casomai potete usarla come bersaglio per le freccette.

La sala comando

La sala comando non è solo il luogo di lavoro del capitano e degli ufficiali più alti in grado! È un'oasi nel deserto, un piccolo angolo di paradiso in cui intrattenere ambasciatori alieni e guardare le partite del Sei Nazioni in HD. Per questo deve essere arredato con sciccherie all'avanguardia.
Oltre alle strumentazioni di bordo da posizionare tenendo bene a mente l'ergonomia della ciurma dovrete lasciare abbastanza spazio per posizionarvi una bella poltrona di Divani&divani e sul retro una pista da bowling, un tavolo da biliardo e una vasca idromassaggio. O comunque sta a voi e ai vostri gusti personali cambiare la vasca idromassaggio con un bellissimo set di pentole in acciaio inox garantite a vita.

Attigua alla sala comando dovrà esserci il vostro loft, perché dovete essere reperibili in qualsiasi momento se attraversaste una fascia di asteroidi o un'avvenente autostoppista vi chiedesse un passaggio.

Le parti un po' meno fighe

La stiva

Per attaccare molte prede piccole e agili potere far uscire dalla stiva queste modernissime macchine da guerra.

Mi ricorderò sempre di quello che mi disse mia nonna in punto di morte:

(Mia nonna)

È vero anche il contrario: un'astronave grande potrà trasportare tanta merce. Questo significa maggiori guadagni nel caso facciate contrabbando di armi, schiavi, organi, sigarette o droga.
Ma anche se siete una persona onesta non c'è nulla di male nel possedere un garage così ampio da poterci parcheggiare due o tre carriarmati, un paio di Embraer e Giuliano Ferrara comodamente. Checché se ne dica per le donne le dimensioni sono fondamentali.
La stiva consiste fondamentalmente in un enorme stanzone vuoto, perciò riuscirebbe a progettarvelo anche l'ingegner Cane. Perciò passiamo direttamente al punto successivo.

I sistemi di comunicazione

Il vostro amico Bernard. Sono 45 anni che lavora per voi come marconista. Si fida delle vostre doti di capitano. Fa male.

Come dice sempre il mio consulente matrimoniale, passo poco tempo con mia moglie. Anche il consulente da cui va lei la pensa allo stesso modo! Cosa c'entra questo? C'entra perché ho imparato che comunicare è importante, anche sulle astronavi.
Distinguiamo due tipi di comunicazione, a bordo di un'astronave: quella interna e quella verso l'esterno.
Quella interna mette in comunicazione tra loro le varie zone: date le dimensioni sarebbe impossibile parlare faccia a faccia con tutto l'equipaggio. Dalla vostra sala comando l'addetto alle comunicazioni (sia interne che esterne) può mettervi in contatto con tutta la nave o con un settore specifico. I vostri sottoposti invece, essendo sfigati, per comunicare devono recarsi al più vicino citofono e digitare un numero a ventordici cifre per selezionare l'interno corretto.
Parlare verso l'esterno, invece, significa comunicare con altre forme di vita. La componente fondamentale è quindi un traduttore simultaneo terrestre-alieno alieno-terrestre. Non se ne trovano molti sul mercato: il governo ha imposto a McGyver di smettere di costuirli usando pongo, cartongesso e vaselina. Le sue copie contraffatte erano talmente diffuse che perfino l'economia della Cina era in crisi. Dovrete ricorrere un'altra volta a un contrabbandiere per recuperarne uno. Si tratta poi di collegarlo ai vari altoparlanti della vostra nave e il gioco è fatto!

Il controllo termico

Da una parte motori, peti, forni a microonde e frigo a legna.
Dall'altra lo spazio profondo, il freddo che sentite quando il vostro migliore amico fa una battuta che nessuno capisce e il dottor Gelo.

Eh sì, pare proprio che la vostra astronave sia soggetta a numerosi sbalzi termici!
Bisogna dunque contenerli per evitare che la struttura dell'astronave vada a pezzi come il tonno Rio Mare. A questo proposito conviene rivestire col cellophane le piccole fonti di calore per isolarle dal resto. Per i peti e per l'umorismo da bimbominkia l'unica cosa che potete fare è condannare a morte i colpevoli (a meno che non si tratti di voi). Durante i rientri in atmosfera la struttura si riscalda per attrito; in casi normali vi suggerirei di incendiare la rugiada presente nell'aria per eliminare l'atmosfera in un colpo solo. Ma poi come fareste a respirare? Molto meglio sfruttare tutto il calore che generate per combattere il cosmo e il suo zero assoluto quando invece vi trovate in volo.
Ciò che vi serve è un cossiddetto "capacitore termico"; si tratta di un'enorme vasca piena d'acqua (si parla di migliaia di metri cubi d'acqua) a temperatura ambiente. Al decollo e all'atterraggio il calore viene trasmesso all'acqua che riscaldandosi permette invece alla nave di mantenersi entro temperature accettabili... per un vulcaniano. Quando invece il problema è opposto basta lasciare che l'acqua si raffreddi e tutta la vostra ciurma si sentirà piacevolmente in una sauna. Se ne avrete l'occasione potrete pure farvi un caciucco con le piovre giganti di Philadelphia.

I sistemi di emergenza

Diciamoci la verità, questa parte potete saltarla, tanto la nave che vi sto facendo costruire nemmeno Dio potrebbe affondarla! Ma se proprio non potete mettere a tacere la vostra coscienza allora ecco cosa offre il mercato:

  • Scafandri: utili per uscire nello spazio per brevi tratti
  • Navette di salvataggio: possono trasportare fino a cinque persone e sono dotate di razzi autonomi
  • Teletrasporto: il teletrasporto può essere usato anche per evacuare la nave in casi estremi
  • Abbonamento settimanale alle Ferrovie dello Stato: la velocità non è molto elevata, starete un po' stretti ma in compenso ci sono provviste per almeno un paio di mesi (scarafaggi, cimici e casomai fatevi coraggio e ricorrete al cannibalismo)
Ricordatevi di attaccare qualche adesivo come questo sulle fiancate. Farete strage di ebrei cuori.

Il nome

Ora che avete tra le mani un gioiellino in grado di portare la vita in altre galassie, ma più probabilmente di estirparla dal nostro sassolino, che ne direste di dare un nome alla vostra creatura?
D'altronde non pretenderete di passare alla storia come "quel tizio a bordo della sua lattina". A parte la creazione del vostro nickname, di cui a nessuno importa, è giunto il momento di battezzare la vostra nuova compagna di vita.

  • nomi propri: per carità, non datele il vostro pietoso nome! Può andar bene quello dell'amata, a meno che la vostra prima missione non sia quella di incenerire casa sua visto che non ve la dà.
  • epica: un classico sempre di moda. Nomi greci, latini, scandinavi o egiziani sono sempre i benvenuti, ma attenzione alla grammatica e ai casi di omonimia.
  • citazioni storiche, cinefile, cinofile e cianfrusaglie varie: potreste decidere di riportare in auge i nomi di vascelli dell'antichità o di navi della quarta guerra mondiale, così come di chiamarla come il titolo del vostro libro o film preferito. Oppure potete semplicemente aprire il dizionario a caso e scegliere la prima parola che vi capita.

Conclusione

Ricordate bambini: da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Quindi non abusate della vostra nuova arma di distruzione di massa e tenetela fuori dalla portata del vostro fratellino di 3 anni.
Ricordatevi infine dell'autore di questa pagina quando dovrete nominare il nuovo governatore dell'Australia o il nuovo presidente del consiglio.