Nonbooks:Cosa fare in caso di danni cerebrali provocati dall'ascolto di musica House
La musica House, come sanno tutti, è in grado di provocare ingenti danni cerebrali a chiunque non frequenti discoteche o altri posti in cui poter far depositare le deiezioni al proprio cane. In caso di casuale ascolto, questo genere musicale può mandare il cervello in una situazione di sovraccarico, tanto da mettere in pericolo l'intero ecosistema terrestre per via delle possibili fuoriuscite di radiazioni causate dalla probabile fusione cerebrale. Per prevenire tutto ciò occorre fare alcune semplici cose (si ricorda che l'utilizzo dei rimedi della nonna può portare al decesso istantaneo del paziente!).
Sintomatologia
Il soggetto medio colpito dalla musica house manifesta almeno due di questi sintomi:
- Si mette a saltellare dappertutto dando cazzotti in aria come Super Mario;
- Biascica le parole delle pseudo canzoni mentre è intento a saltellare;
- Brancola parole incomprensibili come A Tacabrò, attacatà stocà. Se manifesta questo sintomo il paziente difficilmente riprenderà l'uso corretto della sua lingua madre.
- Frequenza cardiaca a 128 bpm. Usando uno stetoscopio è possibile sentire una specie di Tunz-Tunz al posto del normale battito cardiaco.
- Cefalea, capogiri, vomito e svenimento, soprattutto se non si è abituati all'assunzione regolare della musica house.
Operazioni di primo soccorso
Passo 1: Evitare ulteriori danni
La prima cosa da effettuare è prevenire che quel genere musicale assurdo possa ledere ancora il cervello della persona colpita, quindi armatevi di bazooka, e con l'aria sprezzante tipica di un personaggio di GTA dirigetevi verso la fonte (quasi sempre una Discoteca) e sparate il suppostone esplosivo verso la consolle del DJ. Nei casi migliori tutto finisce con un enorme botto e pezzi di carne truzza sparsi ovunque. Se invece la vittima è stata colpita dai sintomi dopo aver inserito il cd di M20 in uno stereo o in un pc prendete un'accetta e demolite gli infernali macchinari, dopodiché prendete il cd di M20, spezzatelo in due, sterilizzatelo con un bagno di acido e gettatelo nel fuoco.
Caricatevi in spalle il colpito e portatelo più lontano possibile dalla fonte di note tossiche. Se oppone resistenza provate a calmarlo con un colpo deciso di padella.
Passo 2: Impedire che attacchi epilettici secondari o altri fattori uccidano la persona colpita
Ora che il ferito è al sicuro bisogna prevenire ulteriori danni. Prendete un iPod con un po' di Heavy Metal, posizionate le cuffie con attenzione sull'apparato uditivo del paziente e, con volume estremamente basso, riportate alla vita il vostro amico. Se la vittima non risponde agli stimoli mettete un pezzo Death Metal, alzate il volume al massimo, prendete un defibrillatore e mandategli qualche scarica a ritmo di musica. Se non risponde neanche a questi stimoli molto probabilmente l'avete perso: nascondete il suo cadavere per evitare cause legali da parte dei parenti. Solitamente un sorso di brandy può essere utile, ma attenti che colui che state aiutando non sia intollerante all'alcool!
Passo 3: trasportare la vittima in ospedale
Se siete riusciti a salvare la vittima per il rotto della cuffia, adesso dovrete raggiungere l'ospedale più vicino, ma non c'è abbastanza tempo per chiamare l'ambulanza. Sintonizzate l'autoradio della vostra macchina sulla frequenza più lontana possibile da M2o e Radio Maria, caricate la vittima e partite sgommando a tutta velocità. È necessario portarsi un fucile con lanciagranate per far esplodere qualunque fonte di musica house presente sul percorso, in primis le micromachines truccate con gli altoparlanti al massimo. Infatti, se il vostro paziente verrà nuovamente in contatto con quelle note tossiche rischierà il coma irreversibile.
Passo 4: trovare un posto nell'ospedale
Credevi che fosse finita? Trovare un posto nell'ospedale è il passo più difficile di tutto il procedimento: Nel 99% dei casi tutti i posti letto saranno occupati. Voi non potete aspettare, il vostro è un caso urgente! Caricatevi il vostro amico in spalla e usatelo come ariete per sfondare la porta dell'ospedale (non sentirà niente, tanto ha perso conoscenza), fatevi largo in cerca di un posto letto difendendovi a padellate dai vari infermieri che stanno cercando di prendervi per portarvi al manicomio. Se non lo trovate potete sempre coricare la vittima su un carrello. Iniettategli subito una flebo di birra e vegliatelo recitando qualche mantra al Dio del metal.
Riabilitazione della vittima
Se il vostro amico riesce a sopravvivere alla degenza in ospedale senza cadere vittima di un caso di malasanità potrete cominciare la fase più lunga e complicata di tutto il processo: far riprendere alla vittima le sue facoltà fisiche e mentali.
È importante tenere assolutamente il paziente lontano da ogni fonte di House per evitare ricadute. Per questo dovete obbligarlo a tenere 24 ore su 24 delle cuffie collegate a una fonte di musica. Si ottengono risultati migliori mettendo nel lettore musicale pezzi molto ruvidi con voce graffiante, in quanto essendo abrasivi ripuliscono molto meglio lo sporco negli interstizi del cervello. Il tempo necessario alla riabilitazione dipende dalla quantità di pezzi house ascoltati dal paziente e dalle dosi giornaliere di musica. Solo raramente si ricorre alla terapia d'urto: circondare il paziente con degli amplificatori da 300 Watt e costringerlo a sentire tutti gli assoli di Steve Vai a volume massimo. I risultati si vedono dopo alcuni mesi: una volta ristabilito il paziente verrà volentieri con voi a distruggere discoteche il Sabato sera. Se invece la vittima non mostra segni di miglioramento e cerca di levarsi le cuffie, vuol dire che ormai è diventato un truzzo: abbattetelo prima che vada ad infettare altre vittime facendo sentire loro l'Hit Mania Dance col suo telefonino.