Mutismo

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Le persone afflitte da disabilità fisiche hanno più difficoltà a difendersi, diventando così facili vittime del bullismo.
« Io non ho nessun problema con i muti. Sono loro, semmai, che non mi rivolgono mai la parola! »
(Un bravo cittadino si esprime sul mutismo)


Il mutismo è una forma di disabilità fisica che in genere colpisce tutti gli individui che non hanno né avranno mai nulla di intelligente da dire; scontenti di questo handicap, passano la maggior parte del loro tempo a mettere a disagio con il loro silenzio le altre persone, che hanno come unica colpa quella di essere perfettamente sane.
Agli occhi di un buonpensante la definizione potrebbe risultare offensiva, ma è stata espressa con cognizione di causa. D'altra parte, nessun muto ha mai detto che non sia vero.

Origini del mutismo e sue forme

Mutismo acquisito

Raramente una persona nasce con questo handicap, che invece si acquisisce in seguito a traumi molto forti. È difficile definirli tutti, ma un consiglio globale da rivolgere a tutti coloro ancora in possesso della facoltà della parola è:

« Non entrate nella camera dei vostri genitori a partire da mezz'ora dopo il tramonto fino a mezz'ora prima dell'alba. Mai. »

E non è perché sono dei licantropi, potete starne certi. Quindi è meglio che vi teniate la curiosità: se chi l'ha fatto non è più stato in grado di articolare un suono, molto probabilmente non è un bello spettacolo.

Un povero muto viene aggredito da un piccione che non riesce a gestire la diversità dettata dall'handicap

Mutismo selettivo

È una forma di mutismo piuttosto particolare, che fa sì che determinate persone siano in grado di parlare in alcune situazioni, mentre non spiaccicano parola in altre. Riguarda, per esempio, più o meno tutta la Sicilia, dove le persone non hanno problemi a parlare in pubblico, tranne che in commissariato quando si trovano a testimoniare. In tal caso non entra in azione solo il mutismo selettivo, ma anche la cecità e la sordità.

Il rapporto con gli altri

È difficile relazionarsi con un muto. Non dà confidenza a nessuno e non spiaccica parola, tant'è che anche chi si arma di buona volontà trova difficoltosa l'interazione. Bisogna usare molto tatto e grande sensibilità; ecco di seguito il dialogo tra un nostro inviato ed una ragazza muta:

- Nonciclopediano: “Ciao! Sono qui per farti alcune domande per un articolo. Quanto è difficile convivere con il mutismo nella società odierna?”
- Ragazza muta: “...”
- Nonciclopediano: “Molto difficile suppongo... Sei muta dalla nascita?”
- Ragazza muta: “...”
- Nonciclopediano: “Immagino di sì... o forse no... ma non è questo il punto. Lo sai che sei davvero bellissima? Assomigli al mio scaldabagno!”
- Ragazza muta: “...”
- Nonciclopediano: “Ti amo, sposami! Posso offrirti un fiore? Usciamo insieme?”
- Ragazza muta: “...”
- Nonciclopediano: “Beh, chi tace acconsente!”

Come potete constatare, per una persona muta rapportarsi con gli altri è complicato, ma fondamentalmente non impossibile. Specie se il soggetto in questione è femminile e l'interlocutore è un nerd arrapato.

Il linguaggio dei segni

Muti e sordomuti hanno un modo alternativo di comunicare, che riguarda il linguaggio del corpo. Per questo l'espressività e i movimenti assumono un'importanza fondamentale.
Ma ora bando al falso buonismo e parliamoci chiaro: muti e sordomuti sono dei gran bastardi. Insomma già è difficile comunicare con loro. E questi cosa fanno? Si inventano un linguaggio tutto loro assolutamente incomprensibile. Ma voi li avete mai guardati due sordomuti che comunicano? Avete capito qualcosa? Ovviamente no. Non potevano usare l'alfabeto muto che si usava alle elementare per i suggerimenti durante le verifiche? No, loro vogliono fare i diversi! Come se non lo fossero già! Bene, non volete comunicare noi? Perfetto! Sapeste cosa ce ne frega... Noi volevamo solo fare bella figura!

Esempio di interpretazione del nuovo alfabeto manuale

Comunque, dopo averlo studiato a lungo, abbiamo capito perché non vogliono che noi li capiamo: non si tratta di un semplice alfabeto, ma di un concentrato di messaggi subliminali che istigano alla violenza e al sesso prima del matrimonio. Qui di seguito la nostra interpretazione di ciascun segno, immaginando che sia la risposta della ragazza muta al nonciclopediano:

  • A) Ho un preservativo nella mano
  • B) Ma aspetta, fermo lì
  • C) Voglio che tu mi dica quanto misura il diametro del tuo pene
  • D) E vedi di non mentire
  • E) Che non sia così piccolo da stare dentro ad un pugno chiuso
  • F) Dammi la tua parola di boy-scout
  • G) Altrimenti, la porta è da quella parte
  • H) In caso contrario potrai masturbarmi
  • I) Basta che il tuo pene sia grande almeno così
  • J) Dopotutto, l'importante è saperlo usare
  • K) Però, tieni a mente due cose!
  • L) Primo, ricordati che Dio ti osserva
  • M) Quindi non picchiarmi mentre lo facciamo, con la scusa che tanto non potrò urlare
  • N) Secondo, non cercare di fare fisting per supplire alle dimensioni del tuo pene, perché non mi piace
  • O) Anche se, accidenti quant'è piccolo! Per vederlo mi ci vuole un binocolo!
  • P) Se non mi piacerà, ti accuserò di molestia sessuale
  • Q) Ora spogliati e avvicinati
  • R) Giura che sarai gentile, senza incrociare le dita
  • S) Altrimenti ti darò un pugno in un occhio
  • T) E poi anche nell'altro, così io sarò muta, ma tu sarai cieco
  • U) Pensa a qualcosa di triste per allungare la prestazione, che so, tipo alla caduta delle torri gemelle
  • V) Lo faremo due volte
  • W) Poi dopo un breve pausa, altre tre volte
  • X) E vedi di non fare cilecca
  • Y) Se no chiamo i tuoi amici e gli racconto tutto
  • Z) Certo, glielo metto per iscritto brutto furbacchione, lo so che non posso dirlo a voce!