ItalPetrolCemenTermoTessilFarmoMetalChimica

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(Rimpallato da Megaditta)
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La ItalPetrolCemenTermoTessilFarmoMetalChimica, raramente abbreviata a ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica e molto più spesso in Megaditta[1], è un'azienda italiana attiva nel settore delle risorse umane: dal più forte dei manovali ai più sovversivi degli impiegati, dai più ruffiani dei geometri ai più inferiori dei bacherozzi, essa riesce a ricavare dal singolo individuo un potenziale illimitato e trasformarlo in lucro, senza sprecare nulla del lavoratore. Semmai ci scappi qualche avanzo, è tutto riversato nella ciotola di Ivan il Terribile XXXII°[2].

Struttura

La Megaditta in tutta la sua minacciosa imponenza. In realtà i 28 piani + terrazzo sono tutti sotterranei.

La Megaditta è un'azienda di dimensioni siffrediche: tanto monumentali quanto minacciose. La sua caratteristica principale sono i corridoi che si diramano a perdita d'occhio: talmente lunghi che, se si guarda il fondo d'uno di essi al mattino presto, si può ammirare il sorgere del sole (o il tramonto, se si è al capo opposto al tardo pomeriggio). Anche gli uffici degli impiegati sono in realtà dei corridoi, i bagni, le sale parto e il terrazzo, tutto è costituito da corridoi adattati alle esigenze, perché i corridoi sono le strutture più economiche. Persino i corridoi sono anch'essi dei corridoi, diventando dei corridoi al quadrato[3].

Sezione amministrativa

« Più il rango è elevato, più frequentemente dovrai sottoporti alla risuolatura della lingua »
(Antico proverbio fantozziano)

La Megaditta, come ogni organo fortemente burocratizzato che si rispetti, classifica i propri dipendenti secondo un sistema a gradi: un grado superiore non comporta mansioni e/o conoscenze sempre più tecniche e specializzate, ma semplicemente più privilegi e meno vestiti (delle segretarie). La Megaditta è italiana al 100%, sì.

Impiegati

  • Carrello portascroto: la sua assunzione non avviene con contratto, ma con fattura. Viene scaricato tutte le mattine alle 7 assieme alle vivande per la mensa e torna a casa se e quando i superiori lo concedono. Non gli è concessa alcuna volontà propria.
    Un carrello portascroto. No, non l'impiegato di dodicesima in primo piano. Quello che tiene in mano.
  • Impiegato di dodicesimo grado: il fondo della botte. Nessun privilegio, nessun diritto, niente formaggio sui maccheroni del pranzo. Cancelleria e carta igienica si portano da casa;
  • Impiegato di undicesimo grado: come il grado XXII°, ma è concesso l'uso dell'ascensore, il baciamano ai colleghi superiori (fino al settimo grado) e che abbia divisori che confinino il suo ufficio dagli altri;
  • Impiegato di decimo grado: per questo grado il contratto del lavoratore prevede esplicitamente: trattare con dignità;
  • Impiegato di nono grado: scrivania in legno d'abete grezzo (gambe non comprese), distributore d'acqua a 3 metri, pianta carnivora finta, telefono sip, penne, gomme e matite. Il temperino no, una volta spuntata la matita si butta.
  • Impiegato di ottavo grado: scrivania in legno d'abete grezzo (gambe comprese), guanti anti-scheggia, pianta di aloe vera, cancelleria completa con portamatite a forma di Pupazzo Gnappo e telefono a tasti;
  • Impiegato di settimo grado: scrivania in legno d'abete piallato, penne di colori diversi, MicroTac Motorola, seme di pianta di ficus, possibilità di appartenere a un credo qualsiasi;
  • Impiegato di sesto grado: pianta di ficus, finestra vista stradina secondaria, scrivania in legno d'abete piallato e levigato, stilografica personalizzata[4], Nokia 2720 per chiamate extra-aziendali e Nokia 3310 per difesa personale;
  • Impiegato di quinto grado: come il sesto, però si chiama Quinto, che è un bel nome;
  • Impiegato di quarto grado: può vantarsi di essere alle pendici del podio, oltre che un ufficio personale con pareti di cemento dove può recarsi direttamente con la propria auto, tre piante di ficus e laghetto con ninfee, finestra vista città scrivania in legno d'abete piallato, levigato e passato di impregnante e lacché personale al quale ordinare un caffè per poi sbatterglielo in faccia urlando IDIOTA! IO LO PRENDO AMARO!;
  • Impiegato di terzo grado: di nome e di fatto: su questo gradino poggiano i chiapponi di Corrado Maria Lobbiam, ispettore degli ispettori;
    Un impiegato di seconda.
  • Impiegato di secondo grado: serra di piante di ficus, balcone vista oceano, lampada al plasma (inutile ma appariscente), ambiente climatizzato (caminetto e schiavo egizio con ventaglio gigante), cercapersone per chiamare al cospetto gli impiegati inferiori, discrezione di stravaccarsi sulla poltrona in finta pelle umana coi piedi sulla scrivania in legno di abete piallato, levigato, passato di impregnante e con vernice a effetto luccicante, non appiccicosa all'asciutto;
  • Impiegato di primo grado: piantagione di ficus con braccianti magrebini non regolari, balcone vista set di film porno, scrivania in palchi di cervo gigante del Pleistocene con piano di cristallo ceco, team di segretarie svedesi maggiorate in topless, mano elettronica masturbatrice[5], baretto personale con caffè al ginseng siberiano e bignè con crema di cacao e oro.

Direzione

La direzione è l'inarrivabile gradino che sta sopra il podio, forse sostenuto da forze cosmiche, forse stazionato in un'altra dimensione. La gerarchia è stabilita dalla lunghezza del titolo che marca il direttore: più ce l'ha grosso più si ingrassa. Abbiamo dunque, in ordine di virilità:

  • Duca Conte Francesco Maria Barambani. Direttore generico. Non sembra, ma è di sesso maschile.
    Il Megadirettore Ing. Dott. Professor. Lurid. Baghin. Infam. Cut. Vegn. Un. Chencar. Gianmafaldo Franchino Lingotti era tra i capoccia più potenti, prima di essere trasferito in una filiale americana.
  • Direttore Conte Corrado Maria Lobbiam. Detto "faccia da Carlino". Insuperabile per divertire i bambini con le facce buffe.
  • Direttore Onorevole Cavaliere Conte Diego Catellani. Voce da presentatore di rodei e giocatore di biliardo, è così ciccione che quando si china per steccare la palla non si capisce più quale sia il sedere e quale il tavolo da gioco.
  • Megadirettore Professor Guidobaldo Maria Riccardelli. Tipica faccia da schiaffi che non manca mai in un qualsiasi sistema geriarcale. Se non fosse per la sua passione per il cinema d'essai, che lo rende repellente, sarebbe una persona quasi normale.
  • Megadirettore Naturale del Personale Rag. Fonelli "Cobram II": uno di quelli che si definisce un gran sportivo perché segue molto lo sport in TV. Come faccia a rendere questa apparentemente innocua passione motivo di pianto e stridor di denti per i suoi sottoposti è un mistero.
  • Megadirettore Clamoroso Duca Conte Pier Carlo ing. Semenzara. Omone brizzolato, sguardo torvo e baffo malandrino, costui è il più incallito e depravato giocatore d'azzardo dell'azienda. Ha un accento indefinibile e pare gli piaccia il culo.
  • Megadirettore Ereditario Dottor Ing. Gran Mascalzon. di Gran Croc Visconte Cobram. Voce stridula, brutto e ciclista pestifero, di quelli che pedalano in doppia fila e fanno bestemmiare i camionisti. Cosa diriga, di preciso, non è noto.
  • Dott. Ing. Lup. Man. Presidente Natural. Prestanom. Om. Di Pagl. Gran. Test. Di Caz. Rag. Fantozzi. Carica fantoccio che si istituisce ogni anno bisestile per spurgare la Megaditta di tutte le impurità e caricarle su un solo capro espiatorio[6].
  • Il Gr. Ladr. Farabut. di Gr. Croc. Mascalz. Assas. Figl. di Gr. Putt. Marchese Conte Piermatteo Barambani Megalom. Qualcosa di simile a Samara, ma coi capelli nocciola, carrozzina e sguardo 100 volte più glaciale
  • Megapresidente Galattico Arcangelo "Il Megapresidente è uno stronzo!" Gran Patriarca del Consiglio dei Dieci Assenti. Affascinante e letale come uno scorpione.
  • Megadirettore Galattico: non è un errore: in realtà Megadirettore Galattico è un acronimo il cui significato completo non è comprensibile da un cervello umano. Non si vede, ma ha l'emblema dell'Impero Galattico inciso sulle pelle. Non la sua.

Sezione produttiva

In nessuna opera letteraria/cinematografica viene fatto il benché minimo cenno alle sezioni produttive, ma grazie ai titoli che la ditta vanta, tranci di film e un pizzico di culo è stato possibile ricavarlo per deduzione (si assuma generoso margine d'errore):


La Megaditta: settore produttivo
"Petrol":  ricerca e sviluppo di pompe a cavalletto umane per l'estrazione ultraeconomica di idrocarburi liquidi.
"Cemen": produzione di strumenti a indirizzo alimentare, idraulico e BDSM (dal latino caederetagliare)
"Termo": studio e ricerca di una correlazione tra il fuoco e la sfiga.
"Tessil": brevetto e produzione di tovaglie canaglie appiccicose, per burlare gli amici.
"Farma": sintesi di antibiotici per il controllo delle setticemie usando come substrato di crescita direttamente l'organo bersaglio[7]
"Metal": recupero e rivendita di pezzi di metallo casualmente trovati per strada a rottamisti senza scrupoli.
"Chimica": studio e ricerca per dimostrare che il carbonato di calcio non fa male solo alla cistifellea.
"Ital": lasciato per ultimo poiché controverso: l'ipotesi più accettata è quella del troncamento della lettera "D" a inizio parola, una quarta stagista presente sotto la scrivania e un certo Ragionier Pornazzi intento a non si sa cosa con le dita dei piedi...

Curiosità

  • Solo Anthony Kiedis è riuscito a pronunciare il nome completo della Megaditta con una sola boccata d'aria, asserendo che l'intro di Around the World in confronto è stato uno schiocco di lingua.
  • Collegandosi alla precedente curiosità: anche la signora Pina riuscì apparentemente nell'intento, nei primi istanti di Fantozzi. Ma solo perché fu doppiata da Anthony Kiedis.

Note

  1. ^ Anche per Nonciclopedia, state tranquilli.
  2. ^ Perché la Megaditta sa che ogni piccolo scarto può trasformarsi in risorsa!
  3. ^ La Megaditta è mega perché sa guardare lontano! Anzi, mega-lontano!
  4. ^ Anche per mancini, perché la Megaditta favorisce l'integrazione di minoranze minorate!
  5. ^ Le segretarie sono inviolabili, perché la Megaditta tutela i sindacati femministi!
  6. ^ Perché la Megaditta ne inchiappetta uno per paracularne cento!
  7. ^ Perché la Megaditta dice NO alla sperimentazione animale!