Marcellino pane e vino
Marcellino pane e vino (originale: Maria paella e sangria) è il titolo di un film del 1955, di produzione chianti-spagnola, prodotto ai tempi per incentivare l'uso degli alcolici da parte dei minori.
La produzione
Il film venne girato in un convento nelle colline del Chianti, ben al riparo dagli occhi indiscreti della Polizia, vista la presenza nel copione di molti personaggi preti assieme a un bambino.
Il protagonista era interpretato da un giovane Pierluigi Collina, che scelse per l'occasione lo pseudonimo di Pablito Calvo, per i preti era stata reclutata l'intera Diocesi di Boston, mentre Gesù aveva la voce di George Bush.
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo. |
Storia di alcol, frati e minori
La storia narra del piccolo Marcellino, che come potete intuire dalla parola "marcio" contenuta nel suo nome, era stato abbandonato dai genitori già in tenera età a causa della sua ubriachezza molesta.
Il povero bambino abbandonato venne subito avvistato da un gruppo di preti che, estremamente contenti dell'incontro appena fatto, presero subito con sé il piccolo per abusarne sessualmente, con il benestare del Vaticano, accudirlo e sfamarlo (sì, ma con una dieta a base di piselli e fave).
Fu così che il piccolo Marcellino, un po' per noia, un po' per evadere dal troppo manifestarsi dell'affetto dei frati, vide peggiorare parecchio la sua dipendenza dall'alcol, che trovava campo libero nelle cantine piene di vino dei pii, nonché votati alla preghiera e al rigetto di ogni vizio, fraticelli.
In un giorno di particolare ebbrezza, il piccolo trovò in soffitta un crocifisso, con cui iniziò subito a conversare.
Ovviamente, viste le condizioni in cui il protagonista versava, il crocifisso si mise a parlargli per merito di qualche miracolo e Marcellino tornò in soffitta anche nei giorni seguenti, ogni volta sempre più ubriaco, per discutere con Gesù di figa, calcio e qualità della droga spacciata oggigiorno.
Un pomeriggio, dopo che Marcellino e Gesù si erano fumati un paio di canne, il figlio di Dio manifestò al ragazzo di avere la bocca impastata e una clamorosa fame chimica, per cui chiese se poteva avere un Esta the e un tubo di Pringles, ma il bambino disponeva solo di un pezzo di focaccia masticata e una bottiglia di vino, per cui passò il bicchiere al crocifisso apostrofandolo come ubriacone.
I fratini, che reggevano meglio l'alcol rispetto al bambino, videro la scena e preoccupati si avvicinarono da dietro a Marcellino per buttarglielo nel culo sincerarsi che stesse bene.
Il piccolo provò a convincerli che aveva veramente parlato con Gesù, ma loro si limitarono a ridacchiare di lui e a pulire una chiazza di vomito viola che era apparsa miracolosamente in terra.
Il giorno dopo Marcellino tornò da Gesù, determinato a chiedergli un favore: fargli reincontrare sua madre morta.
Ma tua madre non è morta, ti hanno abbandonato perché gli costavi più di Tavernello che di pannolini!, gli fece notare Gesù, ma Marcellino non sentiva ragioni a causa dell'ubriachezza.
Gesù lo accontentò, Marcellino morì per la cirrosi epatica, con gli occhi gialli come limoni, ma il film era in bianco e nero e non si vedevano, quindi venne visto come un miracolo di Dio, che aveva ricongiunto una famiglia.
Papà e mamma del piccolo Marcellino vennero uccisi il giorno dopo per non andare contro al miracolo e tutti vissero morti e contenti tranne i preti, che dovettero rubare una pecora al pastore del paese.
Contenuti extra
In una scena, quella in cui Marcellino gioca a fare lo spiedo con i preti, si possono vedere due guest star d'eccezione: i due geni del Jack Daniel's che tirano i tappi nella botte.
Venne tagliata la scena in cui Marcellino scippava una vecchietta a bordo di un Garelli, per paura che Striscia la Notizia li accusasse di fare product placement come Nanni Moretti.
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