Macchina del tempo a manovella

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La prima macchina del tempo, inventata nel 1519.

Presentazione

Che sogno affascinante poter viaggiare nel tempo.
Chi non ha voluto farlo, almeno una volta nella vita?
Per rimediare ad un errore, per conoscere un personaggio importante, per vedere la terra al tempo delle antiche civiltà, per impedire la nascita di qualcuno.
Oppure addirittura per vedere il mondo che sarà, con le sue innovazioni, i cambiamenti, le nuove generazioni...
Tutto questo, oggi è possibile!
O meglio: tutto questo, domani è possibile, grazie all'invenzione della Macchina del tempo a manovella!

Breve storia dell'invenzione - Ovvero - Perché "Domani è possibile"?

Anno astrale 3036 - Toshiru Bengaledu, impiegato 34enne di un salumificio hi-tech della periferia di Tokio, coltiva l'hobby delle manovelle. La paga da impiegato e l'orario di lavoro gli consentono di svagarsi nel suo laboratorio-scantinato solo poche ore al giorno, ma Toshiru non si arrende e porta avanti i suoi studi su questi affascinanti strumenti. È proprio in uno di questi momenti che avviene la tragica esplosione, che cambia la vita dell'uomo.

Il progetto iniziale...

Mentre cerca di perforare un estintore con le sue fidate forbici dalla punta arrotondata, così da inserire una manovella nello strumento, si verifica un avvenimento inspiegabile: le forbici prendono fuoco per combustione spontanea, facendo così esplodere l'estintore. Nel surreale scenario post-bellico dello scantinato distrutto, il Toshiru Bengaledu che riprende i sensi ore dopo è un uomo nuovo.
Se sia stata l'esplosione, l'essere andato così vicino alla morte, o la peperonata mangiata a pranzo, forse non lo sapremo mai. Quello che sappiamo è che l'uomo, miracolosamente illeso, si risvegliò con un grande progetto in mente, e si mise subito al lavoro, dando vita alla Macchina del tempo a manovella.
A questo punto decise di monetizzare il suo genio e tornò indietro nel tempo per mettere su un'industria e produrle in serie.[1] Purtroppo, tutto questo non fu possibile per la tragica morte di Toshiru, avvenuta qualche giorno dopo il suo arrivo nell'anno 1500[2].

Ammirate che meraviglia: questo è il futuro!

Corsi e ricorsi storici

I primi problemi arrivarono sul piano legale: Toshiru Bengaledu, scomparso tragicamente pochi giorni dopo il suo viaggio nel tempo, aveva infatti brevettato la sua invenzione prima di partire.
Il suo nuovo socio in affari, tale Leonardo, che non ne era a conoscenza, portò il progetto dell'amico all'ufficio brevetti, dove l'invenzione risultava registrata oltre duemila anni dopo. La segretaria, credendolo un errore del computer, registrò il brevetto a nome di Leonardo, e il povero Toshiru fu dimenticato[3].
Tuttavia, la prima macchina era rimasta danneggiata nel viaggio, e Leonardo non aveva la minima idea di come funzionasse. Provò quindi a costruirne un'altra, che fu ultimata nel 1519. Questa macchina non è mai entrata in funzione, e tutt'oggi gli scienziati più intelligenti della terra studiano per ore su manovelle ed estintori, per cercare di ricreare le condizioni che portarono Toshiru all'illuminazione.

Struttura e Funzionamento

"Marty, passami la manovella!"

Il vero mistero in questa storia è come Toshiru sia riuscito a costruire la Macchina del tempo.
Gli esperti del nostro tempo studiano la futuristica tecnologia con tutte le conoscenze a nostra disposizione, ma non ne sono ancora venuti a capo.
Illustri pensatori ritengono di poter arrivare alla soluzione dell'enigma, ponendo attenzione particolare alla manovella: infatti, oltre a garantire il minimo livello di inquinamento, questa tecnologia nasconde nel suo piccolo la chiave interpretativa per conoscere l'effettivo funzionamento della Macchina in una visione puramente informatica-filosofica

La manovella

La posizione che va per la maggiore nel mondo scientifico è quella che afferma che dalla manovella dipende l'effettivo funzionamento della Macchina del Tempo. Pur non avendo nessuna prova a sostegno di questa teoria, la comunità scientifica è d'accordo nell'affermare che una rotazione della manovella in senso orario provoca lo spostamento nel tempo verso il futuro.
Viceversa, una rotazione in senso antiorario, provocherebbe uno spostamento nel tempo verso il passato.

Come impostare le coordinate spazio-temporali???

L'altro grande mistero, relativo al funzionamento, è proprio questo: è possibile decidere, con una sommaria precisione, in quale epoca, periodo storico, o addirittura giorno preciso si finirà una volta partiti?
Per rispondere a questa domanda, gli scienziati ricorrono nuovamente alla manovella.

La manovella - Il ritorno!

Una volta accettata la prima teoria, è facile considerare la manovella la principale responsabile anche delle coordinate spazio-temporali.
Pare evidente, infatti, che le rotazioni influenzino anche questa caratteristica: dovrebbero entrare nel processo tecnico il numero di rotazioni, la loro velocità, l'energia impressa alla manovella e il numero di biscotti mangiati a colazione.

Conclusioni approssimative

Non ci resta che affermare che un ragionamento definito che spieghi nei dettagli il funzionamento della Macchina del Tempo non è oggi possibile.
Tutto quello che abbiamo si basa su congetture, che però non possono essere verificate finché non si deciderà di mettere in funzione la macchina.
Un viaggio nel tempo è infatti in programma per il prossimo futuro, ma per ora problemi tecnici hanno impedito la spedizione.

Avvertenze

Note

  1. ^ Toshiru non riuscì mai ad arricchirsi con la sua invenzione, perché restò ucciso in una rissa da bar.
  2. ^ Toshiru è il primo uomo ad essere morto oltre duemila anni prima di nascere.
  3. ^ Gli avvocati di Toshiru hanno fatto causa a Leonardo da Vinci per plagio. Tuttavia le date dei due documenti parlano chiaro.