Lupin III - Green vs Red

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La locandina. Notare il protagonisti, col viso coperto per la vergogna.
« Lupeeeeen, maledetto! Sei in arresto, non scappare! Ti prenderòòòò!! »
(L'ispettore Zenigata in tutti i film di Lupin, tranne questo)
« Abbiamo voluto portare questo personaggio ad un livello superiore di comunicazione. Burp. »
(I produttori del film abbozzando una giustificazione)

Lupin III - Green vs Red è l'ennesimo film di animazione incentrato sul ladro franco-nipponico e sulla sua cricca di strafatti.

Trama

Avvertenza:
Questo articolo contiene dettagli che potrebbero rovinarti la "sorpresa", come per esempio il fatto che

Lupin alla fine lascia il posto al suo imitatore. Oppure no.
Beh, ormai che l'ho detto puoi anche leggere tutto...

Lupin rosso minaccia Lupin verde in una scena del film; vi diremmo quale ma, siccome non c'è un filo logico, non ci capireste niente comunque.

La trama, in realtà, è piuttosto lineare. Una manica di imitatori di Lupin fanno a gara per prenderne il posto. Come? Facendo un colpo degno di lui.

Ora, che i film del celebre ladro gentiluomo non siano dei capolavori per profondità è risaputo. Ma in questo nuovo lavoro i produttori non si sono accontentati di fare mediamente schifo: hanno trovato una nuova dimensione del brutto. Il ritmo del film si mantiene lentissimo per un tempo lunghissimo. Così lungo da farti rimpiangere i monologhi psicologici interminabili di Evangelion. Così lungo che lo spettatore si sorprende a sperare che un incendio improvviso lo costringa a fuggire, ovunque si trovi[1]. Il ritmo poi accelera per un paio di scene pseudo fighe, per poi fermarsi nuovamente, allo scopo declamato di far venire attacchi d'ansia a tutte le persone nei paraggi, anche quelle che effettivamente non stanno visionando il film.

Una delle scene in cui la scena si divide inspiegabilmente in mille tutte uguali. In effetti, è da segnalare che la prima mezz'ora del film è grosso modo un'accozzaglia ingiustificabileta di altri episodi.

Il film è un insieme di scene d'azione comprensibili a malapena da chi le ha ideate in cui viene mostrato quanto è figo Lupin in confronto all'altro Lupin; il tutto senza una minima logica consequenziale. Da quel poco che trapela dall'intreccio fitto fitto di flashback e scene messe lì giusto per riempire minuti cogliamo che un tale Yasuo dal niente lascia la donna che vuole sposare si impomata i capelli e si unisce alla cricca dei doppioni diventando il più bravo e tentando di rubare un diamante al posto suo che in realtà è l'arma segreta di un Giappone sempre più guerrafondaio che è in combutta con un'organizzazione di mercenari segreta tanto che la conosce anche l'ultimo dei cretini e alla fine fa una sfida con l'originale per determinare il vero Lupin[2]. Oh sì. Capiamo anche che al regista piace Miyazaki, pur non essendo degno nemmeno di lucidargli le suole.

Quello che non cogliamo è, invece, il perché a Jigen e Goemon tutto a un tratto non importa quale dei due Lupin vinca, se il loro inseparabile amico o lo sconosciuto. Perché Zenigata alla sua vista non scatta come al solito ma si limita a fare l'uomo vissuto de noantri. O perché un fottuto sosia di Lupin identico a Nabeshin a un tratto si mette a pilotare un maledetto robottone uscito dal niente, fa un po' di casino, e torna come se nulla fosse successo (!!!). Perché Fujiko propone al sosia il colpo anziché fottere l'originale come di consueto. Perché, insomma, i genitori dei produttori non siano andati al cinema a vedere Lupin III: Il Castello di Cagliostro quella notte.

Rosso...
...o Verde?[3]

Alla fine del film i due si sfidano sul tetto di un grattacielo con le rispettive 500. Non si capisce niente, ma per qualche istante i disegni tornano quelli di due decenni fa e il film sembra quasi bello, per poi tornare ad essere disegnato in quello tristissimo, banale stile comune a tutte le produzioni nipponiche degli ultimi anni.

Ora tu, lettore, dal momento che anche ad una visione attenta del lungometraggio non si riesce a stabilirlo, potrai scegliere chi vincerà tra Lupin III e Yasuo!

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Chi vincerà? Lupin Rosso (Lupin III) Lupin Verde (Yasuo)

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Personaggi

No, Yasuo, non sei l'unico ad essere rimasto poco convinto...
  • Lupin III o Lupin Rosso o Lupin Originale: salta con la 500, nuota nell'aria e i proiettili non lo colpiscono. Per essere Lupin è Lupin. Peccato si abbia la costante impressione di vorrei ma non posso, pare insomma di vedere non il mitico ladruncolo, ma un bimbominkia che se lo mette su Facebook come foto profilo perché cioè, se metto un cartone animato lo faccio con stile.
  • Yasuo o Lupin Verde: l'altro. Passa parte della sua vita a farsi insultare da un vecchio che a sua volta la passa a lucidare un trofeo di bowling[4], e l'altra metà tra improvvisi viaggi in acido e sogni erotici dove copula e viene cornificato da Fujiko, proprio come il vero Lupin.
  • Jigen: il pistolero dalla cicca storta che tutti abbiamo imparato ad amare appare si e no 4-5 volte nel film, come ruolo di comparsa generica che uccide i mercenari.
  • Goemon: il samurai tagliatutto ricopre il ruolo di Jigen, apparendo però due volte.
  • Fujiko:[5] appare, in prima persona, solo in una scena. Per il resto del film sarà il centro delle fantasie erotiche di Yasuo. Il suo ruolo è insignificante. Come se non bastasse, non le si vede nemmeno una tetta.
  • Zenigata: di nome, ma non di fatto. Non insegue Lupin lanciandogli le manette puntualmente inutili, non gli urla promesse di cattura o di vendetta, a stento lo si vede interessato a catturarlo. Questo ispettore sta meglio nel Cavaliere Oscuro che non qui.
  • Samuel Logan: tizio che si è fatto trapiantare il proprio cervello nel figlio morto, infilato a forza nella trama.


Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

Zenigata nel suo cameo nell'ultimo spot della Fiat 500 TwinAir.
  • Un film di Lupin dovrebbe far ridere e divertire. Questo lascia solo un retrogusto amaro.
  • Non basta un sorriso arriciolato per fare un buon Lupin.
  • In quest'OAV Zenigata tenta di eguagliare Lupin[6] mettendosi alla guida della nuova 500.
  • La trama non c'è.
  • La trama c'è ma è troppo complicata da capire.
  • La trama c'è ma è raccontata troppo male per poterla capire.

Note

  1. ^ Provare per credere: cinque minuti di inquadrature inutili tipo alla ruota dell'auto o al paesaggio che scorre solo per raccontare che due persone stanno viaggiando. Cinque. Fottutissimi. Minuti.
  2. ^ Tuttod'unfiato
  3. ^ Super Mario o Super Luigi?
  4. ^ Terzo posto, ma guadagnato. Alla gara partecipavano in due.
  5. ^ Màin. No, Mine!
  6. ^ Che come saprà chiunque abbia qualche primavera alle spalle è ineguagliabile.

Voci correlate