Lucky Star (manga)
Lucky Star è un anime e manga frutto di una famosa pedofila giapponese di nome Kagami Yoshimizu, nonchè un tentativo malriuscito di copiare Azumanga Daioh, Haruhi Suzumiya e un'altra cinquantina di manga per creare un anime perfetto per otaku, lolicon e fangirl[1].
Trama
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza. |
Protagonisti
Classe: Otaku
Praticamente la ragazza perfetta di un qualsiasi pipparolo.
Una mocciosa di 6 anni otaku di prima categoria che passa le giornate leggendo millantaglia di manga, giocando alla plei ed ai giochi erotici, lavora in un locale a luci rosse cosplay bar come spogliarellista cameriera/Haruhi Suzumiya e mangia esclusivamente dolci a forma di pene.
Si lamenta continuamente della sua bassezza, ma in realtà appena può ne approfitta per avere lo sconto per i pampini.
Classe: Idiota
Che anime sarebbe senza il personaggio ritardato che fa bordello e si pone le domande più stupide? Tsukasa ricopre proprio questo importantissimo ruolo[citazione necessaria] senza la cui presenza l'intera struttura dell'anime cadrebbe a pezzi rendendolo un insieme di scenette insulse che non farebbero ridere nessuno... scherzavo! Lucky Star è già un anime senza struttura e fatto solo di scenette insulse che non fanno ridere nessuno.
Vive in un monolocale con Kagami, altre due sorelle, i genitori ed il pesce rosso più grande del mondo, costantemente braccato da Sampei.
Classe: Tsundere
L'unica delle protagoniste che si trova in un'altra classe, è innamorata di Konata[2], per questo ogni volta le lascia tranquillamente copiare i compiti, farsi prendere per il culo in ogni modo possibile e guidare il tagliaerba dentro casa.
In una puntata si scopre che è anche capace di trasformarsi in uno scarabocchio e sputare fuoco.
Classe: Moe
Intelligente, educata, occhialuta, distratta e l'unica del gruppo che se non fosse disegnata come Wikipe-tan potrebbe essere una bella figa, praticamente l'apoteosi del moe.
Quale sia il suo scopo oltre a quello di rispondere alle stupide domande di Tsukasa e Konata rimane tuttora un mistero[3].
Schiappe Personaggi secondari
- Nanako Kuroi
L'insegnante di nonsisabenechemateria, dato che non la si è mai vista insegnare o scrivere qualcosa alla lavagna[4]. È una trentenne single che, nonostante sia una drogata di giochi on-line e passi interi pomeriggi e nottate a giocare a World of Warcraft no-stop, non riesce a trovare un uomo, boh, chissà perché?
- Yutaka Kobayakawa
La cuginetta più piccola[5] di Konata, anche lei fedele seguace del moe, ma è inutile che vi facciate qualche brutta idea, lolicon schifosi! Infatti anche lei è lesbica ed appena ne ha l'occasione va a frignare tra le punture di zanzara tette di Iwasaki.
- Minami Iwasaki
La "migliore amica" di Yutaka, una spilungona silenziosa e con il complesso delle tette minuscole. Trattasi in realtà della copia spudorata di Yuki Nagato.
- Patricia Martin
Una studentessa americana traferita in Giappone[6] per uno scambio culturale, viene praticamente subito contagiata da Konata e traformata in un otaku, nell'ultima puntata convincerà tutti i personaggi a fare uno spettacolo di Cheer-leader con una canzoncina idiota di sottofondo e delle divise così sconce che sarebbe stato meglio se avessero ballato nude, ringraziamo.
- Hiyori Tamura
Un'altra delle "amiche" di Yutaka, è così importante che compare non più di cinque volte.
- Soujiro Izumi
Il padre di Konata, un maniaco pervertito con la fissazione del lolicon.
- Kanata Izumi
La madre di Konata, un personaggio talmente importante che muore poco dopo la nascita della figlia[7], permettendo a Soujiro di crescere Konata come un otaku. Compare solo in una puntata come fantasma irronpendo durante un orgia ad incesto tra Soujiro, Konata e Yutaka.
- Akira Kogami
La presentatrice del RAKI☆CHANNERU (o più semplicemente Lucky☆Channel) un falso programma alla fine di ogni puntata.
- Shiraishi Minorou
La pezza da piedi di Akira, in ogni Lucky☆channel non fa che subire gli abusi della collega che muore di rabbia per non essere apparsa durante l'episodio, al contrario del suddetto sacco da boxe, che fa continue apparizioni come comparsa durante gli episodi e cantante nella sigla finale.
Classico svolgimento di una puntata di Lucky Star[8]
Voci correlate
Curiosità
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- Nella scuola di LuckyStar può esserci solo uno studente maschio alla volta.
- Le cassiere hanno tutte la stessa voce.
- In Giappone non si possono dire i nome degli altri anime, ma è possibile fare pubblicità occulta a tutto il resto.
- Lucky Star potrebbe sembrare solo un'anime che non fa ridere nessuno, forse nemmeno gli otaku. Non è esatto: Lucky Star è anche un'anime inutile che non fa ridere nessuno, forse nemmeno gli otaku.
- Per quanto possano sembrare delle ragazzine di 6 anni, le protagoniste hanno tutte 17 anni.
Altri progetti
- NonCommons contiene foto compromettenti su Lucky Star
Collegamenti esterni
- Lucky☆Donald.
- Konata is Kira.
- Un video che potrebbe spiegare la pazzia delle protagoniste, ma non la stupidità.
- Tutte le scopiazzature della Yoshimizu.
- Anteprima della sigla italiana dell'anime su Mediaset.
- Alle prove la sigla iniziale non è venuta molto bene.
- L'ennesima storia di otaku malati che fanno di un anime una religione.
Note
- ^ Insomma, pervertiti come te
- ^ Non dirmi che non l'avevi ancora capito
- ^ Si ipotizza che sia far vedere ogni tanto le tette dato che sembra essere l'unico personaggio ben fornito
- ^ Per questo si ipotizza che in realtà sia solo una bidella
- ^ Letteralmente, e ce ne vuole...
- ^ Poverina...
- ^ E di cui non si parlerà quasi mai
- ^ Tanto per allungare un po' l'articolo aggiungendo qualche immagine presa a cazzo ed un video di quattro nerd obesi che ballano la sigla
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