Le storie di Farland

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Formigola nella sua casetta abusiva.
« Dame e messeri, benvenuti nella mia umile dimora! »
(Formigola ad inizio episodio.)
« Signore e signori, benvenuti in casa mia. Sì abito in questa favela perché lo Stato non mi ha ancora assegnato una casa popolare. »
(Quello che vorrebbe dire veramente Formigola.)
« A Coboldo, il saggio di Farland, trarre le conclusioni di tutta questa storia. »
(Formigola non avendo imparato niente dell'avventura appena vissuta, delega la morale ad un suino bipede.)
« Oink Oink, Formicola sei un'ignorante. »
(Coboldo risponde a Formicola.)

Le storie di Farland è una serie televisiva fantasy italiana, nonché la meglio riuscita, dato che è l'unica che sia mai stata fatta.

L'intera serie venne trasmessa all'interno del programma per ragazzi Solletico. Le riprese furono effettuate nella periferia di Torino e in principio il titolo della serie doveva essere "Fantasy Game", ma poi si accorsero che il nome era già stato usato, dunque per non dover pagare i diritti d'autore decisero di appioppargli un nome a caso preso dall'elenco delle contee inglesi più sconosciute.

Struttura

Formigola, interpretato da un povero raccomandato di infimo rango, era il protagonista e il cantastorie. Abitava in una casetta di legno costruita abusivamente sopra un albero, insieme al suo pappagallo verde parlante Artù: se provassero oggi a presentare in tv una cosa del genere si beccherebbero di quelle denunce dagli ambientalisti da suicidio. Formicola ogni giorno raccontava una delle sue avvincenti avventure, dove narrava degli amici di Farland, o dei nemici che minacciavano il regno, si noti che era praticamente l'unico umano normale di tutto il fantastico regno.

Ambientati in un regno magico pieno di nebbia, circondato da alte montagne e vulcani (la tipica periferia torinese), le storie, anche se misteriose e spaventose, andavano sempre a terminare con il lieto fine (e vorrei anche vedere). Al termine dell'episodio, Formigola estraeva dal suo sacchetto magico un ricordo dell'avventura: un oggetto incantato che l'aveva aiutato a punire i cattivi, oppure un trofeo d'oro donato per aver vinto la battaglia sul male: una rosa rosa, una saetta saettante, una carota idropica, una sfera con un'aquila dentro (?), una torta torreggiante, uno scettro placcato d'oro, una clessidra rotta, una lampada magica, una mela marcia, ecc.

Dopo l'affettuoso sorriso di Formigola, che dava appuntamento alla prossima volta, la parola passava a Coboldo, che avrebbe rivelato la morale della storia, che di fatto Formigola non aveva minimamente colto.

Personaggi

I buoni

Coboldo il cinghiale mannaro.
  • Formigola: protagonista di ogni episodio, è un contadinotto bergamasco che, nonostante sia più ignorante dei uno stivale, riesce sempre a spuntarla contro il problema di turno; verrà nominato dal Lord dei Paladini, paladino del Lord dei Paladini (ma che razza di onorificenza eh?).
  • Artù: è il pappagallo petulante e cacofonico di Formigola.
  • Lanabel: è la ragazza per cui Formigola ha un debole, produce vestiti in pura lana di pecora ovina meringo al 100%, che fila con una macchina a pedali Olivetti modello "Sturbo 400".
  • L'Arcimago: è il mago Merlino di Farland che appare e scompare ovunque, una volta è apparso per sbaglio nella latrina di Coboldo.
  • L'Alchimista: è un anziano signore con un nasone lunghissimo, a cui lo Stato non gira la pensione costringendolo a produrre pozioni e droghe sintetiche per vivere.
  • Coboldo: è un cinghiale umanoide parlante sorprendentemente più intelligente di tutti gli altri personaggi della serie.
  • Donna Toccasana: è l'unica "cuoca" di Farland, o meglio, l'unica che cuoce la carne e le verdure prima di mangiarle.
  • Il Lord dei Paladini: è il capo dei paladini; spesso ordina a Formigola di compiere imprese, anche perché i suoi uomini sono tutti morti per cercare di accontentarlo.
  • Pancia Tonda: è un altro strano personaggio del regno con una mezzaluna in testa, dunque potrebbe essere benissimo un terrorista.
  • Vedonia: (interpretata dall'attrice Ramona Badescu) è la chiromante di Farland, si diverte a fare le carte, scacciare il malocchio e a procurare escort.
  • Nestore il Mercante: era un venditore ambulante romagnolo che al venerdì vendeva al mercato di Farland.
  • Il maniscalco Mano: apparso solo una volta, in molti si sono chiesti e si chiedono ancora adesso, quale significato abbia di preciso il suo nome.

I cattivi

  • L'Uomo Lupo: è un barbone le cui pessime condizioni di vita hanno reso simile a un animale, è cannibale e non perderà occasione di sbranare Formigola; è proprio vero che la fame porta a compiere atti disperati.
  • La Strega Perfidia: abita in una caverna piena di teschi e pipistrelli; spesso rapisce Lanabel per avere dei rapporti lesbici con lei, ma tutte le volte che è sul punto di concludere, arriva Formigola a rompergli le uova nel paniere.
  • Ciro il Vampiro: vampiro napoletano, il cui scopo nella serie è quello di dimostrare che le tesi di certi leghisti sono corrette.
  • Urca l'Orco: dotato di un nome che è tutto un programma, 'sto disgraziato voleva conquistare Farland e cercava uomini che l'appoggiassero; indovinate com'è andata a finire.
  • Troll il Capo dei Troll: era un rissoso coso verde sempre incazzato col mondo intero, aveva un fratello minore chiamato "Trollino", uguale identico a lui; morì in circostanze misteriose, quando un cratere di un vulcano, aperto da alcuni scavi abusivi, si aprì proprio tra i suoi piedi.
  • Dante il Gigante: bestione incazzoso il cui unico scopo nella vita era mangiare, ubriacarsi e rubare la paghetta ai bambini.
  • Lo Scheletro parlante: plagio spudorato di Skeletor e dal comportamento fin troppo simile.
  • I Diavoli: erano una specie di mostriciattoli alati blu, rossi o gialli, che erano soliti uscire dal terreno come faceva Mr. Lui quando gli permettevano ancora di bazzicare la tv.
  • Uomo lucertola: altro spudorato plagio del dottor Lizard di Spider Man; nonostante l'abbigliamento da accattone lebbroso era un'avversario temibile, dato che poteva trasformare la gente in roccia.
  • Il genio Gamberagno: un'accozzaglia indecifrabile di creature fuse insieme, era un genio della lampada in grado di combinare ogni sorta di casino possibile e immaginabile.
  • I draghi sputafuoco: introdotti nella serie solamente perché non potevano mancare per contratto.

Ambientazione e sigla

Formigola estrae dal suo sacco l'ultimo trofeo delle sue imprese.

Il regno incantato di Farland è costellato di oggetti e sculture particolari e magiche, come i Cristalli di Crash Bandicoot e i dolmen sardi. In un episodio fece la sua comparsa anche un bellissimo unicorno bianco circondato da stelline colorate e luccicanti, ulteriore plagio tratto da My Little Pony. In generale tutte le creature non umane erano realizzate con la grafica di un cartone animato, gli ibridi umano-animali invece li facevano con le peggiori maschere di carnevale che trovavano nei discount cinesi.

La sigla invece durava 20 secondi e iniziava con un forte suono di vento dove piano piano si formava un cerchio notturno blu fosforescente su sfondo nero e parola per parola arrivava la scritta tridimensionale gialla "Le Storie di Farland", paura eh? All'arrivo della scritta Farland, il cerchio scoppiava, formando dietro ad essa del fumo tossico blu, che piano piano si dissolveva. Da questo scoppio partiva la musica vera e propria che rendeva l'idea di quello che avrebbe mostrato la serie, ovvero dei disgraziati in costume accompagnati da omini in cartone animato. Dopo questa velocissima situazione di 5 secondi, arrivavano una dietro l'altra 9 scene tratte dai "migliori episodi"; fino all'ultima scena dove si vedeva l'Arcimago che apriva la sua mano sinistra e faceva arrivare verso lo schermo uno scoppio di fumo blu (ricavato da del viagra polverizzato) che si dissolveva poi con il titolo dell'episodio, dove piano piano, salendo, si arrivava alla fine delle scale di legno della casetta sull'albero abusivo di Formigola.

Curiosità

Voci scaccorrelate