Le notti di Salem

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« Quasi tutti pensavano che l'uomo e il ragazzo fossero padre e figlio. E POI FU SOLO UN LUNGO TERRORE INIMMAGINABILE! »
(Incipit del romanzo)

Le notti di Salem (in inglese e barese stretto 'Salem's Lot) è un polpettone splatter horror gothic guro scritto a quattro zampe da Stephen King e dal suo inseparabile amico Jack Daniel's. È il secondo romanzo di King dopo Carrie - Pioggia di mestruo tra i banchi di scuola, e il primo a presentare i temi ricorrenti del Moccia del Maine: un protagonista scrittore, un'entità malevola e millenaria, e 1800 pagine di troppo.

Trama copiata a Bram Stoker

La placida cittadina di Salem' Lot, patria dei ciuffi di sterpi che rotolano, è scossa dall'arrivo di due forestieri: lo scrittore Ben Mears e l'antiquario Straker. Quest'ultimo entra in possesso di Casa Marsten, una magione un tempo abitata da un fan di Gianni Morandi che si impiccò dopo aver rotto un 45 giri originale di Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte.

Il mefistofelico Mr. Barlow.

Tra i tentativi di scrivere un nuovo romanzo e le fraterne brutalizzazioni a cui lo sottopone con solerzia la popolazione locale, Ben Mears trova il tempo di diventare amico dell'insegnante Matt Burke e di ripassarsi la studentessa Susan Norton, e viceversa. I tre, per sopravvivere alla noia che provano solo i personaggi di un romanzo che avrà termine tra altre 800 pagine, decidono di indagare sull'operato di Straker, la cui presenza in città sembra aver dato il via a un susseguirsi di sparizioni, funerali, epidemie, pagliacci impiccati, scippi, stupri, omicidi, brutti voti, brutto tempo, resurrezioni, urla, esplosioni, sbornie, orge di sangue, telefonate minatorie, sbudellamenti, tamponamenti, attentati, sortilegi, rappresaglie, tafferugli e sacrifici umani.

Le cose si rivelano peggiori del previsto: Straker non è il solito, familiare maniaco sessuale, ma il servo di un vampiro, Barlow, che ha eletto la città a sua riserva di caccia. Ben presto le strade di Salem's Lot pullulano di ottantenni vampirizzati che brontolano guardando gli scavi non solo di giorno ma anche di notte! A Ben e al suo gruppo il compito di morire orrendamente nel vano tentativo di fermarli...

Personaggi che non arriveranno vivi alla fine del libro

Ben Mears: scrittore che ha assaggiato il successo con una serie di saggi sulla classificazione dei sassi della Maremma laziale, cade in disgrazia dopo un'indecorosa scazzottata con Anna Moroni a La prova del cuoco. Torna a Salem's Lot per riacquistare la serenità perduta dopo la tragica scomparsa della moglie, soffocata durante un bukkake.

Susan Norton: pittrice in erba, sogna di lasciare il paese e di andare a fare fortuna in una metropoli, magari come truccatrice dei nei di Bruno Vespa. Nel corso della storia si rivela utile e interessante quanto lo sporco sotto le unghie: l'unica scena memorabile che la riguarda è quando Ben le strappa le autoreggenti con un morso sul tavolo in soggiorno. Durante la cena coi suoi genitori.

La copertina della prima edizione, censurata in America perché troppo scabrosa.

Mark Petrie: dodicenne vecchio dentro, a causa di un bombardamento intensivo di film del Ciclo "Alta Tensione" di Canale 5 è incapace di provare la benché minima emozione. Solo quando Barlow uccide i suoi genitori si lascia scappare un infastidito: <<Diamine, che seccatura! Dovrò rivedere i miei impegni del pomeriggio!>>

Matt Burke: professore di lettere ormai alla mercè dell'Alzheimer, terrorizza i suoi alunni con lezioni in cui mischia Elvis Presley, William Hope Hodgson e Fabio Volo. Riscatta un'esistenza grigia con un ultimo lampo di gloria: il recordi di infarti miocardici multipli, ben diciassette.

Padre Callahan: prete cattolico atipico, che ai bambini preferisce la bottiglia. Famoso tra i suoi parrocchiani per le sue eucarestie che sfociano spesso in vere e proprie sagre dell'uva, Padre Callahan è dotato di fede vacillante, che viene meno del tutto quando Barlow gli rivela che Padre Pio era un imbroglione e Don Matteo solo un personaggio di fantasia.

Jimmy Cody: medico condotto del paese, malgrado non sia laureato e prescriva enteroclismi bollenti come cura per qualunque patologia è amatissimo dai suoi pazienti. Rifiuta di ammettere l'esistenza dei vampiri fino a quando uno di loro non gli stacca la giugulare a morsi, e perfino in quel caso arriva ad affermare che l'aggressione potrebbe anche essere opera di un rumeno.

Mr. Barlow: essere plurisecolare, tanto da aver assistito alla nascita della Chiesa, ma non a quella di Andreotti, nel romanzo è il secondo vampiro più potente dopo gli ispettori di Equitalia. Dotato di poteri paranormali, Barlow sa volare, trasformarsi in fumo e parcheggiare un Hummer in parallelo senza ammaccare le macchine vicine.

Mr. Straker: liscio, pelato, effemminato, Straker è la lanugine nell'ombelico di Barlow. Ha la peggio in una gara di testate contro una spranga d'acciaio.

Storia editoriale

Stephen King impiegò otto mesi a scrivere Le notti di Salem: due mesi per la prima stesura, due mesi per la seconda e quattro mesi per stampare l'intero file su carta.
Il titolo originale proposto dall'autore doveva essere uno tra Second Coming oppure Le endovenose mascalzonate del vampiro Batuffolo, ma grazie a un contratto capestro e a una polaroid che ritraeva King nel suo garage mentre faceva a pezzi un'escursionista con una motosega l'editore riuscì a far valere i suoi diritti e impose al romanzo il titolo di Jerusalem's Lot.
Già dalla seconda edizione fu abbreviato in 'Salem' Lot, a causa delle proteste di alcune beghine cattoliche che avevano trovato il titolo troppo blasfemo. Per quello, e per il trascurabile passaggio nel capitolo 48, in cui Barlow definisce la Chiesa un'associazione debole e corrotta, brucia una stola, fa i gargarismi con l'acqua santa, si filma col cellulare mentre spezza un crocifisso, e organizza un sit-in di protesta alla Sapienza contro Benedetto XVI.

Voci correlate


Tutto quello che volete sapere ma non avete mai osato chiedere sullo scrittore più pazzo che ci sia!