La pioggia nel pineto

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« Taci! »
(Il romantico incipit)
« Hai mai letto la pioggia nel pineto? Taci! »
(Botta e risposta tra un ragazzo e una ragazza)

La pioggia nel pineto è una poesia che racconta una serie di sveltine di Gabriele D'Annunzio, poeta gangster, carabiniere abusivo e ultrà italiano.

Immagine d'epoca che raffigura D'Annunzio e Ermione nel pineto.

Genesi

D'Annunzio mentre mostra il luogo ameno dove ha deflorato Ermione.

D'Annunzio, conosciuto e chiamato anche 'nzio dai suoi contemporanei, compose questa poesia sotto l'effetto dell'LSD mentre aspettava che spiovesse in una pineta, nei pressi di Castellamaruccia Ammare nel 1968, durante un pellegrinaggio che lo portò per vent'anni a percorrere a piedi l'Italia per manifestare a favore della guerra in Vietnam.

Gran parte del viaggio, in tutto diciannove anni, D'Annunzio lo visse proprio in quella pineta insieme a una sventurata ragazza di Castellamaruccia, Ermione, che chiese più volte al poeta di tornare a casa ma a cui fu sempre risposto "Taci!". La lirica è composta da 128 versi più la ghost track, dedicata a Ermione Te lo appoggio nel didietro, romantica allusione al legame intellettuale con la fanciulla la quale si scoprirà nel corso della poesia non essere una donna.

L'opera rappresenta l'estasi o ecstasy che prova il poeta nel sedurre una donna mentre piove in una pineta e nessuno può sopraggiungere a disturbare.

Struttura e temi dell'opera

« Piove dalle nuvole sparse, piove su le tamerici, salmastre ed arse, piove sui pini, scagliosi ed irti, piove sui mirti divini »
(D'Annunzio prova a esprimere il suo amore per Ermione)
« Ehmm... »
(Ermione nuda sotto la pioggia cerca di attirare l'attenzione del poeta)

Il componimento si apre con il celebre "Taci!" rivolto da D'Annunzio a Ermione che come tutte le donne rompeva i coglioni. Può altresì essere letto come un avvertimento del poeta alla ragazza: "Taci! Sta arrivando qualcuno!". Tutti gli studiosi convergono sulla prima ipotesi, soprattutto quelli sposati. Altro tema centrale dell'opera è la fusione con l'elemento della natura, il panismo, dal nome del dio greco Pan, che attirava le fanciulle nei boschi mentre pioveva suonando un flauto.

Nei versi si possono riconoscere svariate figure erotoriche:

  • Piove su le tue ciglia nere

sì che par tu pianga ma di piacere.

  • E andiam di fratta in fratta,

or congiunti or disciolti e il verde vigor rude ci allaccia i malleoli c'intrica i ginocchi.

  • Dai che piove nessuno ci vede mia bella,

vieni con me ti faccio vedere cos'è la camporella.

Critica

Nella pioggia nel pineto s'assiste a una descrizione minuziosa di tutte le allucinazioni auditive provocate dal LSD, fonti accertate suggeriscono l'idea che il poeta la pineta non l'abbia proprio mai vista, "manco pioveva" sembra infatti abbia esclamato Hermione dei Grifondoro leggendo i versi per la prima volta.

Curiosità

Tra le poesie più importanti e più belle delle tradizione italiana insieme a quelle di Bondi e quello scritte da tuo zio è centrale nei programmi della scuola, nota per il suo rinnovamento, da duemila anni. Diversi istituti proprio per questo hanno deciso di non riparare i tetti per far piovere deliberatamente in classe."Cosi la imparano meglio" è stato il commento del ministro della distruzione Francesco Schettino noto amante di naufragi.

Voci correlate