La piccola fiammiferaia

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia 2.0.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La piccola fiammiferaia, ignara del fatto che la sua impresa fallirà rovinosamente.
La piccola fiammiferaia prima di cadere a terra morta di freddo.

La piccola fiammiferaia è una fiaba danese ottocentesca. Il suo autore, come tutti i danesi, si chiama Hans Andersen. La protagonista della fiaba è una ragazzina che ha il sogno di diventare una ricca imprenditrice. Investe così tutti i suoi risparmi nell'industria dei fiammiferi, proprio nel momento in cui si diffondevano tecnologie più moderne come le lampade ad olio e le stufe a gas. Questo errore fatale, dovuto alla sua ignoranza in materia di macroeconomia e finanza, le costerà giustamente la vita.

Trama

È la notte di capodanno. La protagonista, dopo aver visto fallire la sua azienda, la Fiammiferaia Piccola srl - fiammiferi dal 1849, si vede costretta ad uscire per strada e vendere di persona i fiammiferi. Questo, tuttavia, non è un compito facile, soprattutto se si considera che le uniche persone che incontra per strada sono un cane randagio, un barbone morto assiderato e due senzatetto che giocavano a briscola.

Ciononostante, si impegna al massimo delle sue capacità, ma fallisce miseramente. Non potendo tornare a casa dal padre, che già le aveva prestato tutti i suoi soldi per avviare l'azienda, decide così di accendere un fiammifero per riscaldarsi. Ad ogni fiammifero che accende, ha un'allucinazione: la prima volta vede un carro trainato da Babbo Natale con le renne sopra. La seconda volta vede un frigorifero con braccia e gambe che balla un valzer con la lavatrice. La terza volta vede il finale de Il pianeta delle scimmie, e ci resta così male che decide di non accendere più fiammiferi. Anche perché, intanto, ci era caduta la neve sopra e non si accendevano più.

In quello stesso momento vede una stella cadente e si ricorda di sua nonna, morta prematuramente all'età di 97 anni, stroncata da un tumore ai denti. Decide così di ripulire i fiammiferi dalla neve e comincia ad accenderli tutti, uno dietro l'altro. Dopo aver perso inavvertitamente il controllo dei suddetti balocchi pirotecnici, scatenerà un incendio nel quale, paradossalmente, morirà.

Come ultima beffa, il suo corpo senza vita viene ritrovato il giorno dopo da un venditore di accendini.

Adattamenti cinematografici

Riadattamento cinematografico del 2002 intitolato "La piccola fiammiferaia contro gli zombie viventi".

La piccola fiammiferaia fece la prima comparsa al cinematografò nell'anno di settembre, con la regia di Ivo Avido. I 4 spettatori presenti in sala giudicarono positivamente il film, in particolare l'intervallo.

Una seconda edizione, uscita l'altro giorno con il titolo di Rambo 5, il ritorno della piccola fiammiferaia, ha riscosso maggior successo. Il regista è E.T., e propone un'interessante revisione della fiaba danese, contornata da scene inedite. Memorabile la parte in cui un Sylvester Stallone armato di bazooka costringe i passanti a comprare i fiammiferi della ragazza. Candidatura all'Oscar per miglior attore non recitante.

Morale

La morale di questa fiaba è che è sempre un errore mettersi contro le multinazionali. Il libero commercio, se non è adeguatamente supportato da un apparato efficiente di pubblicità e promozione dei prodotti, è destinato a fallire in breve tempo. La piccola fiammiferaia, con la sua testardaggine, ha preteso di rivoluzionare l'industria dei riscaldamenti domestici senza neanche pubblicizzare il suo prodotto. La fiaba offre quindi ai bambini un sano insegnamento. A trarre giovamento da ciò sono stati i venditori ambulanti di accendini, i quali appostati ai semafori sono riusciti a sbaragliare la concorrenza dei fiammiferai. Questi ultimi si sono ormai estinti.

Infine, è palese che se in questa fiaba ci fosse stato Batman sarebbe finita diversamente.