José Luis Rodríguez Zapatero

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Zapatero, a destra, in compagnia del suo fratello gemello intelligente.

Giuseppe Luigi Rodrigo Calzolaio (Valladolid, agosto 1960 - Madrid, Elezioni politiche 2011) è un politico spagnolo famoso per aver portato la Spagna sull'orlo del collasso economico e per aver permesso agli omosessuali di essere considerati normali. Un errore per il quale pagherà in eterno, bruciando tra le fiamme dell'inferno.

Biografia

Lo sguardo tenebroso di Zapatero ha affascinato generazioni di elettori.

Josè Zapatero nasce nel 1960, figlio di una coppia di stralunati, nipote di Zorro, fratello illegittimo di Mr. Bean. Il padre era avvocato, la madre pure. O forse era il contrario. In ogni caso, erano entrambi socialisti. Zapatero risente molto di questa influenza e si ammala anche lui di socialismo.
Dopo la laurea, lavora come assistente bidello all'Università di Leòn, ma essendo un lavoro troppo faticoso, decide di entrare in politica.
Nel 1986 incontra sua moglie, Raùl Gonzales Blanco. Nel senso che la incontra per strada e la saluta. Un avvenimento molto importante per la sua carriera politica.

Carriera politica

I primi anni

Giuseppe Calzolaio inizia a partecipare alle manifestazioni politiche fin dall'età di sedici anni, supportando il Partito Comunista Spagnolo e boicottando i McDonald's. Durante le prime elezioni libere dopo la fine della dittatura franchista, da buon paraculo qual è, fa il tifo sia per i comunisti che per i socialisti. Alla fine, quando si accorge che il re Juàn Carlos era diventato capo di Stato, inizia a professarsi monarchico.
Negli anni '80 si iscrive infine al Partito Socialista, iniziando una rapida ascesa. In quel periodo il partito era diviso in due fazioni contrapposte: quelli che volevano la maionese sui tavoli della mensa, e quelli che invece volevano il ketchup. Questa lotta interna porta il partito socialista a restare in una fase di stallo fino al 1998, anno in cui la popolazione in rivolta chiede elezioni anticipate a causa della pessima prestazione della Spagna ai Mondiali di calcio.

Partito d'opposizione

Nel 2000 Zapatero diventa capo dell'opposizione. In realtà, aveva fatto i provini per diventare allenatore della Spagna, ma era stato scartato a causa della sua somiglianza con Mr. Bean, così decide di tornare in politica.
Una volta diventato capo dell'opposizione, lascia la sua fattoria di campagna e si trasferisce a Madrid insieme alla moglie Raùl Gonzales Blanco e alle figlie Carles Puyol e Sergio Ramos. In quegli stessi anni, collabora con la destra spagnola per combattere il terrorismo dell'ETA. Intervistato da un canale televisivo, alla domanda se gli piacesse il gelato al pistacchio, risponde usando toni molto duri nei confronti dei separatisti baschi: Los separatistas bascos? Andale, son solos ragazzos bricconcellos!

Primo ministro di Spagna

Zapatero, subito dopo aver promesso che azzererà il debito pubblico spagnolo.

Nel 2004 Zapa riesce a diventare capo del governo grazie a una botta di culo paurosa. Nonostante una campagna elettorale impalpabile, in cui il livello dei suoi interventi era del tipo "sono un bravo bambino, votate per me", a pochi giorni dalle elezioni un disastroso attentato colpisce la metropolitana di Madrid. Aznar, premier in carica e principale avversario di Zapatero alle elezioni, pur di non ammettere che la colpa fosse di Al Qaeda - che voleva punirgli le marachelle fatte con Bush - dà la colpa a chiunque: baschi, socialisti, comunisti, franchisti, negri, cristiani, ebrei e infine i dipendenti della metropolitana. Ma poiché tutte le persone accusate da Aznar costituiscono i 3/4 della popolazione spagnola, gli spagnoli votano per il Partito Socialista solo per ripicca, nonostante non sapessero nemmeno chi fosse il loro candidato premier. Zapatero si ritrova così premier della Spagna nonostante egli stesso avesse scommesso sulla vittoria di Aznar.

Per fare contenti quelli di Al Qaeda che gli avevano consentito di vincere le elezioni, il primo atto del governo Zapatero è il ritiro delle truppe dall'Iraq. Le truppe vengono spostate in patria per dichiarare guerra ad Andorra.

Riforme

Il governo di Zapatero è stato protagonista di riforme ritenute molto controverse. Su tutte svetta la liberalizzazione dei matrimoni gay. Dal 2006, infatti, in Spagna possono sposarsi:

Altre riforme importanti realizzate da questo governo hanno riguardato la famiglia, l'istruzione e la ricerca scientifica: l'introduzione obbligatoria dell'Educazione civica (che sembrerebbe una cosa buona) è stata a lungo contrastata dalla Chiesa cattolica, notoriamente ostile a qualsiasi forma di insegnamento che non sia il catechismo. L'errore costerà a Zapatero un aumento della pena detentiva all'inferno, ma siccome vi era già stato condannato per l'eternità, se n'è infischiato ed è andato fino in fondo. Così ha legalizzato anche la sperimentazione medica sulla cannabis e l'uso di cellule staminali per la ricerca.
Subito dopo, il papa ha dichiarato che Zapatero era un cattivone. Per difendersi dall'accusa e dare un poderoso schiaffo morale ai benpensanti cattolici, il premier spagnolo ha allora messo in atto nuove politiche in materia di immigrazione: niente più respingimenti per i barconi di clandestini provenienti dal Nord-Africa (come facciamo noi italiani), bensi raffiche di mitragliatrice per affondarli insieme al loro contenuto. Anche per non incorrere nelle sanzioni della Corte Europea che in una recente sentenza ha dichiarato che la pratica dei respingimenti è una pesante violazione dei diritti umani, le raffiche di mitra invece no (davvero!).

Elezioni politiche del 2008

Partito Voti Seggi Segretario di partito
Partito Socialista Spagnolo troppi tutti Zapatero
Partito dei Lavoratori Spagnoli 7.341,3333333 preferiscono stare in piedi Suo cuggino
Real Madrid 9 milioni 0,3 Josè Mourinho
Partito Nazionalista Basco 20 milioni sedie di plastica fuori dal parlamento Zorro
Coalizione delle Canarie 0 1, ma solo perché avanzava Nessuno
Partito dei Lavoratori Stanchi 0,25 44, in fila per 6 col resto di 2 Chiunque ne abbia voglia
Anarchici insurrezionalisti 15 milioni -42 Osama Bin Laden

Voci correlate