Pro Evolution Soccer

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L'immagine di apertura del videogioco Pro Evolution Sex.
« Le due squadre non si amano di certo! »
(Civoli ad ogni inizio partita, anche se a giocare sono il Marsala e la Cremonese)
« Ricomincia il secondo tempo. »
(Pardo al 55' del secondo tempo)
« Ma porca puttana! »
(Chiunque dopo l'undicesimo palo della partita su dieci tiri (un tiro ha preso la traversa, è rimbalzato su un giocatore e ha colpito nuovamente la traversa))
« La difesa si è addormentata...Come quella del bosco! »
(Altafini in evidente stato di overdose)
« Incredibile, aveva il tempo anche per pettinarsi! »
(Altafini dopo un tiro a porta vuota fallito da Maccarone)

Nato col nome di Iss Pro da una società di sviluppo giapponese specializzata nel campo del cazzeggio[1], Pro Evolution Soccer, per gli amici PES, per gli sviluppatori e le loro madri efutbol è la ben nota e amata saga di videogiochi di calcio per console più - e allo stesso tempo meno - realistica che possa esistere.
Senza dubbio un cult per giocabilità e spettacolarità tra gli appassionati di Ping Pong.

Il gioco del calcio secondo PES

Adriano è in tutte le versioni, anche in quella del 1985 in 2D.
  • Puoi usare i migliori tiratori della storia, ma non segnerai mai su punizione, neanche contro il terzo portiere obeso dei pulcini della nazionale del Tonga.
  • I pali della porta sono un dettaglio trascurabile, in qualsiasi momento il portiere può attraversarli senza fatica.
  • Che il giocatore abbia appena perso una gamba o si sia solo sbucciato un ginocchio, poco importa, il fallo è un'opinione personale dell'arbitro, così come il fuorigioco.
  • Alla prima occasione ogni giocatore cercherà di fermare la palla con le mani, tranne il portiere.
  • Se prima di tirare non sei perfettamente perpendicolare alla porta, il giocatore inspiegabilmente tenterà di uccidere suo zio in tribuna con una legnata sbilenca.
  • Caratteristica fondamentale di questo gioco sono le "regole non scritte". Infatti se miracolosamente, senza un perché, ti ritrovi con la palla davanti al portiere avversario, stà pur certo che il tuo giocatore perderà improvvisamente le sua abilità e sarà condannato o a perdere palla o ad essere condotto fuori campo con quest'ultima seguendo un invisibile binario appositamente posto dal gioco stesso.
  • Il fatto che i giocatori spesso abbiano nomi o volti di giocatori reali è solo un'incredibile coincidenza, infatti non troverai alcuna somiglianza.
  • Quando riesci a segnare nel Campionato Master in Modalità Campione, il gioco recupererà lo svantaggio il minuto successivo e se ti va bene concludi con un pareggio.
  • Se il tuo attaccante è capocannoniere stai pur certo che il gioco lo mette fuori a breve, magari con un "casuale" infortunio.
  • In modalità Master League, è più facile battere il Bayern Monaco che l'Unirea Urziceni.
  • Inutile illudersi di poter superare il mediano metodista della squadra che gioca contro di voi, specialmente se costui è calvo o di colore.

I giocatori della Master

Ecco una carrellata dei fuoriclasse che compongono la vostra squadra iniziale nella Master League, e che vi faranno bestemmiare, strappare a morsi il joypad o scaraventarlo contro il pavimento. E, se proprio giocheranno bene, vi faranno venire la tentazione di rompere il disco del gioco in due.[2]

  • Jaric: l'unico giocatore dai piedi perfetti, infatti hanno la forma del quadrato.
  • Libermann, Baumann e Stremer: tre difensori assolutamente identici, perfettamente intercambiabili e pippe mostruose in equal modo.
  • Ceciu: come i precedenti tre, ma più scarso e con un nome ridicolo.
  • Valeny: troppo lento per fare il terzino, troppo scarso per fare il difensore. Insomma panchinaro.
  • Giersen: probabilmente, no ma che dico! Sicuramente il giocatore più scarso del fantastico gruppo.
  • Ruskin: terzino veloce e rapido se paragonato ad un bradipo, ma lentissimo se paragonato ad una lumaca.
  • Dodo: mediano. Tiene fede al suo nome: un uccello che non sa volare. Il suo nome è l'anagramma dello pseudo calciatore Oddo, ciò ci fa capire quali siano le grandi qualità del nostro imbattibile mediano.
  • Stein: un altro medianaccio, rapido e scattante senza palla[3], appena tocca la palla (inseguita per venti minuti buoni) subisce una curiosa regressione evolutiva diventando simile ad un ornitorinco morto.
  • Iouga: sarebbe un ottimo giocatore, se partecipasse al campionato scapoli-ammogliati.
  • Macco: crede tuttora di star partecipando al suddetto campionato.
  • Ettori: scoprirete di averlo in rosa dopo più o meno venti giornate.
  • Van Den Berg: può ricoprire in pratica tutti i ruoli possibili facendo schifo ugualmente in ognuno di essi.
  • Ximelez: utile quanto un buco del culo su un gomito.
  • Espimas: assolutamente anonimo, tanto che nonostante venga espulso o ammonito, l'arbitro non lo segna nel taccuino.
  • Burchet: inguardabile quanto il suo taglio di capelli.
  • Fouque: tecnicamente orrendo, incredibilmente, però, segna anche. Il suo nome assomiglia alla parola che il giocatore di PES urla quando, dopo aver dribblato Landreau del Lilla, spara alto sopra la traversa.
  • Gutierrez: attaccante. Dopo una settimana sarete disposti a pagare perché se lo prenda un altro.
  • Hamsun: ecco il terzo pretendente che si dovrà confrontare con Ximelez e Giersen.
  • Minanda: il più anziano del gruppo. Ha i piedi pieni di rughe e non possiede la capacità di calciare un pallone. Perciò è il capitano.
  • Huylens: ha giocato la sua prima partita con la squadretta delle elementari. Ieri.
  • Ivarov: portiere titolare della squadra, potrebbe essere il capocannoniere del campionato sino al suo ritiro; riesce a segnare ad ogni partita almeno un goal, naturalmente nella sua porta.
  • El Moubarkhi: di profilo potreste scambiarlo per la corazzata Potëmkin per l'eccezionale robustezza; peccato che una spallata lo faccia volare nell'altra metà-campo.
  • Ordaz: quando comincia a correre, la sua massa diminuisce esponenzialmente.
  • Zamenhof: è il sostituto di Ivarov, e ciò è un dato sufficiente.
  • Castolo: è l'attaccante titolare, dotato di grande velocità; crede di essere a caccia di quaglie che cerca di abbattere a pallonate, rifiutandosi categoricamente di calciare verso la rete.
  • Lothar: è il sostituto di Zamenhof. In pratica le sue possibilità di giocare sono le stesse che ha Bush di diventare Papa.

In PES 2013 questi ammirabili atleti sono stati cacciati a calci nel culo sostituiti con enorme riluttanza da giovani ancora più promettenti. Il migliore di questi, Nouhei, anche se a 18 anni è di forza 81, non potrà però mai entrare in campo a causa della pessima forma o di un "casuale" infortunio in allenamento che lo terrà fuori per soli 2 anni.

La Modalità "Diventa Un Mito"

Tu potresti diventare come lui.

Nuova modalità inserita da PES 2009 in poi. Entra nel mondo del calcio come un giovane talentuoso e diventa un campione assoluto. Questa è la descrizione della modalità nelle istruzioni: il marocchino non vende anche le istruzioni, non vi ha fregato, e c'è qualcuno ancora così idiota da comprarsi i giochi originali. Non eccitatevi...La realtà del gioco è molto, molto più dura.

Gli Inizi

Inizierete questa modalità giocando una partita di infima categoria con la vostra squadra del torneo di calcetto contro la rappresentativa Oratorio United, generalmente a San Siro o al Bernabeu, gremitissimi per l'occasione (e poi dicono che c'è crisi). Terminato questo scempio di partita, osservatori delle squadre più scarse e infime venuti da tutta Europa, o meglio da San Marino, vi offriranno contratti per giocare con squadre di altissimo livello, come il Chievo.

Il vostro reale problema non è tanto il fatto che l'allenatore non vi farebbe giocare neanche se foste il clone di Zidane, costringendovi a milioni di partitelle amichevoli durante la stagione, ma il fatto è che le poche occasioni che avrete, l'allenatore vi farà giocare in tutti i ruoli possibili meno quello scelto. Dopo anni di gavetta riuscirete finalmente a guadagnarvi un posto da titolare, ovviamente in una squadra scarsissima, quindi i vostri compagni si adegueranno al vostro livello, così speranzosi alla prima finestra di mercato andrete in un'altra squadra dove sperate di trovare dei compagni un po' più competenti. Niente di più sbagliato. In qualsiasi squadra andate porterete con voi il terribile Morbo di Recoba, che fa sembrare fortissimi i giocatori delle altre squadre, ma che li riduce a soprammobili strapagati quando giocano con voi.

I Grandi successi

Finalmente riuscirete a farvi un po' di strada nel mondo del calcio cominciando a giocare in squadre quasi degne e guadagnando soldi veri, non quelli di cioccolata che vi rifilava il vostro caro vecchio sadico allenatore. Probabilmente però sono più sadici i programmatori del gioco, che hanno simpaticamente pensato (ovviamente per rendere più realistica la carriera), non solo di farvi giocare con numeri allucinanti (es. 74) ma per di più in quelle maledette partitelle amichevoli contro squadroni (come ad esempio il Rubin Kazan).

Per esempio, siete il capocannoniere del campionato, e con il Chievo Verona avete vinto uno scudetto, coppa italia, pallone d'oro e siete passati al Bologna, e per almeno tre settimane farete amichevoli, segnando mai e perciò dovendo aspettare la prossima occasione, che si presenterà verso la fine di Dicembre.

Le meraviglie di questa modalità non finiscono qui. Anche se siete una pippa stratosferica in un modo o nell'altro prima o poi verrete chiamati in nazionale, dove ovviamente non vedrete il campo prima del 2045, quando tutti i giocatori normali si saranno ritirati e giocherete con giocatori del calibro di Cavvanaro, Tatti, Buffoni e Delpaolo.

La telecronaca

Come in tutte le simulazioni calcistiche che si rispettino, il sonoro è una delle features fondamentali al fine di creare atmosfera, e la telecronaca ne è l'elemento principale: quella di Pes è stata affidata nel corso degli anni prima al vivace duo Civoli-Sandreani, e poi all'accoppiata Pardo-Altafini, due delle figure più credibili del giornalismo sportivo italiano. È rimasto invece invariato il potente algoritmo che associa situazioni e commenti preregistrati in maniera accuratamente casuale, forte della Legge dei grandi numeri per cui prima o poi uno di essi non sarà totalmente fuori luogo.

Perle di Civoli e Sandreani

  • "Ah, un tiro velleitario!" Il giocatore ha colpito le luci dello stadio.
  • "Una partita entusiasmante, Marco! L'attacco ha dato il meglio di sé!" Partita vinta sei a zero con l'unica partecipazione attiva di terzini, centrali e del secondo portiere.
  • "Ha deciso di fare tutto da solo. Doveva passarla ai compagni!" Frase detta dopo un calcio di rigore sbagliato.
  • "Se la mettono bene nel mezzo forse possono segnare il goal della bandiera!" Frase detta sul punteggio di due a uno.
  • "Non erano i favoriti!" Frase detta da Sandreani alla fine di San Marino-Spagna 0-20
  • "E la striscia positiva di vittorie sale a Mauro" Piccolo difetto di PES 4, causato dall'incapacità di Meccia di contare oltre il numero astronomico "tre"[4].
  • "L'equazione è semplice: finché fai possesso palla hai in mano le redini del gioc..." Frase mai finita perché viene sempre sovrastata dall'altra frase "Bruuuutto passaggio!", e da lì in poi, di sicuro, anche il difensore avversario più stronzo del mondo intercetterà la palla, farà partire il contropiede e segnerà.
  • "Ci sono stati molti interventi duri oggi e tantissime ammonizioni" Primo fallo a due secondi dal calcio d'inizio.
  • "Il difensore è stato bravo a riparare all'errore del portiere" Il portiere ha appena fatto un miracolo del Paradiso, parando una cannonata da un metro, ma commettendo il sommo peccato di non aver trattenuto la palla.
  • "Non è fallo, è inciampato!" Il giocatore ha fatto un volo di sette metri a causa di una scivolata alla Gattuso che lo ha mandato ovviamente in barella, con successiva sostituzione.
  • "Devono sbrigarsi a segnare, se vogliono rimanere in partita" La partita è al novantesimo e la squadra cui si riferisce Civoli sta perdendo sei a zero.
  • "Il guardalinee ha segnalato un fuorigioco millimetrico!" Frase detta da Civoli quando l'attaccante ha una distanza media dall'ultimo difensore, quando riceve il passaggio, di circa quaranta anni luce.
  • "E così finisce il primo tempo supplementare..." Civoli alla ripresa del gioco dopo un goal, indipendentemente dal minuto di gioco, purché non nel primo tempo supplementare.
  • "Alta! Fuori misura! Tutto fuor che un buon tentativo!" Civoli dopo un tiro che fa la barba alla traversa.
  • "Ha fatto la barba alla traversa!" Civoli, dopo che un giocatore ha sparato il pallone a 3 km sopra l'ultimo anello dello stadio.
  • "Mamma mia, è uscita di un niente!" Civoli dopo un tiro che sfiora la bandierina del calcio d'angolo.
  • "Una parata di livello mondiale per il portiere!" Sandreani dopo che il portiere, in solitudine, ha raccolto da terra pallone calciato dall'avversario e che rotolava verso la porta avversaria ad una velocità di 0,0003 km/h.
  • "Sono stati fortunati oggi!" Civoli dopo che la tua squadra domina vincendo 1-0 facendo 118 tiri con 43 pali, 53 traverse e 20 tiri con miracoli del portiere

Massime di Pardo e Altafini

Come nella realtà, prima del match, i giocatori si scambiano un po' di insulti. Notare lo sguardo torvo di Iker Casillas, numero 1 della Spagna.
  • "Questa potrebbe essere l'ultima occasione per raddrizzare il punteggio!" Altafini al 10° del primo tempo.
  • "È difficile vedere partite come questa, dove le squadre si battono per il passato, il presente, il futuro, il destino del mondo... bla bla bla." Altafini all'inizio di ogni singola partita
  • "I compagni si sono strappati i capelli e ora sono tutti pelati!" Tranquillissima azione a centrocampo.
  • "Golaaaasso!" Altafini su rimessa dal fondo.
  • "Voleva un pallonetto, e invece ha fatto un pallo-lordo!" Altafini nei momenti di massima ispirazione.
  • "Una partita intusiasmantiiiiiiii!" Altafini ha preso lezioni di italiano da Dan Peterson
  • "Sarà un match molto acceso, le due squadre non si amano di certo!" Pardo su Lecce-Giappone
  • "È strano come un giocatore del suo calibro sbagli un gol del genere..." Altafini su Cornelisse dell'Utrecht che ha appena calciato un rigore su Giove.
  • "Che spettacolo! Lo pago anche io il biglietto!" Pierlugi Pardo dopo il gol del Bradford City dello 1-0 al novantatreesimo.
  • "Uno così è davvero indispensabile!" Sacha Opinel del Ebbsfleet United ha appena battuto una rimessa laterale a centrocampo.
  • "La svolta per il Bari!" durante Lazio-Inter.
  • "Sono cose che non vorremmo mai vedere in una competizione come la Champions League." Altafini dopo un tiro fuori di poco da centrocampo in Messico-Argentina, semifinale di Copa America.
  • "McCulloch!" Pardo su qualsiasi giocatore, eccetto McCulloch.
  • "Può crossare..." Pardo prima di una rimessa dal fondo.
  • "Retropassaggio sicuro al portiere." Pardo dopo un tentativo di autogol.
  • "Brutta partita, ha fatto bene a cambiarlo." Pardo sulla sostituzione di un giocatore che ha appena segnato 6 reti.

Resa delle statistiche

Lei purtroppo non è compresa fra i giocatori. Però se ti sforzi riesci ad intravederla fra il pubblico.

La Konami gode del supporto di un team di esperti in grado di tradurre i rapporti di forza nelle rose e nei campionati del pianeta in statistiche fedeli, figlie della secolare tradizione di intenditori calcistici giapponesi.

Cristiano Ronaldo - PES 2008

Dopo la scontata vittoria del pallone d'oro i programmatori hanno ben pensato di rendere invincibile il fenomeno portoghese, come Ronaldinho nella versione 2006. Vediamone i dettagli.

  • Quando Cristiano Ronaldo parte sulla fascia il terzino ha una visione della moglie di Figo nuda che corre verso di lui.
  • Cristiano Ronaldo riesce a sgusciare tra i difensori avversari come se si fosse cosparso di vaselina.
  • La velocità di ogni pallone calciato da Cristiano Ronaldo è tale da far avvertire il suono del goal al portiere dopo undici secondi che il goal è avvenuto. Ovviamente distraendolo e lasciando così a Ronaldo la possibilità di farne un altro.
  • La barra dell'energia di Cristiano Ronaldo non si esaurisce mai, anzi si ricarica mentre egli corre.

Lionel Messi - PES 2012

Anche la pulce, dopo il prestigiosissimo Pallone D'oro, è stata gasata dai gestori della Konami.

  • Ogni volta che Messi tocca palla, gli avversari lo evitano come se l'avesse imbrattata di merda.
  • Ogni tiro di Messi ha il 99,99 % di possibilità di finire in rete; il restante 0,01 % finisce sul palo e poi entra in rete.
  • Messi è l'unico giocatore di PES che ha il massimo di valutazione (99*), tanto che per lui, quelli della Konami hanno dovuto aumentare il livello massimo raggiungibile sino a 105, altrimenti sarebbe esploso il gioco.
  • Quando Messi tira il portiere avversario evita la palla per paura.

Arbitri

Moggi, oltre ad essere produttore di PES, è anche designatore degli arbitri per il gioco.

Comunemente detti albitri da buona parte degli Itagliani, hanno subito un'evoluzione sconcertante nella loro intelligenza e nella capacità di giudizio. Primo fra tutti è Kazuki Ito (dal nome si capisce la provenienza giappocinese e quindi l'esperienza calcistica degna di un gabbiano). Questo simpatico asiatico si diletta nell'estrarre strani cartellini colorati che trova nel taschino della sua maglia per mettere allegria ai giocatori. Sebbene spesso potrebbe sembrare che non vi sia metodo nella scelta dei cartellini, la Konami ha pubblicato il complicato algoritmo che Ito usa per determinare la gravità dei falli.

Gli elementi calcolati nell'elaborazione sono la posizione del giocatore che interviene rispetto a chi possiede la palla e...ah sì, non c'è altro, ragion per cui avremo i seguenti risultati

  • Intervento sul pallone da davanti: cartellino giallo
  • Intervento da avanti senza colpire la palla: cartellino rosso
  • Intervento dal lato: 50%/50%;
  • Intervento da dietro: anche se miracolosamente pulito, il buon Kazuki riterrà opportuno mandare il giocatore negli spogliatoi
  • Fuorigioco: rosso

Una tipica situazione fallosa si verifica quando l'utente sta tranquillamente pilotando il suo giocatore verso la porta avversaria, senza nessuno davanti, e all'improvviso si sente un fischio: la palla miracolosamente sparisce dai piedi del giocatore per tornare a centrocampo tra i piedi di un avversario intento a battere una punizione. Cercando di capire l'avvenuto tramite replay dell'azione incriminata per un milione di volte, l'utente nota come un suo giocatore a centrocampo vada a collidere con un avversario, mandandolo per terra e obbligando così l'arbitro a fischiare il fallo (da notare come i due giocatori siano completamente estranei all'azione in corso).

Al contrario di mr Ito, un altro arbitro dal nome Alverto Carlos farà correre il 100% degli interventi da qualsiasi posizione, angolazione, stile e aggressività, salvo poi, dopo che si sarà portata per intercessione della Santa Vergine la palla a un centimetro dal gol, fischiare un incredibile fallo di mano per uno spettatore che si è toccato una palla mentre si grattava. Come rovescio della medaglia, non assegna calci di rigore a favore, ma se la CPU scivola in area di rigore su una buccia di banana lasciata da Donkey Kong espellerà i giocatori della tua squadra nel raggio di quattordici chilometri quadrati ed espellerà pure il tuo televisore. Per il resto, Carlo non corre per il campo (tanto per vedere i falli di mano ha l'occhio bionico) e non parla con i giocatori, limitandosi ad aprire la bocca e muovere le braccia: il giocatore lo saluta e se ne va.

Chiude la carrellata Pierre Enume, arbitro di pelle nera ma con gli occhi azzurri. Non gli si riconoscono altri meriti.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

La CPU intenta a sprofondare per la vergogna.
  • Quando non giocate e siete in panchina dovete per forza sorbirvi la partita fatta dalla CPU, dove generalmente i vostri compagni sbaglieranno sì o no una ventina di gol a porta vuota, mentre gli avversari segneranno bendati.
  • Se siete attaccanti,il vostro compagno di reparto (che può essere o Makinwa o Messi) si dimostrerà in qualunque occasione l'essere più scarso della terra, considerando il morbo ReCoba citato in precedenza.
  • Se non vi mettete di impegno a segnare ottanta gol a campionato, i vostri compagni non segneranno nemmeno se gliela passate sulla linea.
  • Ogni tanto dopo un passaggio sbagliato capiterà che cercando di raggiungere il pallone i giocatori si rincoglioniranno, indietreggiando inspiegabilmente all'infinito fino all'arrivo del solito attaccante avversario, che indisturbato andrà in porta e segnerà.
  • In tutte le interviste inventate dal gioco, qualunque sia il vostro giocatore, indosserete sempre e solo una maglettina con lo stemma della vostra squadra, mentre al polso avrete sempre lo stesso identico orologio, seduti sempre sulla stessa identica poltrona.
  • Nelle prime stagioni della Diventa un Mito, nonostante la vostra valutazione media sia 7.65 e in una partita abbiate fatto 2 gol, verrete inesorabilmente sostituiti da una mezza sega al 65' minuto. La vostra squadra quindi prenderà tre gol perdendo ovviamente la partita.
  • Nonostante i vostri 4000 gol nei primi due anni di contratto al Cagliari o al Chievo (che vi hanno concesso di vincere due campionati, una Champions League, un Mondiale per Club e due Palloni d'Oro a 18 anni), l'unica squadra che vi chiamerà l'anno successivo sarà il Getafe o il West Ham. L'AZ vi pagherà uno stipendio stellare da 2500 punti e voi sarete obbligati ad accettare la sua offerta, perché non potrete rifiutare di giocare, nel caso sia l'unica squadra che vi vuole.
  • Non potete rifiutarvi di giocare con la nazionale, pena l'esplosione del gioco.
  • I centrocampisti di fascia della vostra squadra (possano essere Robben o Luciano) hanno l'intelligenza di una carpa, la cosa più intelligente che sanno fare è cavalcare le fasce palla al piede per poi andarsene oltre la linea del fondo palla al piede e, se per miracolose ragioni riusciranno a crossare, verrà fuori una ciabattata degna di Molinaro. Analogo discorso per i terzini, e non crediate che cambiando squadra otterrete risultati migliori. Le tipiche azioni dei vostri terzini sono andarsi a schiantare in pieno contro l'uomo che dovrebbero dribblare, perdendo palla e scatenando un contropiede che neanche il Botswana, o andare verso l'area di rigore avversaria e quindi crossare a centrocampo. In aggiunta, i centrocampisti ed i difensori centrali preferirebbero morire che darvi palla, perciò non fatevi illusioni.
  • La vostra punta ha segnato 49 gol quando voi eravate in un'altra squadra? Arrivati voi ricorderà da vicino un fungo.
  • Ogni qual volta si gioca contro una squadra nettamente più forte della vostra e il risultato è ancora in parità dopo 90 minuti, perderete la partita all'ultimo minuto subendo un gol con colpo di testa su cross o da calcio d'angolo.
  • È scientificamente provato che Pardo non conosce i numeri oltre il 2. Infatti ogniqualvolta giocherete da Dio, segnando quattro o cinque gol, il telecronista preferirà esultare esclamando: "Due a zero!"
  • Ormai è risaputo che PES è un gioco razzista nei confronti dei bianchi. Infatti quando un giocatore di colore falcia da dietro qualcuno provocandogli una frattura scomposta, l'arbitro lo ammonisce verbalmente. Mentre se il giocatore bianco in contrasto leggero o durante una corsa, accidentalmente tocca l'avversario di colore, l'arbitro ferma il gioco estraendo tutto l'arcobaleno dei cartellini, compreso il cartellino nero della pena di morte.

Voci in angolo

Note

  1. ^ Ottime referenze se pensate che conoscono questo sport solo grazie a Holly e Benji
  2. ^ Occhio, costa 70 €!
  3. ^ Se controllato dalla CPU sembra il fratello bianco di Usain Bolt.
  4. ^ Ha fatto il CEPU