Ipertensione

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(Rimpallato da Ipertensione arteriosa)
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Ipertensione fuori controllo.
« Dove sono finite le mie pastiglie per la pressione? »
(Nonno sull'orlo di una crisi di nervi a evoluzione ipertensiva.)
« Cioè raga, le paste di mio nonno spaccano di brutto! Mi hanno sdraiato a terra per dodici ore! E a lui non fanno un cazzo! Troppo fuori, mio nonno! »
(Nipote degenere fa il figo con gli amici.)

L'ipertensione o - se si ha tempo da perdere - ipertensione arteriosa è una moda a cui si ispirano sempre più persone, specie nel mondo occidentale. A differenza di altri trend passeggeri come l'heavy metal, il centro-sinistra o Facebook, che dopo la fase di massima declinano inesorabilmente, l'ipertensione ammalia col suo fascino discreto un numero sempre maggiore di persone, indipendentemente da sesso, religione, censo o status sociale, mantenendo fedeli gli adepti conquistati negli anni precedenti. Anche chi normalmente rifugge le etichettature sociologiche e di costume può cadere vittima di quello che si può a buon diritto considerare il fenomeno più coinvolgente e capillare di sempre.
Più del denaro.
Più del potere.
Più della figa.

Definizione

Secondo le linee guida internazionali riconosciute (ma non pienamente comprese) anche in Padania, si intende ipertensione arteriosa la pressione sanguigna costantemente al disopra di 140/90 mmHg. Insomma, anche in questo caso è una questione di centimetri, ma ad essere svantaggiati sono i superdotati. A volte la vita è davvero strana[citazione necessaria]. Chi presenta valori pressori stabilmente oltre tale limite dovrebbe scopare di più è detto iperteso, chi no non merita alcuna considerazione.

Un gruppo di ipotesi fa fronte comune contro la lobby degli ipertesi.

Nessuno nasce imparato, perciò di seguito vengono esposti alcuni concetti di base:

  • Pressione sisto-diastolica: parolone pomposo che indica semplicemente la pressione sanguigna, usato dai medici per atterrire i profani e piegarli ai loro voleri. La pressione sisto-diastolica identifica e comprende le seguenti sotto-pressioni.
    • Pressione sistolica: la cosiddetta "massima".
    • Pressione diastolica: la cosiddetta "minima".
  • mmHg: millimetri di mercurio, l'unita di misura della pressione sanguigna. La pressione degli pneumatici si misura invece in bar, meglio se a ridosso dell'happy hour.
  • 140/90: numeri apparentemente scritti a caso. Rappresentano il limite superiore della pressione sisto-diastolica oltre il quale, come detto, si assume l'importante (fa curriculum) carica di iperteso.
  • Iperteso: questo è già stato spiegato.
  • Normoteso: individuo i cui valori pressori sono compresi tra i 110/60 e i 139/89 mmHg. È antipatico fin da subito. E farà comunque una brutta fine.
  • Ipoteso: singolare di "ipotesi".

L'ipertensione non è propriamente una malattia come il raffreddore, infatti non va curata con la tachipirina. Si tratta in realtà di un fattore di rischio, ossia il sale che rende la vita degna di essere vissuta. Dunque è valida la relazione, nota anche agli antichi Cinesi: poco sale = tanta noia.
Ma cosa c'entra il sale?
C'entra, c'entra.

Eziologia

Ecco la vera causa dell'ipertensione: aver inventato un aggeggio per misurarla. Lì per lì Riva-Rocci non se ne rese conto.

Non ce ne voglia il buon Ezio ma in questo paragrafo, anziché parlare di lui, cercheremo di esplicare le possibili origini e le probabili cause scatenanti l'ipertensione. Di Ezio, persona sicuramente a modo, magari parleremo un'altra volta.

L'ipertensione non esisteva fino a quando non fu ideato il concetto di pressione. Quando ciò accadde, nacque l'impellente esigenza di misurare tale fenomeno. Tutti i sistemi di misurazione allora noti[1] erano però imprecisi ed inefficaci. Ma nel 1896 il medico piemontese Scipione Riva-Rocci ideò uno strumento in uso ancora oggi: lo sfigmomanometro a mercurio. L'apparecchio era nato da un progetto collaterale per la realizzazione di un allungapene a pompa, col quale il dottor Riva-Rocci voleva stupire sua moglie la notte di San Valentino. La signora restò comunque delusa, ma Riva-Rocci fu acclamato dai colleghi come un grandissimo cornuto innovatore.

L'ipertensione si presenta puntualmente quando uno meno se la aspetta. Ciò significa che se uno se la aspetta, difficilmente ne sarà colpito. Questa consapevolezza costituisce un'importante arma a vantaggio della prevenzione, ma proprio per questo non viene tenuta nella giusta considerazione.
A seconda che se ne conosca la causa o meno, l'ipertensione viene classificata in due gruppi.

Ipertensione primaria o essenziale

È detta ipertensione primaria o essenziale quella di cui non si conosce la causa. Del resto le cause, notoriamente timide ed introverse, fanno di tutto per passare inosservate. Questo spiega perché l'ipertensione primaria costituisce almeno il 95% di tutte le ipertensioni. C'è poco da dire sull'argomento: su 100 ipertesi 95 non sanno perché lo sono e 45 non sanno nemmeno di esserlo. Tutti sanno però di dover prendere un pastiglia ogni mattina "perché l'ha detto il dottore".
È detta "primaria" perché colpisce un dirigente medico su dieci; è detta "essenziale" perché dire "ipertensione di cui non si conosce la causa" è un tantino lunghetto e spesso fa perdere il filo del discorso.
Cosa stavo dicendo?
Ah, già...

Si parlava dell'ipertensione primaria. Per vari decenni insigni luminari della medicina hanno studiato il fenomeno sotto tutti i punti di vista possibili, senza mai riuscire ad identificarne la cause. Hanno provato anche a fare ipotesi alla cazzo di cane, sperando di imbroccare la soluzione per puro culo. Ma il culo si è tenuto ben distante, eludendo anche le asfissianti marcature di gente del calibro di Pasquale Bruno, Riccardo Ferri e Romeo Benetti. Alla fine gli studiosi si sono arresi e hanno decretato che l'ipertensione primaria è un complotto ordito dagli stessi responsabili delle scie chimiche. Poi sono andati a ubriacarsi alla più vicina osteria.

Ipertensione secondaria o secondaria

Se uno ci tiene tanto, può diventare iperteso molto facilmente.

Esiste una sparuta minoranza di casi in cui si riesce a risalire alla causa dell'ipertensione, che quindi prende il nome di secondaria. Le cause dell'ipertensione secondaria possono essere altre patologie come ad esempio:

Questi termini sesquipedali che sembrano pura cacofonia semantica sono responsabili di rialzi pressori anche solo a leggerli o a scriverli: l'autore di questo articolo, prima della sua stesura, presentava una pressione ottimale a 110/70 mmHg. Dopo aver scritto queste poche righe si è ritrovato la pressione a 270/180 mmHg e si è recato al Pronto Soccorso, dove gli è stato affibbiato un codice bianco, ha atteso sette ore, è stato rimandato a casa con l'invito a pensare alla salute anziché alla pressione e per giunta ha dovuto pagare 36€ di ticket. E non gli hanno nemmeno misurato la pressione!

Le misurazioni della pressione vanno effettuate con la massima attenzione.

L'ipertensione può essere secondaria anche ad alcuni comportamenti ed abitudini:

A questi si aggiungono altre bizzarrie comportamentali come la gravidanza o la coartazione dell'aorta, ma la prevenzione a volte non può nulla contro certi dilaganti malcostumi.

Conseguenze

Raramente l'ipertensione è sintomatica, quindi si potrebbe anche lasciarla perdere. Tuttavia a lungo termine, un'ipertensione non trattata condurrà alla tomba ad un peggioramento generale delle condizioni cliniche, ad una qualità di vita sempre più scadente e ad una ridotta aspettativa di vita. Correggere il proprio stile di vita è senz'altro utile, ma si dovrebbe condurre un'esistenza ascetica, senza indulgere ad alcuna trasgressione o peccato di gola. E sai che due palle! Non sarebbe vita, quella. Senza contare che, prima o poi, capiterà a tutti di fare due chiacchiere con San Pietro sulla soglia del Paradiso. E se lo annoiassimo col racconto di una vita piatta, senza tentazioni e senza trasgressioni, può darsi che si incazzi e che ci mandi all'Inferno così, per dispetto. Dunque la gestione dell'ipertensione va attentamente pianificata e soppesata, non sono decisioni da prendere a cuor leggero.

Terapia

Numerose campagne di informazione consigliano un monitoraggio costante della pressione sanguigna: al di là delle buone intenzioni, ciò ha generato la falsa credenza[3] secondo cui sia sufficiente misurarsi la pressione per tenerla sotto controllo. Niente di più sbagliato: misurarsi la pressione non contribuisce affatto ad abbassarla. L'ennesimo mito da sfatare.

Le Multinazionali farmaceutiche, dal canto loro, hanno seguito la strada proficua dell'informazione catastrofista, prospettando le peggiori conseguenze fisiche e morali in caso di ipertensione non trattata con i loro farmaci. Hanno diffuso il concetto di malattia sociale, inculcando nelle masse un senso di colpevolezza mitigabile con il versamento di un obolo periodico per l'acquisto delle loro pastiglie, che vengono assunte con una ritualità dalle forti connotazioni eucaristiche. Per venire incontro alle esigenze di tutti hanno diversificato l'offerta di principi attivi, cosicché ognuno può disporre del proprio farmaco personalizzato.

Un farmaco sperimentale, distribuito clandestinamente. Pare funzioni.

Esistono numerose classi dei farmaci cosiddetti "antipertensivi", ognuna col proprio meccanismo di azione, a seconda della desinenza del principio attivo:

  • Ace-inibitori, le cui molecole hanno la desinenza -pril: captopril, enalapril, fosinopril, ramipril, lisinopril...
  • Antagonisti del recettore per l'angiotensina II o Sartani, con la desinenza -sartan: losartan, irbesartan, candesartan, telmisartan, valsartan...
  • Calcio-Antagonisti, nettamente favorevoli alla pallamano, hanno la desinenza -pina: amlodipina, nifedipina, lercanidipina... Talvolta Pina s'incazza per essere citata a sproposito.
  • Diuretici, approvati anche dalla Pampers®, dalla Lines® e dagli idraulici, i più comuni con desinenza -ide: idroclorotiazide, furosemide, amiloride, torasemide...
  • Alfa bloccanti, perché qualcuno si è inventato che avremmo un sistema simpatico (come Gino Bramieri o giù di lì) dotato di fantomatici recettori Alfa che fanno alzare la pressione. Che fantasia. Tali farmaci hanno la desinenza -sina: doxazosina, prazosina...
  • Beta bloccanti. Siccome la storia del sistema simpatico aveva riscosso un certo gradimento presso le masse, fu deciso di battere il ferro finché era caldo e furono inventati i recettori Beta, ancora più ipertensiogeni degli Alfa. A questa classe di farmaci fu assegnata la desinenza -lolo, che suscita ilarità per il "lol" in essa contenuto ed ha una certa presa sul pubblico: metoprololo, bisoprololo, labetalolo, carvedilolo...
  • Alfa-Beta bloccanti: solo una riclassificazione dei precedenti, cui sono stati attribuiti d'ufficio doppi poteri.
  • Simpaticolitici ad azione centrale: roba vecchia in uso ai tempi di Enoc, con desinenza mista, come la clonidina o la metildopa. Stanno cadendo sempre più in disuso perché, come effetto collaterale, provocano ipertensione.
  • Inibitori del sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono i più recenti, con desinenza -ren. Il capostipite è l'aliskiren. Non si conosce ancora la loro reale efficacia, ma nel frattempo sono apprezzati per il loro sapore fruttato.

Tutte queste molecole sono liberamente combinabili e associabili tra loro. Per offrire al cliente una pappa sempre pronta sono state create compresse contenenti tali associazioni, ad un prezzo lievemente maggiorato.

Note

  1. ^ La spanna, il braccio e la pertica.
  2. ^ Visto che il sale c'entra?
  3. ^ In realtà si tratta di un comò.


L’ars medica dall’Aborto alla Zoofilia

Tipologie di dottoroni MedicoAnestesista rianimatoreMedico mancatoSegaossaVaginecologoDentistaFisioterapirlaOculistaOtorinolaringoiatraNeurologoPediatraUn altro tipo di pediatraPsichiatraAnalistaPsicanalistaRadiologoRadiologo mancatoFrenologo
Dottori (o presunti tali) famosi Gregory HouseDr. Leo SpacemanL'altro fondatore della medicinaFreudRasputinMeredith GreyRicercatori Oral-BUn medico in famigliaUn medico su dieciUno creativo, ma tantoScrubsChristiaan BarnardGino StradaL'imbalsamatoreL'ehreticoDottor ZoidbergDottor Nowzaradan
Veleni assortiti AmuchinaAnticoncezionaleAspirinaCarbone attivoFarmacoGanjaGlucosioGuttalaxImodiumOlio di ricinoTestosteroneZigulìIstruzioni del velenoRU-486Pillola del giorno dopoVicodinSmegmaVaccinoTalidomide
I ferri del mestiere BisturiGhigliottinaSfigmomanometroTermometroTrauma CenterL'altro Trauma CenterUSBDentieraMenstrual DetectorSperimentazione animaleStetofonendoscopioRisonanza magneticaMedicina difensivaConsenso informatoMalasanità
Terapie d'urto AbortoAllungamento del peneAutopsiaClistereCellule staminaliComa farmacologicoCure per il mal di capocciaDigestione inversaDiuresiEsplorazione analeEutanasiaEvirazioneFecondazione assistitaLiposuzioneEvitare le malattie contagioseMetodo VannoniLobotomiaOmeopatiaPartoParto analeRimedio della nonnaTrattenere le risateTurismo odontoiatricoGinecologia
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Frattaglie assortite (approvate dal MOIGE) Appendice CecaleAscellaBaffiBoccaOrecchioOcchioPupillaBrufoloCapelliApparato capellutoCatarroCodaCuoreCervelloDentiDitoFacciaGrassoInterstizi dei piediIntestino crassoIsole di LangerhansLabbro inferiore destroLanugine ombelicaleLardominaliLingua mortaManiMilzaFegatoPancreasMemoriaMidichlorianNasoOmbelicoPalatoPiediSesto sensoSorrisoSternocleidomastoideoTonsille tolteÜber mascellaVescicaVitaRene
Cose che (sempre secondo il MOIGE) non fanno parte del corpo umano AlitoAnoBuco del culoClitorideCoglioneCuloFedericaFunzioni trigonometricheLinguaManolaMento a culoPallePenePene elettronicoProstataSangueScimmietta del deretanoScorreggiaRuttoreggiaScrotoSistema ruttatorioSputoTattoTesta di cazzoTetteTriculoTrombe di falloppioUrinaUteroVaginaVagina dentataVistaFlora intestinalePolmone