Interrogazione

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberamente ispirata all'Osservatore Romano.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

L'interrogazione è una tra le più perverse forme di tortura psicofisica che siano mai state inventate dalla Chiesa cattolica in collaborazione con Freddy Krueger.

Lui ti interrogherà.

Classificazione

La classificazione delle interrogazioni si basa su alcuni dati significativi, che esporremo ora punto per punto e virgola:

Panico

Reazione dello studente medio quando sente chiamare il suo nome.

Il primo parametro classificatorio è l'angoscia che prova la vittima. Si tenga conto che essa è inversamente proporzionale alla preparazione dello studente, secondo il ben noto principio di indeterminazione di Gargamella-Hindenburg:

Osserviamo ora i principali punti di questa classificazione:

  • Interrogazione tranquilla.

Generalmente coincide con quella programmata, nella quale lo studente aveva già ben noto da tempo quale fosse il giorno del giudizio, e di conseguenza, tecnicamente, aveva tutto il tempo per effettuare la propria preparazione. Evento assolutamente rarissimo, quando qualche parametro va storto segue una serie di tragici eventi, che provocano le situazioni seguenti. Voto finale. > 8, con contemporanea apparizione della madonna e di Margherita Hack in bikini.

  • Interrogazione tendente al nervoso.

Situazione tesa ma nella quale non è ancora tutto perduto. Generalmente sorge quando lo studente ricorda il giorno dell'interrogazione tre giorni prima dello stesso. Poco tempo, nevrosi ossessiva, disturbi intestinali possono compromettere l'esito della stessa. voto finale: 6 o 7, se va bene.

  • Interrogazione nervosa.

Situazione davvero preoccupante: lo studente ricorda il giorno prima dell'interrogazione quale sarà la sua sorte. Una ripassata furiosa e che lo studente sa essere inutile contribuisce al senso di nausea e smarrimento che si verifica poco prima dell'evento. È accompagnata generalmente da potenti mal di testa, ritardo mattutino, tendenze suicide e ragadi anali. Voto finale: < 5.

Materia

Il secondo parametro che condiziona l'esito della prova orale è la materia nell'ambito della quale essa si svolge. Esaminiamo la situazione sulla linea del trattato La fenomenologia dello spirito di patata del celebre Mahatma Gandhi, e cioè secondo l'ordine di gravità (Magnatudo):

  • Storia dell'arte.

La più vaneggiabile in assoluto. Ha il pregio di permettere di affermare sostanzialmente qualunque vaccata concepibile alla mente umana. L'illusterrima fonte HAA HII HOO del famoso Charles Darwin dice a proposito:

« Ballo il tango, faccio la spaccata, Storia dell'arte, sei una vaccata! »

Voto finale: verso il 7 ed oltre.

  • Italiano.

Gli autori di letteratura hanno un lato positivo e uno negativo. Quello positivo è che danno la possibilità di sparare una valanga di scempiaggini senza essere notati direttamente. Il lato negativo è che la loro testa contorta generalmente comporta scarti logici che sarebbero incomprensibili anche a loro stessi, o a Nino U' Purceddu. Voto finale: 6 e rotti, salvandosi in extremis con una falsa citazione di D'Annunzio.

  • Latino.

Devastante, comparabile a uno tsunami di venti metri che si abbatta sulla costa delle Hawaii in piena stagione balneare. Colpisce senza pietà e porta via ogni cosa con sé: vite felici, desideri e prospettive per il futuro. Esige una ricostruzione postuma. Tipica situazione:

- Elenchi gli stilemi tacitiani...

- Ehm, dunque...eh...Ciambella.

Voto finale: 4

  • Storia e filosofia

Che filosofia sia una materia altamente improvvisabile è un mito da sfatare. Chi conosce almeno vagamente personaggi come Kant, sa che è impossibile. Storia è equivalente, a causa della mole esagerata di date, fatti, non-fatti, numeri di scarpe, sistemi economico-politici, nomi di persona, animale. All'apparenza sembrano materie pacifiche, ma poi rivelano la loro natura di sanguinari predatori. Voto finale: 5 ½.

  • Inglese.

Materia detta anche la trasformista. Infatti, l'interrogazione in questa materia pare inizialmente affabile, con ampia possibilità di vaneggiamento a oltranza. Questo, finché non avviene la tragedia: l'errore di grammatica. Da questo momento in poi, nulla sarà più come prima. Infatti, l'errore di grammatica ha la perfida caratteristica di riprodursi, come i conigli, ad andamento esponenziale, al ritmo di 10 figli al minuto[1] Voto finale: 5.

  • Scienze, fisica e matematica.

L'apocalisse, la Delezione Suprema, il Male Assoluto. Quando si verifica l'interrogazione su queste materie, il destino dello studente è segnato. Al suo arrivo, il cielo si rannuvola, il clima diventa più freddo, il vento fischia e gli animali si agitano. Altro segno del suo sopraggiungere è un silenzio inaspettato del professore in questione all'inizio della lezione, con soste insolite dei suoi occhi sopra l'elenco alunni del registro. Poi, il cielo si squarcia: nessun evento naturale è paragonabile in quanto a devastazione, indescrivibili e inaccessibili alla comprensione umana. Postumi dell'evento immediatamente riconoscibili sono svuotamento interiore, nevrosi, isteria, sdoppiamento della personalità, sguardo vacuo, bava alla bocca, scompensi minzionali. Voto finale: Non classificabile.

Tipologia di insegnante

   La stessa cosa ma di più: Professore.

Tipologia di alunno

Esiste una classificazione basata anche sulla tipologia di alunno interrogato. Ecco le principali diramazioni di questi soggetti:

L'angosciato

Questo tipico personaggio è caratterizzato da un'unica variabile: il nervosismo persistente. Lo si riconoscerebbe in mezzo a mille suoi simili, poiché egli tiene costantemente il libro aperto sotto gli occhi e lo sfoglia con velocità pari a quella del suono, tentando di ripetere quanto più possibile cinque minuti prima della verifica. È sudaticcio già dalle prime ore del giorno, e la sua fronte è costantemente imperlata. Mai rivolgere la parola a un individuo che presenti queste caratteristiche! Le conseguenze più comuni e terrificanti sono:

  • Pretesa di raccontare tutto quel che ha studiato con la scusa di "ripassare";
  • Assilare con i propri dubbi l'interlocutore che, se interrogato anch'egli, oltre a svangarsi i maroni si riempirà di nuovi dubbi che prima non aveva;
  • Pianto a dirotto;
  • Chiedere insistentemente quanto e cosa tu hai studiato.

Generalmente gli individui del genere sono quelli che poi escono dall'interrogazione suddetta con voti maggiori o uguali a 8; per questo sono anche quelli che fanno enormemente più incazzare gli altri studenti che arrivano a scuola con vari gradi di calma e poi vengono fregati. Rarissime volte chi è in queste condizioni è davvero impreparato; in questo caso susciterà pena e compassione nei coetanei. Tuttavia è opinione sempre più diffusa che chi ha studiato troppo sia anche troppo teso: l'angoscia fa sì che lo studente studi troppo e il troppo genera alta tensione (in genere intorno ai 4000 volt) che inficia l'interrogazione e così, ahimè, lo studente riceve un voto più basso di chi ha studiato molto meno tempo ma con più serenità. Ciò causerà in quest'ultimo un aumento di autostima enorme, avendo raggiunto risultati migliori alla faccia di un secchione.

Il saccente

Arriva il giorno dell'interrogazione ostentando una calma invidiabile. In realtà è tutta scena: chi si comporta così è il più delle volte il meno preparato che però si vergogna di dimostrarlo. Pertanto, l'interrogazione, che avrà inevitabile esito infausto, sarà anche una prova per la sua enorme autostima, che passerà da livelli stratosferici a livelli sottoceanici, crollando come un'incudine sul dito dell'individuo. Chi si comporta in questo modo è generalmente chi ha studiato solo il pomeriggio precedente l'interrogazione su tutto il programma di Storia.

L'ignaro

Quando in classe gli si fa presente che è giorno di interrogazione, la risposta è sempre la stessa:

« Come? Oggi si interrogava? »

Il che rende palese come l'individuo non avesse la più pallida idea che quel giorno si interrogasse. La frase può essere emessa con toni di voce dei più svariati tipi:

  • Tono di sufficienza: tale solo perché il personaggio deve ancora rendersi conto di quanto sta per accadere;
  • Tono allarmato: il più comune, si preannuncia male;
  • Urlo alla Tarzan: si commenta da sé.

Successivamente, le reazioni sono varie. L'alunno che scopra di essere interrogato poco prima della verifica potrà tentare un ripasso estremo (e altrettanto inutile), l'uso del compagno di fronte come nascondiglio, o, più spesso, la fuga (se maggiorenne, con giustificazione improvvisata al momento). Ma il risultato non cambierà, con voto negativo tendente al due.

Lo svogliato menefreghista

Questo soggetto non ha alcuna voglia di fare nulla. Viene a scuola per inerzia. Ha studiato in modo oltremodo discontinuo fra le 2 del pomeriggio e le 23 della sera, intervallando lo studio ogni due minuti con micropause caffè/cibo/relax. Arriva a scuola conoscendo in tutto quattro parole chiave dell'argomento studiato, e solo quelle ripeterà durante la verifica. Stranamente, è uno di quelli che ottengono i risultati migliori, nonostante tutti ignorino il perché.

Il/La vanitoso/a

Quest'individuo è convinto che la propria (presunta) prestanza fisica possa essere la risoluzione a ogni problema. Per questo, tirato come un pinguino a un party, sorriderà a oltranza durante l'interrogazione e si muoverà con gesti equivoci nella speranza che l'insegnante (di sesso opposto, ovviamente) ne rimanga attratto e sia clemente. Tuttavia, in base alla tipologia di insegnante, il risultato è vario, ma il più delle volte distruttivamente negativo per lo studente in questione, che oltretutto può venire deriso dallo stesso professore per la sua impreparazione e per il suo comportamento ridicolo. Con buona pace e divertimento di tutti. Ah!

Note

  1. ^ Ogni errore ne genera 10, quindi al secondo minuto gli errori saranno 100 etc

Voci correlate