Il paese è reale

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« Voglio trovare un senso a questa canzone, anche se un senso non ce la. »
(Vasco Rossi dopo aver ascoltato "Il paese è reale".)
« Mi sono rivoltata nella tomba! Usare il Premio della Critica in mio nome e darglielo a questi quattro sfigati... »
(Mia Martini critica l'assegnazione del Premio agli Afterhours per la partecipazione a Sanremo)
La band nel loro momento di massima euforia dopo aver ricevuto il premio della critica a Sanremo.

Il paese è reale è una canzone. Su questo però molti critici musicali non sono molto d'accordo. Essa rappresenta l'essenza sgrammatica di usare parole a caso in una notte condita tra sesso, droga e rock'n'roll, con un pizzico di cinismo tipico del milanese che ammazza il sabato rinchiudendosi a Leoncavallo. Il brano è stato proposto dal gruppo rock soporifero Afterhours per la partecipazione al Festival di Sanremo nel 2009 come ninna-nanna dopo le battute alla Pippo Franco di Paolo Bonolis. Alla prima esibizione dal vivo del brano sul palco, il pubblico per non cadere tra le braccia di Orfeo ha preferito continuare a fare i cazzi propri, votando casualmente la vittoria di Marco Carta, altro melenso poeta dell'amore e guardare le tette e le gambe della valletta del Festival, Eleonora Abbagnato, causando però l'eliminazione dalla gara del gruppo.

Il progetto: Il paese è reale

Nonostante la sconfitta subita, gli Afterhours realizzano un progetto con altri artisti facenti parte del gruppo "Quelli che non se li fila proprio nessuno", e a partire dal mese di Luglio, hanno cercato di organizzare un piano per la conquista del mondo con lo scopo di "Aprire le menti" letteralmente e infilarci note musicali a caso e ignoranza musicale. Fortunatamente non ci sono riusciti e sono stati segregati per tre anni in Cina per suonare alla corte degli alieni comunisti. La musica italiana è ancora una volta salva.

Analisi del testo

Dici sempre le preghiere
Conti sempre fino a dieci e
Preghi ancora che
Non tocchi a te
Decidere

  • Qui il cantante si rivolge al suo io interiore, ma anche a te e a noi, c'è persino un voi, rimproverndolo che si mette sempre a pregare alla cazzo di cane, esattamente come fa Homer Simpson che prega Superman quando combina qualcosa.

Piangi fermo in tangenziale
Inseguivi una cazzata
Era splendida e dorata
Fresca e avvelenata

Ma il paese sa affondare
Tutto intorno a te a ballare
Bestemmiando disprezzare
E riderci un po' su

  • Poi ad un tratto, il paese si sveglia e prende coscienza di sé e sa come affondare, mentre tutto intorno a qualcuno, in questo caso tu, si mette a ballare mentre bestemmia e disprezza. Ma prima il tizio non stava pregando?

E tu vuoi far qualcosa che serva
E farlo prima che il tuo amore si perda
Non ti accorgi che se lo vuoi tu

  • Messaggio subliminale che se ascoltato al contrario, invoca al sacrificio dei tuoi timpani.

Quel che valeva poi non vale più

Se ti han detto resta a casa
Vola basso non scocciare
Se disprezzi puoi comprare
Se vale tutto niente vale
Se non sai più se sei un uomo
Se hai paura di sbagliare
Se hai solo voglia di pensare
Che fra poco è primavera

  • Qui oltre all'uso esasperato del condizionale, induce l'ascoltatore a restare a casa e a non rompere il cazzo se la canzone non piace e non vedi l'ora che arrivi la primavera perché così il Festival finisce.

Adesso fa qualcosa che serva
Che è anche per te se il tuo paese è una merda

  • La colpa è solo tua se gli Afterhours cantano ancora, è tua la colpa se il tuo paese è costituito dal 99,9% di sterco e lo 0,1% di WC, non del governo precedente.

C'è una strada in mezzo al niente
Piena e vuota della gente
E non porta fino a casa
Se non ci vai tu
Io voglio fa qualcosa che serva
Fammi far solo una cosa che serva
Dir la verità è un atto d'amore
Fatto per la nostra rabbia che muore

  • Il resto del testo è inutile analizzarlo, contiene dosi massiccie di LSD e qualche supercazzola tra una pausa e l'altra.

Voci correlate