It

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It nella sua trasformazione più orrenda e raccapricciante.
« Ciao, ti fai vedere in cam? »
(It adesca bambini su MSN)
« Mamma, vado a giocare nelle fogne dove dicono che c'è un mostro orrendo che mangia i bambini, torno a casa per cena! »
(Un bambino poco prima di essere trucidato e mangiato da It)
« Qui tutti galleggiano!!! »
(Pennywise il clown sull'affondamento del Titanic)

It è uno dei più famosi romanzi horror[citazione necessaria] di Stephen King, lungo 569·10²³ pagine. Lo scrittore regalò un frigo a pedali a chi si prese la briga di leggere tutto il libro, oltre a un pupazzetto di Pennywise a chi non lo bruciò dopo averlo letto.
Il romanzo parla di un clown comunista mangia bambini che abita nelle fogne di Derry, cittadina inventata dallo stesso scrittore, ubicata nell'inesistente regione del Molise, in Italia.

Trama

AAAAAAAAAH! Palloncini! Tanti palloncini! AAAAAAAAAH!

Bambini

Il libro inizia con la morte di Georgie Denbrough, fratellino minore di uno dei protagonisti B-B-Bill D-D-Denbrough. Il piccolo Georgie sta tranquillamente giocando con una barchetta di carta quando quest'ultima finisce in una saettella (un tombino, per quelli che non conoscono l'inglese di Oxford). Il bimbo fa per andarsene quando vede spuntare Pennywise, un clown che vive nella saettella e per questo puzza come una squadra di rugby dopo un torneo. Invece di scappare come un qualsiasi bambino normale, Georgie si ferma a parlare e giocare con il clown, che tenta di vendergli roba di contrabbando sottobanco:

- Pennywise: “Hey bambino! Lo vuoi un palloncino?”
- Georgie: “Sììììì, ne voglio uno rosso, uno verde, anzi due verdi, uno blu e due, anzi tre arancioni!”
- Pennywise: “3 dollari e 44”
- Georgie: (Deluso) Ma come, non sei un pedofilo?”
Ma la colpa è tutta dei genitori che non gli hanno insegnato che non si gioca con i clown nei tombini.

E se ne va. Tornando a casa cade in un altro tombino aperto e muore.
George è solamente una delle tante vittime che nel 1958 hanno fatto cadere Derry nella disperazione più totale. Le morti sono state tutte attribuite a uno psicopatico e pedofilo che, travestendosi da clown, attira le giovani vittime con palloncini o altri giocattoli. Sette bambini idioti credono che non sia vero: pensano che il clown sia in realtà una presenza in grado di trasformarsi in qualsiasi mostro, che vive sotto la città e che viene chiamato It. Bah, la fantasia dei bambini!
Così i sette ragazzini formano un club, il Club dei Perdenti, e stabiliscono un rifugio segreto, che sembrerebbe essere una sorta di buca 3x2 coperta con alcune assi che vengono nascoste con terriccio e foglie; la descrizione di ciò occupa 5 capitoli del libro. Evidentemente una casetta sull'albero risultava troppo banale. Così i Perdenti, tra la puzza di sudore e di alito cattivo che infestano il rifugio, raccontano i loro terrificanti incontri con It ed elaborano un piano per ucciderlo. Tra complicati calcoli matematici, quali la tabellina del 5 e la divisione con la virgola, e antichi riti Maya, quali la prova del fumo e la prova del cuoco, i sette decidono di costruire un proiettile (o una pallottola?) d'argento e uccidere It trasformato in licantropo nella casa n. 29 a Neibolt Street.
It gioca, però, loro un brutto scherzo; infatti, fa sì che tutti lo vedano con forme differenti: Bill vede davvero un licantropo, Eddie vede un lebbroso, Ben una mummia, Richie un occhio gigante con dei tentacoli, Stan dei bambini affogati, Beverly vede sangue sgorgare dalle pareti, Mike un uccello. Così i sette si confondono e sono costretti a battere in ritirata:

- Bill: “S-S-Spara, B-B-Beverly, s-s-spara!!”
- Beverly: “A chi? A chi?”
- Richie: “All'occhio! All'occhio!”
- Mike: “Sta volando! Aiuto!”
- Stan: “Andiamocene prima che ci prendano!”
It sceglieva spesso le sue vittime all'interno dei ristoranti McDonald's.

Dopo questa terribile avventura, i bambini si cagano nelle mutande e lasciano perdere It per un po'.
I Perdenti sono comunque infastiditi da Henry Bowers, il bullo della scuola, e dai suoi compagni; convinto di sentire voci provenienti dalla Luna, Henry impazzisce e un giorno, dopo aver ucciso il padre con una coltellata, va a cercare i sette ragazzini nei Barren, dove hanno il loro rifugio segreto. I Perdenti entrano nei condotti fognari per scappare da Henry e, dopo essere riusciti a sfuggirgli, decidono di farsi una passeggiata per le fogne alla ricerca di It, poiché fuori piove.
Dopo diverse ore passate ad attraversare cunicoli, giungono alla tana di It. C'è una porta. Eddie bussa ma non risponde nessuno. Bill gli dà un cazzotto in testa e gli fa notare che c'è il campanello. Bill suona, ma di nuovo non risponde nessuno. Ma una voce da dentro dice: «E cazzo, è aperto!». Così Bill apre la porta e tutti vedono It nella sua forma più orrenda, la forma più raccapricciante a cui una mente umana potrebbe mai pensare: Stephen King. Lo scrittore li strazia con i suoi quattrocentocinquantamila racconti fino a quel momento scritti (e non era nemmeno a metà carriera) dove si parla di mostri orrendi che sbucano dai posti più inimmaginabili, di scrittori con il blocco dello scrittore, di scrittori che scrivono di scrittori con il blocco di scrittore, di scrittori con il blocco dello scrittore che scrivono di scrittori con il blocco dello scrittore, e così via. Infine, Ben prende uno dei suoi libri che parla di treni volanti guidati da un coniglio alato che viaggia per i mondi a portare la felicità a tutti i bambini e lo legge ad alta voce; Stephen King è così spaventato da quella storia allegra e a lieto fine che scappa e si rintana nei meandri più oscuri della grotta. I Perdenti hanno così sconfitto It, ma devono ancora trovare la strada per uscire dall'infernale budello. L'innato buonsenso e il grande equilibrio psichico suggeriscono a King un espediente letterario classico della letteratura per ragazzi: l'ammucchiata nelle fogne; scarica la tensione, acuisce il senso dell'orientamento e serve a suggellare l'amicizia. Beverly, quindi, la dà generosamente a tutti e sei i suoi amichetti (Davvero. Non è una battuta. Accade sul serio). Dopo questo simpatico interludio, i Perdenti (privi ormai della scomoda verginità) se ne tornano felicemente a casa, scordandosi il giorno dopo di tutto quello che è successo.
Intanto, Henry Bowers viene accusato di tutti gli omicidi commessi a Derry in quell'anno e viene imprigionato. A nulla valgono le sue proteste:

- Poliziotto: “Parla! Maledetto! Chi è stato? Sei stato tu?”
- Henry: “It...”
- Poliziotto: “It... Italiano! È stato un italiano?”
- Henry: “It...”
- Poliziotto: “It... Itti...co! È stato un italiano al mercato ittico?!”
- Henry: “It...”
- Poliziotto: “Ma non ci sono mercati ittici a Derry! Sei stato tu, arrestatelo!”

Adulti

Pennywise in posa per la stampa.

Sono passati 27 anni e ormai i Perdenti non ricordano più niente di quanto è successo da bambini. Sta di fatto che It è tornato.
Mike, l'unico che è rimasto a Derry dopo quell'avventura (gli altri hanno avuto un briciolo d'intelligenza da capire che era meglio andare via), richiama i sei amici d'infanzia per combatterlo di nuovo. Tornano tutti tranne Stan, che non vuole avere a che fare con un seguito. Tornati a Derry, Mike stimola gli amici a girare per la città in modo che si ricordino ciò che possano dell'estate del 1958: Bill si perde, Richie prende un autobus sbagliato che lo porta fuori città, Ben torna in biblioteca a restituire un libro del '58, Eddie corre in farmacia e Beverly non sa come uscire dal ristorante.
Inaspettatamente, torna anche Henry Bowers che, guarda caso, vuole uccidere i ragazzini che lo hanno mandato in galera e, per non farci mancare proprio nulla, si aggiunge Tom Rogan che intende eliminare sua moglie. Passa da quelle parti anche Audra, la moglie di Bill, e una miriade di personaggi secondari inutili che non hanno uno scopo preciso nella storia.
Nello stesso modo in cui lo fecero da bambini, gli amici tornano nella tana di It, Bill dà un altro cazzotto a Eddie che aveva bussato alla porta mentre c'era il campanello, e di nuovo una voce dice: «E che cazzo, ma non lo vedete che è aperta!». Stavolta It appare in una nuova forma, ma meno terrificante della precedente: un ragno. Si scopre che It è in realtà una femmina ed è gravida, e al pensiero di altri mostri simili da combattere, tutti impazziscono e perdono la ragione.
Il romanzo, tuttavia, si conclude nel migliore dei modi per i protagonisti, e ancora una volta, Stephen King ci dimostra le sue abilità nel concludere un romanzo meravigliosamente:

- It: “Io sono L'Eterna, sono La Divoratrice di Mondi, e vi porterò nei Pozzi Neri, ove mi vedrete come sono veramente, nella mia vera forma, e non sopravviverete! Sono scesa su questo pianeta in questa stupida città che è adesso la mia tana per mangiare tutti i suoi abitanti! E la tartaruga è morta e non potrà più fare nulla! Vi divorerò tutti, dal primo all'ultimo!”
- Bill: “Troppo poco credibile, dai”
- Richie: “Si mette troppo sul fantascientifico...”
- It: *Scoppiando in lacrime* Ma... andate a cagare, va! Credevate che io volessi davvero questo? E non prendetevela con me, ma con chi non sapeva come terminare il romanzo! E poi io volevo... volevo solo fare la cantante!!”
Il testo che precede questo messaggio conteneva la trama dell'opera.
Guarda il lato positivo della faccenda: ora non devi passare venti ore su eMule o μTorrent a scaricartela.

Personaggi

   La stessa cosa ma di più: It (personaggio).
Pennywise è recentemente divenuto il nuovo promoter della Durex.
  • It: il male assoluto, capace di trasformarsi in qualsiasi mostro. Tra le sue trasformazioni preferite per attirare i bambini, notiamo un sadico clown e un prete pedofilo;
  • La Tartaruga: rettile dell'ordine dei Cheloni marino o terrestre, con il corpo racchiuso in una robusta corazza ossea costituita di una parte dorsale convessa e una ventrale piatta, da cui sporgono il capo e i quattro arti, lunga solo qualche migliaia di kilometri in più; dà ottimi consigli a Bill su come sconfiggere It, come la celebre frase: «Usa la forza, Bill! Usa la forza!». Oltre a questo non fa un cazzo; infatti, fino a un certo punto, tutti credono che sia morta;
  • L'Altro: figura misteriosa, creatore di It e della Tartaruga, probabilmente lo stesso Stephen King;
  • Bill Denbrough: c-c-capo d-del g-g-gruppo, è b-b-balbuziente, ma p-p-proprio questo lo p-p-porta a s-s-sconfiggere I-I-It, che ha u-una p-p-paura m-matta dei b-b-balbuzienti. Chiaramente diventerà uno scrittore, come il 99,9% dei protagonisti di Stephen King;
  • Ben Hanscom: diversamente magro, riesce a salvarsi in molte occasioni contro It poiché, mentre gli altri erano già arrivati nel luogo in cui combatterlo, Ben stava ancora correndo per raggiungerlo;
  • Richie Tozier: il buffone del gruppo, simpatico quanto un gatto attaccato ai maroni; il suo umorismo è così triste che non può essere paragonato nemmeno a Pippo Franco;
  • Eddie Kaspbrak: individuo che soffre di tutte le malattie possibili e inimmaginabili esistenti sulla Terra; non si sa bene il motivo, ma spruzza il suo inalatore contro il Ragno, finendo palesemente sbranato da It;
  • Beverly Marsh: l'unica donna del gruppo, decide di sposare Ben solamente dopo che Tom morirà alla vista di It (era aracnofobico) e Bill si rimetterà con sua moglie;
  • Mike Hanlon: nero, il lettore si aspetta al 100% che muoia dopo essere stato accoltellato, decapitato e bruciato da Henry Bowers, ma riesce comunque a salvarsi;
  • Stan Uris: ebreo, è l'unico che da bambino ha capito che It fosse una femmina e fosse gravida; 27 anni dopo, scopre anche di essere il padre e, conscio di ciò, si suicida;

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