HTML

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia con le donnine nude.
(Rimpallato da Html)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è <HTML>.

« <cose>
<vive> Io

</vive>
<morte> HTML </morte>

</cose> »
(Nietzsche sull'html)
« Ma questo qui sopra non è HTML, è XML! »
(Nerd su codice soprastante prima di venir calciorotato)
« XHTML unvalid! Tag "morte" undefined!  »
(Il W3C sul codice sopra)
« O mamma! MA CHE COSA ABBIAMO CREATO?? »
(I creatori del Web dopo averne osservato lo sviluppo)
« Minchia oh, adesso compilo un programma in HTML che ti esplode il computer! »
(Lamer su HTML)
« Ignorante, l'HTML non si compila »
(Nerd a quel lamer)


L'HTML (pronuncia Accattiemmeelle) &egrave; lo strumento con cui le pi&ugrave; incredibili boiate possono essere digitalizzate e rese fruibili su Internet, in una forma comprensibile anche ai computer. Nessuno in realt&agrave; sa come si scriva esattamente un pezzo di codice in HTML, e infatti ogni browser lo interpreta in maniera personale.<br>&Egrave; tristemente noto per essere stato, fino a qualche anno fa, l'insormontabile ostacolo tecnico che impediva ai bimbiminkia di invadere la rete con il LoR°_Z0zzUMe. Poi sono stati creati i blog, e da allora il web &egrave; in rapida e inarrestabile decadenza.

<storia>

Con la nascita dei pc e di internet, i nerd di tutto il mondo sentirono l'esigenza di scambiarsi velocemente le immagini femminili ausiliarie.<br>Per farlo in pieno stile nerd, per&ograve;, era sentita l'esigenza di usare un linguaggio strano per categorizzare e gestire le risorse sempre crescenti.<br>Fu così che Timoteo B.(ruce) Lee e Roberto Calli, idearono l'Accattiemmeelle, che trov&ograve; la sua prima applicazione nel fornire un alibi ai suoi creatori per farsi comprare un computer Mekintosc®©™ dalla società nella quale cazzeggiavano lavoravano, sita in Cernobbio, con la scusa che era un Server Internet. Riuscirono nell'intento, anche se il computer si rivel&ograve una fetecchia.

Il Web 1.0

All'inizio i siti web non potevano essere modificati in alcun modo se non dall'autore stesso, che per farlo doveva saperci fare almeno un poco. I pi&ugrave; fighi usavano l'Accattiemmeelle scrivendolo direttamente, altri si facevano aiutare da degli editor, ma comunque un briciolo di nerdismo era richiesto.<br> Per coloro i quali, poveri loro, si cimentavano nella creazione di pagine web senza essere iscritti al'albo professionale dei nerd, la pena prevista era <body bgcolor="#FF0066">. La gente dunque navigava su internet, scaricava pornazzi, leggeva cagate da nerd e tutti vivevano felici e contenti.<br>Finch&eacute;&hellip;

Il Web 2.0

Con l'avvento del Web 2.0 molti programmatori HTML finirono sul lastrico.
« La Coop sei tu »
(Questo è web 2.0!)

Disgraziatamente alcuni capoccia delle aziende informatiche ebbero l'idea, apparentemente astuta e positiva di dare a chiunque la possibilità di modificare le pagine Web in modo semplice[citazione necessaria]. Nacquero così cose come Wikipedia, YouTube, i sopracitati blog e, fiore in mezzo al letame, la gloriosa Nonciclopedia, ultima portatrice di saggezza in un mondo ormai allo sfascio.<br>I blog diedero per la prima volta ai nabbi la possibilità di pubblicare una pagina su internet senza che essa sembrasse scritta dal loro amato cagnolino, anche se in effetti lo era. Da questo momento in poi l'Accattiemmeelle, brutto e cattivo, scomparve: al suo posto spuntavano immagini, video, banner, un sito dalla parvenza professionale. L'utonto medio era realizzato. Visitatori non ne avrebbe avuti a prescindere, ma ora aveva un vero sito, con vera pubblicit&agrave; offerta gratuitamente dal substrato.<br>Ma non tutti possono essere blogghisti, e perciò Lui creò i social network. Essi hanno migliorato la qualità dei blog come neanche i finanziamenti pubblici hanno migliorato quella dei giornali, canalizzando l'utenza che non sa come aprire un blog e nemmeno cosa scrivervi.

</storia>

<script>

L'Accattiemmeelle ha trovato dei valorosi scudieri nel corso del tempo: assieme a /dʒɑːvəˈskɹɪpt/ e a CLS hanno fatto breccia nei computer di milioni <big>(miliardi!)</big> di utenti nel mondo.[1]
Ciesseesse e Giavascript sono responsabili del 90% della frustrazione delle persone su un sito web, l'altro 90% &egrave dovuto invece esclusivamente ai contenuti.
Quel che non tutti sanno &egrave che Accattiemmeelle ha un fratello dedito al sadismo: lo Icsaccattiemmeelle, noto per la sua austerit&agrave; e severit&agrave;, e che aborre Accattiemmeelle ritenendolo malformato.

<blink>

<blink><marquee>L'Accattiemmeelle &egrave stato strumentale nella creazione di uno dei piatti tipici della cultura contemporanea: la zuppa di tag. Inoltre, contando solo sulle proprie forze, ci ha regalato pagine che hanno dato, danno e daranno[2] un contributo vitale alla ricerca sulle cause dell'epilessia; confronta anche [1], ATTENZIONE, visitare il link a proprio rischio!<br>Coloro i quali sono interessati ai tutorial che insegnano le best practices studino attentamente questa pagina. </blink></marquee>

<!DOCTYPE html>

<!DOCTYPE html> &egrave; l'unica certezza rimasta a proposito dell'ultima incarnazione dell'Accattiemmeelle. Tutto il resto è sinora oscuro.<br>Questa evoluzione dell'Accattiemmeelle trae le sue radici dala volontà del W3C, la società segreta che conduce ricerche sull'Accattiemmeelle (e che ancora non ha trovato un valido sinonimo, per cui il nome verr&agrave; ripetuto sino alla nausea) di sorpassare in velocità il ritmo al quale gli sviluppatori di browser stavano implementando nuovi bugnuove funzioni nei loro prodotti.<br>Ma siccome, per Mozilla, Eppol©®™, e in seguito anche Gugol, l'innovazione è imprescindibile anche quando inutile, si sentirono in dovere di intervenire per riportare lo stato delle cose al solito SNAFU: il W3C scrive documenti che non cagher&agrave; nessuno, e loro inventano nuove funzioni che non user&agrave; nessuno. Nasceva il primo standard vivente della storia, un po' come se le leggi fossero scritte a matita sulla carta igienica.<br>I vantaggi di <!DOCTYPE html> su Accattiemeelle:

  • Ci sono molti più modi di far crashare i browser degli utonti;
  • &Egrave finamente possibile tracciare gli utenti anche se questi cancellano i cookie;
  • Si possono finalmente eliminare dal target gli utenti che non usano Javascript: con <!DOCTYPE html> se non usi Javascript sei un coglione o un nonnetto che ha un computer con Uindos 4.0;
  • Si può rilasciare un browser ogni 6 settimane apportando modifiche più radicali del cambiamento del numero di versione;
  • Non &egrave; pi&ugrave; necessario mantenere la backward-compatibility: a dirla tutta non funzioner&agrave nulla nemmeno con l'ultimissima versione di alcuno dei browser esistenti;
  • Il sogno di Eric Arthur Blair si avvera: con l'avvento delle Uebbapp gli utonti si sono finalmente e spontaneamente consegnati a chi sa bene come consigliarli

Perch&eacute; l'html fa figo?

Non fa figo. Imparare l'html &egrave; il primo passo per entrare nel tunnel del nerdismo, e i nerd non sono fighi.<br>Inoltre al giorno d'oggi l'html non si usa pi&ugrave;: per ogni applicazione seria &egrave stato rimpiazzato da PHP, Perl, Python ed altri plinguaggi, pquindi ti pconviene pfarti insegnare pquesti ultimi da Eta Beta.

La sezione Curiosit&agrave; &egrave; consigliata dalle linee guida di Nonciclopedia.
Per&ograve &egrave; meglio se certe curiosit&agrave; te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'&egrave; dormire coi pesci?

Voci (purtroppo) correlate

Note

  1. ^ Difatti, a chi non &egrave; stato mai fregato il numero della carta di credito?
  2. ^ Finch&eacute; c'&egrave; Lamer c'&egrave; speranza