Henry Lee Lucas

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Henry Lee Lucas e la sua controfigura Jimmy il Fenomeno durante una delle loro solite sfide a chi ride prima: vincevano ogni volta entrambi.

Henry Lee Lucas, detto il “il killer con-fesso” per aver agito per anni assieme allo scemo del villaggio Ottis Tooole, è stato un serial killer e pesce spazzino virginiano. Attivo alla fine dell secondo millennio, gli furono attribuite un tale numero di vittime che il giudice che lo condannò credette inizialmente che Henry, Lee e Lucas fossero tre assassini distinti.
Era ben noto nel ramo degli squartatori professionali per essere dotato di uno sguardo ipnotico che, al pari del collega Ted Bundy, era capace di far bagnare le mutande alle sue vittime. Le sue, però, sul didietro.

Biografia

Nascita, infanzia, adolescenza

L'infanzia e l'adolescenza di Henry Lee Lucas furono talmente ripugnanti che a descriverle minuziosamente si creperebbe d'angoscia. Ma l'infanzia e un'adolescenza depravate come quelle del Lucas sono indispensabili per comprendere la sua psiche da serial killer. Per non far torti a nessuno, riassumeremo il tutto in una sola, esaustivissima parola, da leggere ad alta voce in un fiato solo: HenrylLeeLucasnasceinungiornoqualunqueinunbucosperdutodellaVirginiavivevaincondizionidimiseriainunabaraccachemancogliinternatidiTreblinkailbabboera_
unalcolizzatosenzagambeperchéèfinitosottountrenolamadreunasadicaviolentaloumiliavalopicchiavalobrutalizzavalhafattofinireincomaeraunaprostitutachesi_
trombavaiclientidavantiatuttalafamigliailfratelloAndrewlhacostrettoadaccoppiarsiconunvitellomorentedopoaverlosgozzatoundìglihaaccecatounocchioconunamannaiaper_
giocoeglihannomessounocchiodivetrogiànoneraunfiorellinomadaquelmomentodivenneveramenteuncessoambulantepensarecheAndreweradigranlungalapersonache_
piùloamavaadiecianniègiàalcolizzatofacevantieindietroperistituticorrettivieriformatoriperisuoiatticriminaliluirubavaluiterrorizzavaluiperseguitavapoiincarcerelopestavano_
tuttiglihannofattolelettroshocklostupravanotuttiancheilcappellanocheglidicevapurechesarebbefinitoallinfernopersodomiaMADONNASANTACHEANGOSCIAMA_
QUANDOFINISCEscusatedicevodopolultimosoggiornoinprigioneincuitentòilsuicidioannegandosinelvaterdellasuacellagrandequantounfrigoriferoeilraggiungimentodella_
maggioreetàpensavachedaquelmomentosarebbesatatatuttadiscesaahahahahpoveroilluso...
Insomma, qualcosa da raccontare ai nipotini sicuramente ce l'aveva.

Vita adulta

Henry Lee Lucas a 30 anni, quand'era un aitante rubacuori.

La sete di sangue, che comparì in coppia presumibilmente con la prima erezione, risorse prepotentemente dopo i vent'anni, pretendendo il salto di qualità: l'occasione si presentò allorché Viola, la madre di Henry, fece visita al figliol prodigo in un pub nella città dove in quel momento soggiornava, forse Filadelfia, o forse Pistoia. La serata cominciò bene, con un allegro duello a Never have i ever che durò per ore grazie alla birraccia da pochi centesimi che il gestore rifilava ai roiti di strada che frequentavano il locale. L'atmosfera s'incrinò quando iniziarono a sfidarsi a chi ce l'aveva più lungo. Ne scaturì un tipico litigio familiare all'americana, dove almeno un componente tra i partecipanti viene ucciso da un altro: questa volta a rimanerci fu Viola, che venne da Henry prima strozzata finché non divenne viola in viso, pugnalata e poi viola-ta. In preda al panico e ai fumi dell'alcol, benché sessualmente appagato, Henry scappò in auto senza meta, attraversando pianure desolate, picchi aguzzi e sabbie mobili. Attraversò deserti deserti e ghiacciai ghiacciati. Attraversò città fantasma del Nevada e rovine bizantine. Infine, attraversò un incrocio a Tecumseh col semaforo rosso e fu arrestato.

Dopo il rilascio sulla parola, la sua, Lucas cominciò un nomadismo coatto in lungo e in largo per gli Stati Uniti, alla ricerca di una sistemazione presso un parente o qualsiasi primate dotato di pollice opponibile in grado di sopportarlo. Per anni venne sbattuto a destra e a manca:

  • Prima da una sorellastra alla quale molestò le figlie;
  • Poi da un nipote al quale molestò la madre;
  • Poi da una donna sposata a cui molestò il cane;
  • Poi da una cugina alla quale molestò il culo.

Questa sua solitaria partita di Pong terminò quando incontrò, nel suo cammino, Ottis Toole. E lì cominciò la partita di GTA.

Lucas e Toole

Lucas e Toole, oltreché due gran burloni, erano anche tombaroli necrofili. Ogni tanto scovavano sepolture illustri.

L'incontro con Ottis Toole fu come l'abbinamento letale tra due elementi innocui, come il nitro e la glicerina: la premiata ditta Lucas & Toole girovagò nella fascia terrona degli USA guadagnandosi da vivere onestamente derubando e uccidendo cittadini inermi incappati per strada. Pareva non vi fosse né scopo né logica nel loro modo di colpire, se non l'atroce abitudine di mangiare le proprie vittime. L'atrocità consisteva nel fatto che i due bifolchi non erano minimamente in grado di constatare un decesso.
Il loro stile venne comunque presto riconosciuto e, se da un lato il timore di incontrarli per strada aveva indotto il volgo ad assaltare i negozi di autodifesa per rifornirsi di tirapugni e spray al vetriolo (all'epoca era ancora legale), dall'altro la loro fama raggiunse le orecchie di un'organizzazione clandestina in fase d'espansione di organico: La Mano della Morte, azienda in forte crescita (iniziò dal gradino più basso come Il Pollice dell'Agonia), specializzata in omicidi su commissioni e catering. Si scoprì in seguito che la setta era una grande montatura creata involontariamente dai due redneck dopo che il loro ultimo pasto, costituito da un simpatico globetrotter in schettini e zaino e reduce di Woodstock, poco prima di essere abbordato si era imbottito di funghetti messicani.

Henry e Becchi

L'ultima grande avventura Henry Lee Lucas la visse in compagnia di Frieda “Becchi” Powell, nipote dell'ormai scaricato Toole, così soprannominata per via dell'intelligenza e delle sembianze più gallinacee che umane. Non si sa per certo quale panzana rifilò Henry per convincere Becchi a seguirlo alla bersagliera verso il nulla. Pare che Henry, semplicemente, annunciò grandiosamente:

« Becky, seguimi nel mio disperato pellegrinaggio verso le terre desolate della costa occidentale! Saremo la spedizione Donner del XX secolo! »

Probabilmente fu il tono con il quale parlò a rendere la prospettiva estremamente ammaliante.
La prima tappa fu presso un latifondista coltivatore di cotone, Jack Smart, che fornì loro vitto e alloggio presso la casa di sua madre Kate, della quale la coppia avrebbe dovuto prendersi cura. Non finì proprio benissimo: poco dopo essersi congedato augurandogli con un sorriso "buon lavoro e benvenuti, amici miei", Jack tornò indietro per aver dimenticato il frustino per negri sul tavolo e trovò la mamma in avanzato stato di decomposizione.
Non andò meglio nella sistemazione successiva: Henry e Becchi furono accolti nella comunità di emigrati emiliani La Casa della Preghiera, soprannominata La "Tasa" della Preghiera poiché talmente povera che persino i detergenti intimi erano meticolosamente razionati. Neppure i due straccioni recuperati dalla strada riuscirono a superare l'impatto con tale, frustrante miseria: Henry e Becchi furono beccati dal reverendo della loro comunità, Reuben Gamberini, a vendere indulgenze nei bassifondi di Galvestone.
Prima dell'ennesima cacciata, Henry tentò d'impietosire Reuben e, con la faccia da cucciolo, supplicò:

- Henry Lee Lucas: “Padre Reuben, la prego: giuro sulla vita della qui presente Becchi e sulla mia onestà che da ora in poi ci comporteremo impeccabilmente! Mi rimetto alla sua rinomata misericordia!”
- Reverendo Reuben Gamberini: “FUORI DAI COGLIONI!!!”

Ed Henry obbedì. Ma, poiché, a modo suo, aveva un codice d'onore, pugnalò a morte Becchi e fuggì con l'auto del reverendo.

Arresto definitivo e detenzione

Non fu mai accertato quanto ci fosse di vero nel coinvolgimento in omicidi irrisolti che Henry Lee Lucas stesso si attribuiva.

Ritrovatosi durante la sua fuga, pur puro caso, a Tecumseh, Henry Lee Lucas venne arrestato nello stesso incrocio, per lo stesso crimine, con la stessa violenza immotivata, dallo stesso poliziotto, anche se era già in pensione da un paio d'anni. Inizialmente muto come un pesce spazzino, benché sospettato di numerosi delitti e quindi torchiato come un grappolo di Sangiovese, il mosto mostro improvvisamente aprì le cateratte della sua gola e si mise a "cantare" come un gallo di campagna che sveglia i fattori alle cinque del mattino della domenica. Pare infatti che, accortosi dei privilegi speciali garantiti ai collaboratori, Henry cominciò a marciarci sopra: cominciò quindi a confessare dozzine e dozzine di omicidi e contemporaneamente sguazzava in beni di lusso quali sigarette, liquori, piatti prelibati, TV via cavo... Quando in gattabuia cominciarono a materializzarsi animali da compagnia estinti in natura ed escort svedesi la lista sembrava ancora molto ma molto lunga, sennonché uno dei poliziotti che sorvegliava le sue deposizioni, Philip Crane detto “la volpe”, si accorse che Henry stava elencando in ordine alfabetico le vittime del naufragio del Titanic.

Morte

Henry Lee Lucas rimase vittima di una sfida a braccio di ferro con una pantegana della prigione, in cui si sforzò talmente tanto che vomitò il cuore e gli esplosero le emorroidi, o forse il contrario, morendo sul colpo a causa di almeno una delle due ragioni. Fu cremato e le sue ceneri usate come fertilizzante e cosparse sotto un albero di tasso, che, non a caso, da quel giorno venne rinominato "albero della morte".

Curiosità

  • Hai provato a leggere l'esaustivissima parola che descrive la sua infanzia in un fiato solo.
  • ... e hai fallito.
  • È stato scientificamente dimostrato che Dio lo odiava.
  • Recenti documenti ipotizzano che Henry Lee Lucas in realtà non abbia mai torto un capello a nessuno, ma gli furono comunque attribuiti 600 e passa presunti omicidi: pare che, durante gli interrogatori, gli investigatori tentavano in ogni modo d'incastrarlo in quanto ossessionati dal suo sguardo d'avvoltoio, perché loro non l’avevano con quel povero vecchio, ma col suo cattivo occhio.