Heath Ledger

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« Spero tanto che Silvio Muccino ne ricalchi presto le orme. »
(Enrico Ghezzi su Heath Ledger)

Oscar alla miglior morte inaspettata 2008.
« Heath Ledger era straordinario, non penso che il mondo abbia nemmeno cominciato a comprendere la reale portata del suo incredibile talento. Penso che nessuno della sua generazione possa nemmeno avvicinarsi alle sue capacità, era semplicemente il più straordinario attore sulla faccia del pianeta! »
(Terry Gilliam su banalità che si dicono quando muore qualcuno)

Libro mastro della Brughiera[1] (Brokeback Mountain, 4 aprile 1979 - Gotham City, 22 gennaio 2008) è stato un attore australiano, insignito dal Commonwealth del titolo di Lord of Dogtown per l'indefesso impegno nell'interpretare pagliacci o omosessuali, o entrambi i ruoli contemporaneamente come nel recente I segreti di Alfonso Signorini.

Baiografi

La gavetta

Nato a Perth, città dell'Australia occidentale famosa per quel brutto tamponamento tra due Ape Piaggio nel 1973, Heath Ledger non dimostrò mai particolare interesse per la recitazione. A scuola eccelleva nello sport ma non nei temi: aveva tante idee, ma sapeva scrivere solo in stampatello. Passava le sue giornate sulla spiaggia a fare surf, fumare canne e a ridere delle pagliacciate del suo amico Trevor, che faceva finta di annegare per mandare in bestia i bagnini.

Heath Ledger in Il destino di un Cavaliere.
A sedici anni la svolta: Trevor morì dilaniato da uno squalo bianco tra l'indifferenza generale, e Heath si trasferì a Sydney, dove ripetendo al contrario la carriera di Sylvester Stallone iniziò come lavapiatti e finì come attore protagonista in alcune soap opera. Il tutto in mezza giornata. Del resto Sydney in quegli anni era la città delle grandi opportunità, spesso immotivate: un barbone che rivendeva ferro vecchio poteva ritrovarsi capitano d'industria nel giro di una settimana.
I primi anni non si dimostrarono professionalmente facili. L'agente a cui Ledger ebbe la sfortuna di affidarsi era un tipo talmente sveglio che si scriveva i numeri pari su una mano e i dispari sull'altra per non confonderli. Grazie a lui Ledger rifiutò parti in film che si rivelarono poi molto apprezzati, come:
  • La parte del protagonista in Titanic. "Chi vuoi che paghi per vedere la storia di una nave che affonda?" - disse il suo agente.
  • La parte di Peter Parker in Spiderman. "La gente ha paura dei ragni, sarà un fiasco!" - disse il suo agente.
  • La parte di Aragorn ne Il Signore degli Anelli. "Cos'è, una televendita di bigiotteria?" - disse il suo agente.
  • La parte di Anakin Skywalker in Star Wars. Il suo agente non disse nulla. Era troppo impegnato a scriversi i numeri sulle mani.

Heath partecipò invece a due grandi produzioni: Monster's Ball, pellicola pluripremiata al Festival del cinema improponibile di Asinara, in cui è possibile intravvedere il suo gomito se si preme stop al minuto 3:45, e il peplum in gonnella Re Pomicione del Montana, diretto da Uwe Boll e arrichito dalla presenza di stelle degli anni '70 come Gloria Guida e Troy McClure.

Il successo

Ledger e Gyllenhaal nei panni dei rudi cowboy.

Nel 2005 la carriera di Heath decollò, complici una completa maturazione artistica, la disintossicazione dai solventi chimici e la sparizione del suo agente (verrà ritrovato solo sei anni dopo con un blocco di cemento ai piedi sul fondo del lago Cootharaba). In quell'anno fu presente nelle sale con ben tre film:

L'ultima pellicola fu quella che gli portò maggior fortuna sia nel privato sia nella vita professionale. Fu infatti sul set che Ledger conobbe la sua futura compagna: Jake Gyllenhaal.
La tenera vicenda di due virili mandriani che si prendono vicendevolmente al lazo commosse pubblico e critica, e valse ai due attori numerosi riconoscimenti tra Golden Globe, BAFTA, Asshole Awards e la presidenza onoraria dell'Arcigay. Solo in Padania il film fu ampiamente rimaneggiato: ogni possibile riferimento alla malattia che non deve essere nominata venne censurato e rimpiazzato con scene in cui i due cowboy sparano ai barconi degli immigrati e si abbuffano di costine d'agnello rigorosamente made in Bergamo.

Nel 2007 Ledger partecipò a Io non sono qui, pur non comparendo mai nel film: aveva la parte del protagonista, un attore sbadato che non si presenta sul set.

Gli ultimi film

« E il Premio Oscar va a... Heath Ledger! Ritira il premio l'Impresa Onoranze Funebri F.lli Crisantemi. »
« Salve. Sono Heath Ledger e sono morto da quattro anni, ma Batman - The Dark Knight è così divertente che son dovuto tornare indietro a dirvelo. »
(Heath Ledger)

Lo stato di grazia continuò nel 2008, quando interpretò Joker in Batman - The Dark Knight. Superare l'agguerrita concorrenza durante i provini fu difficile: ad un certo punto sembrava certo che il personaggio sarebbe stato riassegnato a Jack Nicholson, ma il fatto che l'attore fosse diventato nel frattempo un flaccido ammasso di lardo e che non riuscisse più a recitare in film che non contenessero almeno una scena in cui si beve gin fu ritenuto dalla produzione un motivo più che valido per assegnare la parte a Ledger. Per tutta risposta Nicholson inseguì la produzione con un'accetta in mano urlando: "Wendy, la mazza!"

Forse per le maledizioni di Nicholson, forse perché per meglio entrare nel personaggio aveva iniziato a farsi di ogni droga presente sul mercato, Ledger venne trovato morto all'interno dell'asciugatrice nella sua abitazione a New York. Secondo il coroner:

« Heath Ledger è morto per una intossicazione acuta provocata dagli effetti combinati di oxicodone, idrocodone, diazepam, temazepam, alprazolam e doxylamine. Usando un termine medico, era fatto come un branco di hippie a Woodstock! »

La notizia sconvolse tutti: parenti, fan, amici parassiti, creditori. Ai funerali il regista Christopher Nolan, annichilito dal dolore, si graffiava il volto e continuava a strepitare: "No! No! perché sei morto? Non potevi aspettare la fine delle riprese? Adesso mi tocca ingaggiare Jack Nicholson! Il film è rovinato!"

Nonostante le difficoltà a sostituire Ledger, il film vide comunque la luce, grazie all'uso di una controfigura e a un sapiente escamotage: da metà film in poi, Joker compare solo di spalle e non parla a causa di una fastidiosa raucedine. Fu un trionfo: Batman incassò miliardi al botteghino, grazie all'insistente pubblicità che lo presentava come "l'ultimo film di Heath Ledger" e alla fama da film maledetto (oltre all'attore morirono durante le riprese un cameraman, un addetto al suono e la nonna del regista).
La convincente controfigura usata per terminare il film.
Per sfruttare il clamore mediatico vennero mandati in sala in fretta e furia altri due film a cui Ledger aveva partecipato:
  • Parnassus - L'uomo che voleva ingannare la Guardia di Finanza, presentato come "l'altro ultimo film di Heath Ledger".
  • King Rat, un video musicale girato per un'orchestra di liscio, presentato come "il veramente ultimo ma proprio ultimo film (non ce ne sono altri, eh!) di Heath Ledger".

Dalla notte dei tempi a Hollywood vige una legge non scritta, secondo la quale quando muore qualcuno di appena appena famoso bisogna onorare la sua memoria con un premio a caso. Se putacaso domani Pamela Anderson ci lasciasse le penne durante una liposuzione, probabilmente le assegnerebbero la Palma d'oro del Festival di Cannes.
Neppure Ledger è sfuggito a questa abitudine: nell'anno della sua scomparsa ha vinto l'Oscar, il Premio Strega, il Superbowl, la Premier League e ogni altro premio esistente e non; pur di farlo trionfare, sono stati inventati le categorie Miglior clown pazzo in un film tratto da un fumetto DC e Miglior attore australiano nato nel 1979.

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Note

  1. ^ se traducete il suo nome in italiano esce scritto seriamente così

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