Guerre persiane

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Messaggero persiano : Abbiate timore! Le armate di Serse marciano contro la Grecia e siamo a milioni!
Re di Sparta : Milioni, sì sì, come no... Scommetto che basteranno 300 guerrieri!
« Oh miei dei, ma questi sono milioni davvero! »
(Soldato greco alle Termopili)

Con il termine guerre persiane si definisce la sequenza di conflitti avvenuta fra il 500 a.C. e il 449 a.C. Conflitto importantissimo anche per essere stato capace di far combattere fianco a fianco[1] due città agli antipodi come Atene e Sparta acerrime nemiche dai tempi della sconfitta della polisportiva Ἀθῆναι in finale di coppa UEFA.

L'affascinante figura di Leonida è stata molto presente nell'immaginario dei secoli successivi.

Antefatto

Durante il medioevo ellenico quei furbastri dei Greci si erano spinti fino alle coste dell'Asia Minore fondando svariate cittadine libere e felici. Tutto andava per il verso giusto, fino a quando quei fasci dei persiani, nel pieno della loro espansione, non decisero di porre fine a quell'idillio ellenico conquistando tutte le poleis e istituendo governi fantoccio. Questo perché:

« Se io devo alzarmi ogni mattina alle 6:30 per governare il mio impero, non capisco perché gli altri debbano dormire fino a mezzogiorno. »

Ad un certo punto uno di essi, tale Aristagora, sfigatissimo tiranno di Mileto, si ruppe le palle del giogo persiano e depose la tirannide per poi guidare una rivolta. I Greci incazzatissimi si diedero alla distruzione rovesciando macchine, rompendo vetrine e infilando petardi nell'ano dei cavalli delle truppe persiane. I Persiani dal canto loro usarono il pugno di ferro con i manifestanti, attaccando con lacrimogeni e schieramenti polizieschi in tenuta anti-sommossa. Presto i manifestanti furono dispersi, nonostante l'appoggio politico di Atene ed Eretria che si erano compromesse con la Persia senza ottenere alcun vantaggio. Complimenti, molto furbi!

Prima guerra persiana

Poco dopo la rivolta, il Gran Re Dario decise di dare una bella lezione ad Atene ed Eretria, sperando di riuscire a prendere due piccioni con una fava e sottomettere anche la Grecia intera. Le truppe persiane si diressero dunque ad Eretria e rasero al suolo la città senza particolari problemi. La rasero così bene che ci poterono costruire un campo da bocce.

Dunque si attestarono sulla pianura di Maratona pronti ad invadere Atene. La situazione per gli Ateniesi era pessima, anche perché erano in svantaggio numerico notevole. Fu lo stratego Milziade a prendere la decisione che salvò la città: egli decise che, invece che attendere l'attacco, le truppe Ateniesi avrebbero dovuto tentare l'offensiva per prime sfruttando l'effetto sorpresa. L'idea era di per sé una stronzata, ma grazie ad una occasione fortuita essa salvò la città (e la reputazione di Milziade): infatti egli, senza saperlo, attaccò proprio mentre i Persiani stavano partecipando ad un pigiama party per il compleanno di Artaferne e dunque erano assolutamente impreparati al combattimento, nonché sbronzi marci.

Serse assiste alla battaglia di Salamina.

Tale fortuita commistione di eventi decretò la salvezza di Atene e il definitivo sputtanamento di Dario, che morì poco dopo per dissenteria[2], cedendo il potere al figlio degenere, Serse.

Seconda guerra persiana

Al Gran Re Dario era succeduto il figlio Serse, un platinato negro noto ai più per la sua profonda voce da tenore e per le sue malcelate abitudini promiscue. Serse era deciso a vendicare l'umiliazione subita dal padre, dunque mise a punto un enorme quanto pauroso esercito, deciso ad invadere la Grecia. Atene e Sparta quando vennero a sapere della cosa si mostrarono decisamente preoccupate, infatti si erano vantate per anni di aver sconfitto le orde persiane a Maratona (nonostante la schiacciante inferiorità numerica) e di fronte ad una sconfitta sarebbero diventate lo zimbello dell'Egeo. Decisero dunque di organizzare un'assemblea fra le città greche per decidere come opporsi al nemico. Non mancarono però le mancate adesioni di città come Argo e Tebe che anticipando di qualche millennio la Svizzera si dichiararono neutrali, ponderando subdolamente di saltare sul carro del vincitore.

« Vogliamo bene a tutti e due, abbiamo bisogno di una pausa di riflessione... ma possiamo rimanere amici! »
(Messaggero di Argo si giustifica di fronte all'assemblea)

A questa alleanza aderì anche l'uomo politico più potente del tempo, quel mitomane di Gelone, il tiranno di Siracusa, che però pretese, in cambio del suo aiuto, di essere nominato capo della spedizione e di essere eletto tiranno più sexy della lega anti-persiana. In risposta a queste richieste, però, gli emissari di Sparta lo mandarono cortesemente a cagare. Egli, offeso, non spedì alcuna truppa. E scrisse il numero di telefono della moglie di Pericle su tutti i cessi degli Autogrill siciliani accanto alla scritta: "20 di bocca, 100 di culo".

Per evitare che quelle checche degli Ateniesi combinassero casini, gli Spartani assunsero da subito il comando delle operazioni militari decidendo di erigere una linea difensiva di 7000 uomini nella stretta gola delle Termopili comandata dal re spartano Leonida e nel frattempo di mandare il resto delle truppe in licenza in una ridente località balneare presso l'Artemision.

« Vuoi aiutarmi? Bene, allora stai zitto! »
(Uno stratega di Sparta risponde ad un consiglio tattico di un collega Ateniese)

Le Termopili

   La stessa cosa ma di più: Battaglia delle Termopili.
« Spartani, cosa vogliamo fare con questi popoli che premono alla frontiera per entrare nel nostro paese? »
(Leonida prima della battaglia)
« Aiutiamoli a casa loro! »
(Gli Spartani rispondono al Re)
Ecco la causa della sconfitta Greca.

Per due giorni i guerrieri greci guidati da Leonida resistettero alle innumerevoli orde persiane che gli mandavano contro guerrieri mongoli, cavalieri della Mesopotamia e mimi della Cappadocia. Il terzo giorno però, Efialte, uno spartano deforme, tradì inconsapevolmente i suoi concittadini. Egli infatti rispose alla domanda di Serse su Yahoo! Answers senza riflettere sulle possibili conseguenze del suo gesto[3]. Stretto fra due fuochi, Leonida prese una coraggiosa decisione: fece allontanare il grosso delle truppe sacrificandosi con 300 Spartiati per cercare di rallentare l'avanzata nemica.

« Spartani, fate una buona colazione perché stasera ceneremo nell'Ade! »
(Leonida prima della battaglia risolutiva)
« Non si potrebbe andare al pub come gli altri sabati? »
(Gli Spartani rispondono a Leonida)

Dopo aver rapidamente eliminato i 300 orgogliosi [4] soldati Spartani, i Persiani procedettero senza problemi sino all'Attica, devastandola. A questo punto gli Spartani con l'altruismo che li contraddistingueva pensarono solo a salvarsi il culo: fortificarono quindi l'istmo di Corinto, mettendo al sicuro Sparta e lasciando Atene al suo triste destino, una volta evacuati i cittadini in una tendopoli presso l'isola di Salamina.

« Dovete prenderla come se fosse solo un week-end di villeggiatura. »
(Leonida rincuora gli Anteniesi passando in rassegna le tendopoli.)

La battaglia di Salamina

   La stessa cosa ma di più: Battaglia di Salamina.

Tutto sembrava oramai perso per i nostri amici Greci, ma l'astuto Temistocle aveva un asso nella manica. Egli fece attestare la flotta nello stretto braccio di mare che separava Salamina dalla costa. Dunque scrisse a Serse fingendo di voler tradire i suoi compatrioti e consigliandolo di attaccare la flotta proprio lì.

In esclusiva per i lettori di Nonciclopedia la conversazione fra i due


Temistocle95 (MS) (Servile)
Temistocle scrive:
  • Oh... Serse
  • Ci 6??
  • ???
°°SerSeTheBeSt°° scrive:
  • Ciao Temistocle
  • Cm va?
Temistocle scrive:
  • Be' insomma
  • Noi Greci stiamo un po' nella merda
°°SerSeTheBeSt°° scrive:
  • Asd
Temistocle scrive:
  • Non so cosa farmene del tuo sarcasmo, checca
  • cmq
  • Ho da farti una proposta importante
°°SerSeTheBeSt°° scrive:
  • Spara
Temistocle scrive:
  • Allora...
  • che la situazione per noi Greci sia disperata è evidente
°°SerSeTheBeSt°° scrive:
  • Asd
Temistocle scrive:
  • Non mi interrompere
  • dicevo...
  • Qui oramai siamo fottuti, ma quei trogloditi degli Spartani non vogliono convincersi della cosa e vogliono continuare questa guerra senza speranza
  • Io però non sono d'accordo
  • Voglio fare un patto con te
  • Io ti garantisco da adesso in poi la mia fedeltà
  • ...e tu mi prometti che quando avrai sottomesso la Grecia mi riserverai un trattamento di favore
  • E per sancire il nostro patto...
  • Voglio darti un'informazione importantissima...

(effetto sonoro: rullo di tamburi)

°°SerSeTheBeSt°° scrive:
  • '...
Temistocle scrive:
  • La flotta greca si nasconde presso Salamina
  • non si aspettano assolutamente un attacco nemico
  • Hanno addirittura trasformato le navi in un acquapark galleggiante
  • Se attacchi lì farai un macello e vincerai la guerra
  • Ma ricorda...
  • Io non ti ho detto niente
°°SerSeTheBeSt°° scrive:
  • Porca vacca!
  • Con queste informazioni posso vincere la guerra
  • Finalmente Vogue mi eleggerà uomo politico più sexy dell'anno
  • Ruberò il titolo a quel mitomane di Gelone
Temistocle scrive:
  • Adesso scusa ma devo andare
  • Quel rompiballe di Milziade reclama il pc
  • Ciao
Ciao...
Ciao T.A.D.B|
• ...

Serse abboccò all'amo di Temistocle come una trota poco intelligente. Spedì le sue truppe a Salamina senza battere ciglio e si sistemò su una collina nelle vicinanze con pop corn e patatine per gustarsi il suo trionfo. Peccato però che le navi greche non fossero per niente disorganizzate; inoltre erano navi leggere e veloci che potevano muoversi agevolmente fra le strette insenature di quella zona di mare. E poi avevano un tifo da stadio in loro supporto. Le navi persiane invece, lente e goffe, furono rapidamente eliminate mentre Serse scioccato assisteva all'umiliazione del suo popolo dall'alto della collina.

« Cazzo! Dopo questo io torno a fare l'impiegato »
(Serse mentre assiste alla battaglia.)

Seconda guerra persiana due - La vendetta

Nella primavera del 479, ad un anno dalla sconfitta di Salamina, quell'idiota di Serse decise di prendersi la sua rivincita[5]. Fece dunque ripartire l'offensiva da un contingente persiano che aveva stazionato tutto l'inverno in Tessaglia, aiutato da quei voltagabbana dei Tebani. Le truppe, comandate dal condottiero Merdonio, marciarono subito verso l'Attica ansiose di vendetta. Gli Ateniesi, che solo da pochi mesi avevano ricominciato ad abitare ad Atene, furono costretti ad abbandonarla di nuovo, a scacciare i giornalisti di Studio Aperto che da settimane vagavano per il campo rompendo le balle agli Ateniesi con domande del tipo "Come si sente adesso?" e a chiedere nuovamente aiuto agli Spartani. Sparta però si era scocciata di dover sempre salvare le chiappe a quegli effeminati intellettuali da strapazzo e inizialmente si mostrò riluttante ad inviare truppe, anche perché secondo il calendario spartano si stava avvicinando l'Oktoberfest. Qualcuno però fece notare che gli Ateniesi, cagasotto com'erano, sarebbero stati capaci di allearsi coi Persiani pur di aver salve le chiappe [6], quindi decisero di inviare delle divisioni corazzate guidate dal generale Pausania, noto sopratutto per essere uno dei pochi Spartani astemi. La battaglia si svolse fra le rovine di Platea e, nonostante il loro notevole svantaggio numerico, portò la vittoria ai Greci.

Non contenti del successo ottenuto, gli Ellenici si spinsero fino all'Asia per umiliare definitivamente i Persiani ed attaccarono la loro flotta, ancorata presso il promontorio di Mileto. La battaglia fu breve, infatti i Persiani non prevedevano un'offensiva e stavano allegramente partecipando ad un rave sulla costa lasciando le navi incustodite. Dopo la sconfitta Serse si ritirò dalle scene per andare a vivere in pace con il suo fidanzato.

Voci correlate

Note

  1. ^ Anche perché nessuno si fiderebbe ad avere un ateniese dietro.
  2. ^ Ve lo immaginate un re che muore sul cesso, no dico, ve l'immaginate la scena? Svuotato di ogni liquido come una lumaca rinsecchita e il volto stremato. Che fine onorevole.
  3. ^ Inoltre la risposta si limitava ad un copincolla da Google, lo dico sempre che Answers non serve a un cazzo!
  4. ^ O forse orgoglioni.
  5. ^ Si dice che nemmeno l'asino sia così stupido da fare due volte lo stesso errore, proprio per questo Serse era paragonato, per il suo acume, ad una gallina.
  6. ^ Be' non tutti hanno lo spirito di sacrificio di Leonida o forse semplicemente non tutti sono così stupidi...