Guerra dei cent'anni

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« La Francia ha perduto una battaglia, ma la Francia non ha ancora perso la guerra! »
(Il re di Francia dopo la battaglia di Crécy.)
« E vabbé, abbiamo perso la 326ma battaglia di fila, ma alla prossima vinceremo, sicuro! »
(Sempre il re di Francia prima della battaglia di Azincourt.)
« La guerra dei Cent'anni fu terribile. Più della metà dei soldati morì di vecchiaia. »
(Indro Montanelli sulla Guerra dei Cent'anni.)

La guerra dei cent'anni è un conflitto dalla durata di 116 anni (comprendendo l'intervallo tra primo e secondo tempo) particolarmente violento. Essa fu il più grande conflitto tra Francia e Inghilterra dall'XI secolo, scatenato da un albero in territorio inglese che sconfinava nello steccato del re di Francia.

Guerra dei cent'anni

Una delle tante risse che si scatenarono nei pub durante la guerra.
Luogo: Tra l'Olanda e la Linea Maginot.
Inizio:

1337.

Fine:

Ieri.

Esito:

La Francia in svantaggio recupera e vince ai supplementari.

Casus belli:

L'Inghilterra viene eliminata agli Europei del 1964.

Fazioni in guerra
Comandanti
Forze in campo

Millemila soldati.

Millemila soldati e 3000 contadini incazzati.

Perdite

Tutti morti di vecchiaia.

Tutti morti di vecchiaia.

Francia e Inghilterra prima della guerra

La Francia

Alla fine del 1284 Filippo il bello ebbe l'idea di conquistare la Navarra, perché in quel territorio si trovava il suo negozio di cosmetici preferito. Nel passaggio, visto che c'era, conquistò tutti i territori del Papa e provò a conquistare i domini inglesi confinanti, ma dovette lasciar perdere perché le città fiamminghe decisero di fare una rivolta proprio in quel giorno. Nella battaglia con i fiamminghi Filippo perse la cavalleria e dovette tornare in Francia a piedi. Dopo questi fatti Filippo il Bello aveva perso mezzo esercito e si era inimicata l'Inghilterra e il Papa, ma almeno poteva comprare tutti i cosmetici che voleva abusando del suo potere regale.

L'Inghilterra

L'Inghilterra allora era governata dal Grande Fratello re Enrico II. I re inglesi, poiché era un periodo in cui non c'era proprio un cazzo da fare, si dedicarono ad azioni di conquista su larga scala all'estero. Nel 1152 Enrico II sposò Eleonora d'Aquitania, fregando un bel pezzo di territorio ai rivali francesi senza alzare un dito. La politica interna era stabile, anche se si dovette far uccidere alcuni oppositori che protestavano sulle decisioni del re non c'è mai stata nessuna opposizione, le cose sono sempre andate bene, voi amate il Grande Fratello. Il figlio di Enrico IIm Giovanni Senza Terra, invece lottò in Francia per conquistare una terra, ma venne sconfitto e dovette accontentarsi di alloggiare in albergo.
Per gli anni successivi non successe nulla di particolare, eccetto qualche rissa con gli scozzesi.

Cause della guerra

Nel 1314 Filippo il Bello morì in un tragico incidente per essersi messo alla guida del cavallo dopo aver visitato la provincia di Champagne. Dopo questo fatto venne eletto re il figlio appena nato, ma morì al momento dell'incoronazione cadendo mentre saliva sul trono. Il trono francese rimase quindi vacante e ci furono due contendenti alla successione: Filippo di Valois e il re d'Inghilterra Edoardo III. Poiché gli Inglesi in quel periodo stavano sul cazzo ai Francesi, venne eletto Filippo con la maggioranza assoluta, ma Edoardo III lo accusò di brogli e gli dichiarò guerra.
Oltre alle motivazioni ufficiali, sembra che la guerra sia iniziata dopo una gigantesca rissa scoppiata allo stadio dopo una partita Francia - Inghilterra, conclusasi con la vittoria francese.


Capitolo 1: Le origini (1337-1360)

Il Delfino di Francia in fuga da Parigi con un membro della sua scorta.

La prima fase vede la Francia prenderlo pesantemente nel culo dall'esercito inglese. Edoardo III vinse una partita a battaglia navale con il re francese vicino a Sluis, poi arrivò a Crécy dopo aver provocato una mega rissa in un bar di Caen. A Crécy la cavalleria francese arrivò sfinita, perché i soldati avevano fatto tardi la notte prima per un party, e la mattina dopo non riuscivano neanche a stare sui cavalli. Per questo motivo vennero sterminati dagli inglesi.
Gli Inglesi provarono ad assediare Calais, ma i Francesi misero in atto il loro piano anti-assedio: cedettero subito la città e scapparono a gambe levate.
Durante la battaglia di Poitiers il re francese venne preso da uno squadrone di terroristi inglesi, che gli chiesero un riscatto per rilasciarlo. Però il re aveva scordato il portafoglio in un altro paio di pantaloni, e lasciò in pegno agli inglesi i suoi figli per andare a casa a prenderlo. A metà strada si ricordò di aver dato le chiavi di casa al figlio maggiore, che quella sera doveva rientrare tardi, perciò fu costretto a tornare in Inghilterra.

Dopo l'ennesima sconfitta i francesi furono costretti dagli inglesi a dare un terzo dei loro territori e ad acquistare annualmente dieci partite di . Questo provocò l'ira dei borghesi che si ribellarono e costrinsero il Delfino a fuggire da Parigi per organizzare una controffensiva. Domata la rivolta si riuscì finalmente a fare un accordo di pace con gli inglesi, che smisero finalmente di importare in Francia il loro tè.

Capitolo 2: La vendetta (1369-1389)

Dopo aver perso la cavalleria a Crecy, i francesi dovettero trovare trasporti alternativi.

Poiché Giovanni II si trovava ancora in Inghilterra, salì al trono Carlo V e per lui furono subito cazzi:

  • Era appena scoppiata una crisi economica;
  • Gli Inglesi occupavano un terzo del territorio ed evadevano le tasse;
  • I Fiamminghi e i briganti facevano almeno una rivolta alla settimana;
  • Il duca di Navarra, Carlo il Malvagio, cercava puntualmente di prendere il suo posto mettendogli il veleno nel caffè;
  • La Francia aveva perso la finale dei mondiali;
  • Erano finite le scorte di camembert.

Carlo V risolse la situazione dando la colpa dell'Inghilterra e ricominciò la guerra col pretesto che il Principe Nero, duca di Acquitania, gli aveva fatto lo sgambetto.

Stavolta i Francesi riuscirono ad ottenere qualche vittoria: infatti Carlo V aveva pensato bene di attaccare gli inglesi poco dopo le cinque del pomeriggio, quando i soldati stavano ancora facendo la pausa per il e non riuscivano a rimettersi in tempo le armature dato il loro peso. Con questo metodo la Francia si riprese la maggior parte delle terre perse. Ma ad un passo dalla vittoria nelle Fiandre ricominciarono a rompere con rivolte indipendentiste, che costrinsero il re a tornare indietro bestemmiando.

Il modello più leggero delle armature inglesi: 4 quintali, 32 chili e 7 etti di puro metallo fuso.

Fortunatamente riuscì a risolvere la situazione con l'antico metodo dello scaricabarile, vendendo le Fiandre al re di Borgonia per soli cinque franchi. Gli Inglesi decisero di proporre una tregua ai Francesi, che all'inizio rifiutarono perché per una volta nella loro storia stavano vincendo.

Inizio della guerra civile tra Armagnacchi e Borgognoni

Dopo Carlo V salì al trono il figlio Carlo VI[1], scappato dal manicomio qualche anno prima. Carlo dimenticò di essere re e di chiamarsi Carlo, e fuggì terrorizzato dalla moglie appena la vide con i bigodini. Dopo aver visto il film di "Twilight" si credette un lupo mannaro e vagò per il palazzo ululando. Carlo si dimenticò anche che era in corso una guerra, così gli inglesi gli fecero firmare il trattato di pace spacciandoglielo per una richiesta d'autografo.

Constatato il grado di sanità mentale del re, Carlo venne deposto lasciando il trono vacante. Ovviamente, secondo l'equazione Trono vacante = Guerra civile, si presentarono subito due contendenti: Carlo di Orléans, che possedeva un esercito niente male, e il duca di Borgonia, che pisciatosi sotto alla vista dell'esercito di Carlo andò a piagnucolare dal re d'Inghilterra, provocando l'ennesima cagnara tra i due stati.

Capitolo 3: Il ritorno (1425 - 1429)

L'esercito Francese alla battaglia di Azincourt.

In quel periodo il re inglese Enrico V non riusciva a dormire da tempo, perché la mattina venivano davanti casa sua cortei di sciopero nei giorni pari e Testimoni di Geova in quelli dispari. All'inizio provò ad ingraziarsi il popolo promettendo la riforma sanitaria, poi un milione di posti di lavoro e infine promise di togliere l'ICI sulla prima casa. Poiché non riuscì a fermare le proteste trovò la soluzione più semplice: dichiarò guerra ai francesi su richiesta dei borgognoni e instaurò il servizio di leva. Così i manifestanti furono costretti ad andare al fronte mentre i testimoni di Geova furono usati come armi psicologiche: venivano mandati a rompere i coglioni dei francesi alle 5 del mattino.

Stavolta per i Francesi furono nuovamente mazzate: Enrico V aveva deciso di abolire l'ora del tè per l'esercito e i Francesi, poiché non lo sapevano, avevano mandato all'attacco un solo gruppetto di soldati mentre tutti gli altri erano rimasti all'accampamento a giocare a poker. Dopo aver distrutto ad Azincourt il gruppetto mandato dai Francesi, gli Inglesi arrivarono a conquistare tutto il nord della Francia ed espugnarono Parigi nel giro di un petosecondo, facendo fare ai Francesi quella cosa che in gergo è chiamata figura di merda.

Per qualche strano motivo i re di Francia ed Inghilterra creparono nello stesso anno, così venne eletto re Enrico VI all'età di nove mesi come re di Francia e d'Inghilterra, come a dire che ormai al trono francese potevano andare cani e porci.
Gli Inglesi, a questo punto, pensarono che fosse giunto il momento propizio per dare il colpo di grazia al regno di Francia, e si apprestarono ad assediare Orléans, città simbolo della parte francese, mentre il Delfino Carlo VII si era ritirato in un bioparco nel Sud.

Giovanna D'Arco e la vittoria[2] francese

Locandina del film su Giovanna D'Arco. Purtroppo la pellicola venne considerata eretica e bruciata poco dopo.

Giovanna D'Arco

Giovanna d'Arco era una contadina francese che sentiva fin da piccola le voci mistiche di Xena e Lady Oscar. Le voci incitarono Giovanna ad andare in aiuto del Delfino di Francia, così lei andò nel bioparco in cui si era rifugiato Carlo VII e offrì il suo aiuto. Carlo VII le diede un manipolo di disoccupati per supportare i quattro gatti che aveva ad Orléans.

Ormai gli inglesi erano arrivati alle porte di Orléans ed avevano già cominciato l’assedio: catapultavano venditori porta a porta, esattori delle tasse e testimoni di Geova dentro le mura, mentre fuori avevano attaccato un altoparlante enorme che trasmetteva un concerto degli Slipknot a volume massimo. Ormai la città era prossima alla resa, ma le sorti della battaglia vennero ribaltate da Giovanna, che distrusse gli altoparlanti con il suo cerchio rotante e attaccò gli inglesi, che fuggirono a gambe levate. Giovanna d'Arco continuò a sterminare inglesi fino a Reims, dove Carlo VII si fece incoronare e rimandò Enrico VI all'asilo. Ma dopo neanche un anno Giovanna venne presa a tradimento dai Borgognoni e bruciata viva durante una grigliata perché gli inglesi avevano finito la legna per il falò.

Fine della guerra

La situazione per gli inglesi si fece amara dopo il 1430: tutti quegli anni di guerra avevano portato all'esaurimento delle scorte di bacon, e gli inglesi si infiacchirono a tal punto che persero tutti i territori conquistati. Ormai in entrambi gli stati era scoppiata la crisi economica, erano finite le armi e le battaglie si combattevano con le spade di legno, poi con le pistole ad acqua, a cazzotti e lanciandosi le scarpe, finché i soldati preferirono scontrarsi con partite di calcetto.

Avendo finito le armi, i due eserciti provvidero a dotare i loro uomini di modernissime pistole ad acqua.

Poiché nessuno dei soldati aveva più la voglia di continuare la guerra i due re decisero di giocarsi tutti i territori a poker. I due si riunirono in una bisca di Castillon, e dopo una giornata di gioco il re di Francia spennò il re d'Inghilterra, lasciandogli solo la provincia di Calais. Dopo la partita i due decisero finalmente di fare la pace dandosi il mignolino, ponendo fine alla guerra dei cent'anni.

Conseguenze

Alla fine della guerra i due stati erano totalmente cambiati rispetto a prima:

  • L'Inghilterra da stato potentissimo era ridotto a una pezza;
  • La Francia, che durante la guerra disponeva i soldati disoccupati in prima fila, rinnovò l'esercito e risolse per un bel po' il problema della disoccupazione;
  • In entrambi gli stati si teneva puntualmente uno sciopero dei contadini ogni Venerdì mattina;
  • Le valute calarono così tanto che le banconote venivano date ai bambini per farci le costruzioni.

Note

  1. ^ Notare l'originalità dei nomi...
  2. ^ A culo

Voci correlate