Armonica a bicchieri

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che vanta innumerevoli tentativi di imitazione.
(Rimpallato da Glassarmonica)
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Glassarmonica del 1880 (giorno più, giorno meno).

La glassarmonica, conosciuta anche come armonica a bicchieri, è uno strumento musicale idiofono a frizione.

  • Idiofono: perché chi sceglie di imparare a suonare questo buffo attrezzo tanto furbo non deve essere;
  • a frizione: perché si tratta di strofinare qualcosa con qualcos'altro, che forse è il motivo che spinge molti a provarlo.

A prima vista si presenta come un kebab di vetro, imperniato su un rotore orizzontale che può essere a pedali o elettrico.
I kebabbar musicisti lo suonano con le mani, qualcuno con i piedi (come spesso accade con altri strumenti).
La frizione usata sui bordi di ciascun elemento genera una vibrazione, che a sua volta produce un suono dipendente dalla grandezza della coppa:

  • coppa grande = suono basso
  • coppa piccola = suono acuto
  • coppa media = 2,5 € per un massimo di tre gusti (la panna si paga a parte).

La moderna glassarmonica è stata inventata nel 1761 da Benjamin Franklin, in sostituzione di un altro strumento che impiegava normali bicchieri con acqua dentro chiamato Glasspiel, che può essere considerato il suo antenato. Comunque, anche cercando bene con Gugol, di questo Glasspiel Franklin nessuno ha mai sentito parlare.

« Margareth, vieni a vedere questa cosa che ho appena inventato. L'ho chiamata glassarmonica. »
(Benjamin Franklin mostra orgoglioso la sua nuova invenzione.)
« Benjie, come ti è venuto in mente di rovinare tutti i bicchieri da brandy?! Inoltre li avevo appena lucidati. Stasera a letto senza cena! »
(Margareth Kitcarson (badante di Benjamin Franklin))

Dal glasspiel alla glassarmonica

Robert Tiso: un defic virtuoso del glasspiel.

Il glasspiel è praticamente un bauletto con dentro bicchieri di cristallo, di varie grandezze, da suonarsi dopo averli riempiti con livelli d'acqua differenti e strusciando i polpastrelli sul bordo. Agitare il dito all'interno dei bicchieri invece non produce alcun suono, ma in presenza degli ingredienti giusti si otterrebbe un Mojito ben miscelato.
Iniziò ad essere utilizzato in musica nel XVIII secolo. Le cronache dell'epoca raccontano che si dilettasse a suonarlo Maria Antonietta d'Austria, moglie di Luigi XVI di Francia, anche se pare l'abbia fatto per poco tempo, per poi passare definitivamente ad un bizzarro strumento appena inventato che produceva un solo suono: "ZAC!"

Benjamin Franklin con la sua glassarmonica.

In Francia si diffuse molto, anche al di fuori degli ambienti musicali. Venne usato spesso come alibi dai topi d'appartamento, in particolare quando si appropriavano di un servizio di pregiato cristallo boemo. In caso di arresto, ai gendarmi raccontavano di essere artisti di glasspiel e questi, pur di non fare la figura degli ignoranti, li lasciavano andare. Se invece avessero affermato di suonare un idiofono a frizione, sarebbero quasi sicuramente finiti dentro per oltraggio a pubblico ufficiale.
Benjamin Franklin, estimatore di quelle soavi melodie[a fiducia], ebbe l'idea di disporre i bicchieri concentricamente lungo un asse orizzontale, ottenendo in questo modo alcuni benefici:

  1. non essere più cazziato dalla badante (perché dover rimettere a posto un fottìo[1] di bicchieri era seccante);
  2. evitare la cirrosi epatica (perché invece dell'acqua usava il gin e si leccava continuamente le dita);
  3. far sbellicare dal ridere gli ospiti alla sola vista del coso.

Egli battezzò il suo strumento glassarmonica, nome composto da:

  • "glass" (vetro/cristallo),
  • "arm" (braccio)
  • "monica" (nome di una tizia con gli occhiali che frequentava, amante del fisting).

Tale strumento venne impiegato in seguito da Mozart, Beethoven, i Pink Floyd[2], Donizetti, Gino "er Canaja" e altri importanti artisti.

Fai da te

La versione per imparare. Ad ogni errore si subisce una scarica da 700 volt.

Ottenere una glassarmonica è semplicissimo, potrebbe farlo anche un bambino (se solo non temesse il battipanni della madre).

  1. Procuraratevi contenitori in vetro di varie misure. Vanno bene i bicchieri, i calici del servizio buono usati solo a Capodanno, le coppe della macedonia, i vasetti della marmellata (da svuotare fregandosene del diabete), le insalatiere e la boccia del pesce rosso.
  2. Praticate un foro nel cul sul fondo di ciascun elemento. Potete utilizzare un tornio, un trapano con punte diamantate, oppure un fucile al plasma come quello di Halo 2. Se siete in difficoltà nel reperire questi strumenti professionali va bene anche una spada laser, da qualche parte dovreste averne una.
  3. Procuratevi uno spiedo da porchetta, uno di quelli standard da un metro e mezzo.
  4. Fate sparire la macchina da cucire a pedali, quella che viene oramai tramandata da alcune generazioni e che un furbo antiquario, sottostimando il reale valore, voleva barattare col suo yacht di 34 metri.
  5. Infilzate gli elementi sullo spiedo, poi fissate lo stesso al rotore di quell'inutile Singer del 1880.

A questo punto, pedalate fino ad ottenere una velocità costante, inumidite le dita e poggiatele sui bordi. Se siete stati diligenti otterrete un suono vellutato e cristallino al tempo stesso, qualcosa di simile a quello emesso dal leggendario flauto di Pan, e tutte le vergini nel raggio di sei chilometri busseranno alla vostra porta infoiate.
In alternativa potreste incorrere in uno dei seguenti problemi:

  • un bicchiere sbeccato vi trancia di netto l'indice;
  • producete senza volere il temuto Si diesis terrificus striduli, letale per la maggior parte degli insetti, i chihuahua e i pilastri portanti dell'edificio;
  • cede il dado che blocca lo spiedo e il cuneo si trasforma in un razzo rotante, che buca gli edifici per tre isolati e termina la sua micidiale corsa in un parco giochi, dopo aver aperto una voragine ai piedi dello scivolo nella quale scompaiono alcuni marmocchi.

Le controversie sullo strumento

Paul Gascoigne preferisce la versione con i bicchieri da di whisky. Prima di suonare li riempie e li svuota più volte, fino ad ottenere l'accordatura perfetta.

La glassarmonica fu considerata pericolosa per secoli. Secondo alcuni studiosi produceva effetti disastrosi sulla psiche, per molti altri (quelli che non facevano uso di droghe) era dannosa per l'elevata quantità di piombo contenuta nel vetro di allora. Di fatto: la rotazione continua delle dita sui bordi, e il dover immergerle spesso, può causare potenziali danni alle articolazioni. Ce lo conferma il professor Artemisio Favazuppa, primario di Amputazione delle falangi all'ospedale San Gemini di Alluvionata Scalo (Boh), nonché autore dell'apprezzato saggio "Umidità e dinamiche avulse dell'artrite reumatoide".

Intervistatore : Quindi ritiene che la glassarmonica sia pericolosa per l'uomo.
A. Favazuppa : No, è la ritenzione ad essere pericolosa, specie quella idrica.
Intervistatore : Veramente le stavo chiedendo se sostiene che la glassarmonica sia dannosa.
A. Favazuppa : No, per sostenere è meglio un sospensorio.
Intervistatore : Mi scusi, noi siamo venuti per avere rassicurazioni sui potenziali pericoli della glassarmonica.
A. Favazuppa : Ma allora ha sbagliato persona! La compagnia di assicurazione è al terzo piano.
Intervistatore : DOTTORE!! STIAMO PARLANDO DI GLASSARMONICAAA!
A. Favazuppa : Non gridi che oggi ho un terribile mal di testa. Forse è colpa dell'Alzheimer, lei che ne pensa dottore? Potrebbe essere?

Note

  1. ^ enorme quantità, difficilmente misurabile con gli attuali strumenti
  2. ^ sembra assurdo ma è vero

Voci correlate

Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 21 febbraio 2016 col 60% di voti (su 5).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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