Giove (astronomia)

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Giove visto dal cannocchiale. Woodstock, 1969.
« Per Giove! »
(Un passante chiede informazioni per raggiungere Giove.)

Giove è uno dei 115 pianeti del sistema solare. È famoso per essere il più tondo tra tutti i pianeti, così tanto da essere considerato doppiamente tondo: tondo al quadrato. Scoperto dai Babilonesi nel 1992, Giove è anche il più grande di tutti i pianeti conosciuti: grande abbastanza da poter essere visto ad occhio nudo anche da pianeti distanti milioni di chilometri, come la Terra, Marte o l'Australia.

Nonostante quei ciarlatani degli astronomi dicano che sia ben visibile ad occhio nudo, io e mio cugino non siamo mai riusciti a vederlo.

Caratteristiche

La prima cosa da sapere riguardo a Giove è che è un pianeta fake. Si tratta infatti di un gigante gassoso, ovvero un enorme ammasso di gas posizionato in mezzo all'Universo, quindi non ci si può nemmeno camminare sopra. Ciò ha reso leggermente complicata la nascita della vita sul pianeta, che comunque si presta benissimo come meta per gite in mongolfiera, grazie alla grande quantità di elio presente nell'atmosfera.

Composizione interna

Come dimostra questa immagine, Giove non si è originato da una nebulosa solare, ma da una cipolla.

Secondo gli studiosi del Mulino Bianco, Giove è un immenso ammasso di gas con un nucleo solido: i dati teorici sostengono che questo nucleo solido sia composto da una ghianda, situata al centro del pianeta e circondata da metalli allo stato solido come ferro, silicio e fette biscottate scadute da 5 miliardi di anni. Al di sopra del nucleo, all'interno di questa enorme massa gassosa, si stima che ci siano forme di vita non intelligente, come i pesci, l'elettorato italiano o i plesiosauri a idrogeno molecolare.

Giove secondo i planetologi

I planetologi sono scienziati fancazzisti pagati per fare ipotesi strambe sui pianeti così da sbalordire la gente in modo che non si accorga che il governo ha appena alzato le tasse per pagare i planetologi. Costoro sono concordi nel dire che Giove si comprime di circa 2 cm all'anno: di questo passo, quindi, il pianeta scomparirà entro i prossimi unomila triliardi di anni e causerà un paradosso spazio-temporale che genererà un'ondata di radiazioni così forti da mandare in tilt i tostapane della Terra, i quali prenderanno vita e schiavizzeranno i terrestri. Questi ultimi, a loro volta, saranno diventati rettili volanti grazie al normale processo evolutivo.

Storia delle osservazioni

Tipico episodio di bullismo planetario.

Il pianeta Giove è noto all'uomo da circa 15 giorni. Sedici se stai leggendo il giornale del giorno precedente.

Una delle prime civiltà a sbarcare su Giove furono gli Assiri, i quali ne studiarono la composizione e il moto di rotazione, senza capirci niente. I Babilonesi invece riuscirono a capire molto del pianeta, osservandolo semplicemente ad occhio nudo: purtroppo però dimenticarono di scriverlo da qualche parte, così tutti i loro studi furono vani. Poco dopo, circa 2000 anni fa, anche gli astronomi Cinesi riuscirono a ricavare dati precisi riguardanti Giove, osservando il pianeta attraverso canne di bambù. Tuttavia annotarono i dati nella loro lingua incomprensibile e così non sono mai serviti a niente.

Occorrerà dunque aspettare il XVII secolo, quando Galileo Galilei, dopo aver inventato il cannocchiale per motivi ormai noti (ossia voyeurismo), si imbatté per caso in Giove mentre eseguiva un patetico tentativo di sbirciare sotto la gonna di una donna danese distante 3000 km da lui. Fu in quel momento che l'astronomo italiano esclamò "Yuppi!" da cui derivò poi Iuppiter, nome latino del pianeta che tradotto in italiano starebbe per Iuppiter. Cosa diamine c'entri la parola Iuppiter con Giove, poi, è uno di quei misteri destinati a restare tali. I Cinesi definivano Giove l'astro del legno. E in effetti così sembra fatto.

Satelliti

Io, satellite di Giove. Alle sue spalle, Europa.

Giove, siccome è un pianeta grosso e pizzoso, possiede ben 63 satelliti. Uno più inutile dell'altro. Per motivi di praticità non diremo i loro nomi, anche perché se volete veramente sapere come si chiamano avete sbagliato sito. Tuttavia, siccome sono numerosi, qualcuno ha deciso di dividerli in diversi gruppi. Eccoli elencati:

  • Gruppo principale: ne fanno parte i satelliti famosi di Giove, gli unici di cui parleremo: Io, Europa, Ganimede e Callisto.
  • Gruppo di Amaltea: ne fanno parte 5-6 satelliti, tra cui Metis, Adrastea, Amaltea, Tebe, Sparta e Atene. La caratteristica principale di questi satelliti è quella di non avere alcuna caratteristica.
  • Gruppo irregolare: i restanti circa 50 satelliti di Giove fanno parte del gruppo irregolare, non per qualche motivo in particolare, ma solo perché gli astronomi avevano finito i fogli su cui scrivere i nomi. Si chiamano irregolari perché non sono classificabili: infatti a causa della loro caratteristica di avere mani e piedi sono soliti spostarsi per il cosmo confondendo le idee degli osservatori. Inoltre devono il loro nome al fatto che non girano intorno a Giove in modo regolare, ma si spostano confusamente, causando ingorghi che ogni domenica sera bloccano il moto di rivoluzione, congestionando il traffico.

Satelliti principali

Astronauta a bordo della sonda Voyager II.
  • Ganimede: gli astronomi lo definiscono il satellite più grande e più figo di tutto il sistema solare. Scoperto da Galileo Galilei qualche anno fa, Ganimede possiede nella sua atmosfera ossigeno, idrogeno e forse rete Wi-fi libera. Si pensa che un tempo questo satellite fosse abitato dai rettiliani.
  • Callisto: su Callisto, quarto satellite di Giove, potremmo dire davvero molte cose. Ma siccome non ci pagano per farlo, non diremo nulla.

Missioni spaziali

La prima missione spaziale su Giove avvenne per caso nel 1999,99 quando Roberto Giacobbo, a bordo della sonda spaziale Voyager I, era intento a sbarcare su Marte. Quindi si ritrovò su Giove. Attualmente si attendono ancora sue notizie. Intanto, per recuperare Voyager I, la NASA ha inviato Voyager II - il ritorno. Quest'ultima però è rimasta impigliata nei rami di un albero: al momento si sta cercando di recuperarla con l'ausilio di un bastone.

La sonda Galileo, invece, ha avuto più fortuna: è riuscita a fotografare la superficie del pianeta, salvo poi schiantarsi contro Ganimede, che non aveva rispettato il segnale di dare precedenza. La prossima missione spaziale su Giove avrà luogo nel 2016 e costerà circa 18 miliardi di dollari. Il governo americano sta tuttavia pensando di adoperare questi soldi in altri modi: per esempio costruendo un pallone gigante di plastica da usare come rifugio antiatomico per la popolazione dell'Illinois, oppure per acquistare il Portogallo.


Tutti i pianeti del sistema assolato

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