George Best
George Best, pseudonimo di Giorgino Migliore, toponimo di un comune delle Marche e omonimo di un cocktail analcolico, (Belfast, 22 maggio 1946 – Vivente nei boccali di tutti noi) è stato un filosofo di fama mondiale. Nel 1968 gli fu consegnato l'Apeiron d'Oro, per le sue riflessioni metafisiche, mentre nel 1987 vinse un Grammy per la sua Sinfonia per tube di Falloppio in Sol maggiore da 22 cm e rotti.
La vita
Infanzia
Nacque in Irlanda del Nord, durante una rissa con dei terroni di Dublino, quando un tizio sferrò un pugno in pancia a sua madre, talmente forte da metterla incinta e da far venire al mondo il bambino in un colpo solo. Questo lo portò a nascere di costituzione gracilina, fatto che non gli permise di competere negli sport nazionali del suo paese: la rissa negli Off licence e il terrorismo religioso. Nato in un periodo in cui era illegale in Irlanda del Nord mescolare idrogeno e ossigeno a causa di una superstizione popolare che vedeva in questi elementi un simbolo papale, il piccolo Georgieboy fu costretto a sopravvivere tracannando whisky di quarta scelta e birra riciclata. In quest'epoca ebbe il primo litigio col suo fegato, col quale conviveva, per problemi di soldi.
Stimolato da questo contesto culturale George partì per un viaggio memorabile, di cui nessuno ricorda nulla. Ciò che si sa è che Best, appena quindicenne, si svegliò a Manchester, ai margini di un campo da calcio di periferia (campetto di Manchester, oratorio dei Salesiani di Manchester, Old Trafford). Redento da quell'esperienza, ebbe una vocazione filosofica e cominciò la sua predicazione, non appena finito di vomitare. Notato per il carattere semplice, umile e disponibile, fu rapito contro la sua volontà e costretto a diventare calciatore.
Il successo
Fece un primo provino al Glen Grant, squadra locale di categorie inferiori, ma fu scartato perché non c'erano divise della sua misura. In seguito fu notato da Bob Bishop, il quale spedì un telegramma a Matt Busby, allenatore del Manchester Utd che recitava: Credo di averti trovato un genio. Porta dentro lo stendibiancheria.
Peccato Bob Bishop non fosse un osservatore dello United, bensì un buontempone in vena, anche di scherzi, ma soprattutto di eroina.
Nonostante questo, Matt Busby, che era seduto sulla panchina del Manchester da 23 anni e ormai stava rimbambendo, volle tesserare il "genio", convinto che gli avrebbe esaudito tre desideri. Le malelingue vogliono invece che Best sia stato tesserato dopo essersi scopato la figlia di Matt Busby, Matt Busby e il suo gatto. Il giovane così giunse a giocare nella stessa squadra di grandi campioni quali Bobby Chartlon, Dennis Law e il capitano storico Ryan Giggs. All'inizio Busby fu contrariato dal fatto che Best non potesse esaudire il suo desiderio di un nuovo paio di ghette, ma, dato che il ragazzo aveva una naturale tendenza al procurare alcol e gnocca, tutto si sistemò.
Nel 1963 finalmente esordì in campionato, contro il West Bromwich Albion, sul risultato di 32-2 per lo United, alla tenera età di diciotto anni. La breve parentesi di venti minuti che trascorse in campo gli bastò per fare una dozzina di tunnel e di serpentine ubriacanti. Si dice che a seguito della partita Berlusconi, estasiato dalla sua velocità in fatto di tunnel, gli avesse proposto di diventare nuovo capo ingegnere edile nel progetto della Salerno-Reggio Calabria, salvo poi ricredersi, accortosi che Best era ormai maggiorenne.
Ben presto Best si conquistò un posto da titolare nella prima squadra, date le sue grandi qualità, e un posto nel cuore dei tifosi, grazie alle sue fungirls.
In questo periodo Best distrusse tutti i record. In una partita di FA Cup contro i semi-professionisti del Northampton riuscì a segnare ben sei reti, di cui un rigore, due di testa e un autogol, che venne assegnato comunque al Manchester perché tutti lo ritennero troppo spettacolare per essere assegnato a una squadra di dilettanti. Altri record furono infranti da Best per quanto concerne le bevute, il sesso e le multe per eccesso di velocità. Infatti tutt'oggi egli è ricordato come il calciatore ad aver bevuto più birra, aver scopato più gnocca e aver superato più volte i limiti durante la stessa partita di calcio.
Con lo United vinse la Premier League nel 1967, mentre col Manchester vinse la Champions League nel '68, tra l'altro segnando due gol al Benfica in finale e prendendosi gioco di Eusébio perché aveva le ginocchia valghe. Al ritorno all'aeroporto scese dall'aereo con un sombrero in testa, mandando in delirio la folla senza un'apparente buona ragione. Tra l'altro, per questo gesto, venne pure soprannominato il quinto Beatle, probabilmente in senso ironico nei confronti di Pedrito Migliores, immigrato messicano che suonava la batteria di nascosto per mascherare l'incapacità di Ringo Starr.
Il declino
Purtroppo, ciò che sale è destinato a scendere, così Best fece per la prima volta cilecca, a letto con Miss Canada. Col passare degli anni, poi, i rapporti con Matt Busby si deteriorarono. Infatti Best prese a non presentarsi più agli allenamenti e a non invitare più il vecchio manager ai suoi festini, accampando banali scuse come l'incontinenza dell'allenatore. Questi contrasti sfociarono in una violenta lite, e Best venne cacciato. Andò a cercare fortuna in America, a Los Angeles, sognando il cinema. Sfortunatamente, ad una festa, totalmente ubriaco, vomitò a spruzzo su tutto il bel mondo di Hollywood, precludendosi quella carriera. Ripiegò sulla locale squadra di "soccer", gli L.A. Aztecs, con a capo il solito miliardario che trovava assurdo che i giocatori non potessero correre con la palla in mano e placcarsi a vicenda.
Il campionato americano era però importante più o meno come l'informazione oggettiva nel Tg1, sicché Best, strapagato e senza bisogno di impegnarsi per segnare 36 gol a partita, si diede alle donne e all'alcol, così, per provare nuove esperienze. Sempre più sbronzo e sempre più trasandato, girovagò per il mondo nelle squadre più disparate, raramente restandoci più di un paio di stagioni. Tutte le sue esperienze infatti finivano presto in risse di proporzioni bibliche per motivi futili quali il colore dei pantaloncini che non si intonava col celeste dei suoi occhi o il magazziniere che lo guardava storto. Alla fine decise di ritirarsi, dopo il quarto coma etilico durante il riscaldamento.
Dopo una breve parentesi come commentatore dell'Irlanda del Nord ai Mondiali dell'82 (breve perché l'Irlanda fu eliminata prima dell'inizio della manifestazione con la motivazione: Dai, non prendeteci per il culo.), Best riprese il suo usuale lavoro di beone per un trentennio.
Nel 1992 ebbe un altro litigio col suo fegato, che lo sbatté fuori di casa per 9 mesi in una clinica. Nel 2000 sua moglie, stanca di aver sempre le cervicali per sostenere tutte le sue corna, ottenne il divorzio, sicché Best, senza più alcun obbligo tranne un paio di figli illegittimi sparsi per il mondo, prese direttamente residenza da Boe.
Nel 2002 si separò anche dal suo fegato, prendendone uno nuovo, col quale però i rapporti non decollarono mai. Col pene ormai ammosciato e con sparute tracce di sangue nel suo alcol, Best decise di ricoverarsi nuovamente nel 2005. Il suo fegato nuovo se n'era ormai andato, lasciando il grande campione in fin di vita.
Le sue ultime parole, che hanno fatto il giro di tutto il mondo, furono un solenne monito per le nuove generazioni di alcolizzati:
Così, il 25 novembre 2005, George Best esalò il suo ultimo respiro, che sapeva terribilmente di rum.
Curiosità
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- Ad oggi è l'unico uomo mai esistito che ha bevuto così tanto da rovinarsi il fegato, subire il trapianto di un fegato nuovo e rovinare anche quello.
- Si è scopato tutte le mogli e fidanzate dei giocatori del Manchester United, tutte le mogli e fidanzate dei dirigenti del Manchester Utd, tutti i giocatori e i dirigenti del Manchester Utd, tutta Manchester, Utd e non.
- Ha bevuto ancora di più.
- Con le sue gesta ha dimostrato che le donne sono endemicamente e irriducibilmente zoccole, specie dinanzi ai calciatori di fama mondiale.
- Lo ricordiamo per una serie di aforismi gentili e politicamente corretti che, molto più della Bibbia, delle figurine Panini e dei libri di Jessica Fletcher, dovrebbero essere seguiti da tutta la popolazione mondiale.
- Dopo la sua morte, fu costruito un aereo speciale, recante la sua effigie, cui fu dato il suo nome: volava traballando.
- È l'unico calciatore cui è stato dedicato un aeroporto, anche perché Wanda Nara è considerata più un uccellaia che uno scalo per aviogetti.