Gemello scemo geniale di Adolf Hitler

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Ecco Gias. Fa le boccacce perché è un coglione.
« Vado in montagna perché vado in montagna »
(Egli che tenta di costruire una proposizione finale)
« Questo pavimento è da lavare. »
(A quanto pare non ha maggior fortuna nei complementi d'agente)
« Credo di avere la febbre a 90 »
(Lui che crede che a scottargli sia la fronte, ma non è la fronte)

Il gemello scemo geniale di Adolf Hitler (Kartoffen, 1890) è stato uno spermatozoo crucco che ha sbagliato strada di brutto. Quando chiese indicazioni per le trombe forse capirono male. Nuota, nuota e nuota si ritrovò a Las Vegas. Meglio non dire cosa fece per sopravvivere. Con quel codino, poi... In fondo fu per questo che il gemello scemo geniale di Adolf Hitler (che d'ora in poi chiameremo Gias per comodità) nacque con un anno di ritardo rispetto al gemello cattivo, e con un bel ritardo, poveraccio.

Biografia

L'infanzia

Non si sa con certezza quando Gias sia nato. La calvizie incipiente e il continuo rimembrare del Terzo Reich fa però pensare al primo governo di Julius Andreotten.

Il piccolo Gias nasce già vecchio a Berlina, in Tedeschia.

No. Non ho scritto male.

Giasmine (ecco il vero nome completo, e mascolino, del tedesco) viene concepito nel retro di una Mercedes tarocca. Nacque giusto in tempo per essere schiacciato da un carro armato sovietico che passava di lì per caso. Dovremo aspettare la fine della guerra prima che qualcuno si accorga di un coso appiccicato ai cingoli di un T-34. E la caduta dell'Unione Sovietica prima che qualcuno decida di staccarlo da lì.

Il liceo

Gias al liceo linguistico, con ancora la chioma.

A 50 anni però Gias è di nuovo libero di fare quello che facevano i bambini come lui: andare a scuola, soffrire di Alzheimer, andare a scuola...

Visto che l'età era dalla sua e non aveva nulla da perdere, se non l'ennesima guerra mondiale, il tedesco decise di iscriversi alla scuola materna. Peccato però che molestasse i suoi compagni di classe rubandogli i pannolini e masturbandocisi sopra, quindi dovette passare direttamente al liceo.

Non sapendo assolutamente che cazzo scegliere, andò in quello che più gli sembrava valido. Non sorprende quindi che scelse l'utilità fatta a liceo, il linguistico. Dopo i primi mesi di smarrimento, perché i professori non gli cambiavano il catetere e metà classe era sua progenie, decise di darci dentro con gli studi. In poco meno di un mese imparò a dire "Heil Frument" in 12 lingue diverse, tutte staccate a morsi dai nipotini disubbidienti.

Il soggiorno in Francia

Conseguito il diploma con LX/C (all'epoca c'erano ancora i numeri romani), decise di andare a lavorare all'estero. La sua prima meta fu la Francia. Peccato però che le vecchie abitudini si fecero sentire, e per andare a lavoro prese un Tiger V. I francesi, indignati, firmarono subito la resa incondizionata.

La tentata invasione dell'Italia

Gias sulla Salerno-Reggio Calabria.

Dopo 4 anni di formaggio e dipinti rubati, Gias si stufò della Francia. Decise quindi di invadere l'Italia col medesimo carro armato. Peccato però che discese la penisola percorrendo la Salerno-Reggio Calabria. Dopo 5 mesi di inutile attesa, decise di desistere. Proseguì quindi a piedi, intento a raggiungere Messina camminando. Giunto a conoscenza dell'inesistenza del ponte sullo Stretto, diede fondo alle sue conoscenza linguistiche bestemmiando in 45 lingue diverse, compresa la lingua dei Puffi. Tant'è che Grande Puffo, a cospetto di un tale porcone, morì di infarto, per la gioia di Puffo necrofilo.

Attraversò lo stretto a nuoto, servendosi di tartarughe marine legate con i peli della schiena. Solo che lui stava sotto. Tracannò più mar Tirreno che Cariddi col diabete. Invece di stare diciotto ore filate a pisciare acqua salata sostituì direttamente la vescica in un distributore automatico a metà strada. Quella piena la lasciò davanti a un orfanotrofio.

Giunto a Messina, non riuscendo a capire quale lingua si parlasse in Terronia, decise di rifare il liceo. Dato che aveva scommesso con i suoi nipotini del linguistico che sarebbe riuscito a frequentare una scuola ancore più inutile, ma non esistendoci un liceo artistico a Messina, si iscrisse all'alberghiero. Tralasciando il fatto che da bravo tedesco sostituì tutte le camere degli alberghi con camere a gas, si diplomò anche qui come primo della classe. Anche perché i compagni erano morti asfissiati...

L'insoddisfacente età adulta

Gias che vuole imitare il fratellone, ma non c'ha le physique du rôle.

Finito il liceo decise di trovare lavoro. Come unico abitante di Messina rimasto, a causa della morte sospetta del resto della popolazione, poté scegliere il lavoro più prestigioso e retribuito della città: controllore di chi controlla i prezzi in un negozio di informatica. Fece però scappare l'unico cliente rimasto (se stesso) ed il suo capo (ancora lui) lo licenziò. Si elesse quindi come sindaco di Messina dopo elezioni ritenute da molti truccate.

Passato qualche anno, ripopolatasi la città, decise, fintanto che era giovane, di provare le fugaci gioie della vita. Andò in discoteca, inventata appunto dal tedesco per attirare quindicenni nei bagni. L'unico problema di tali latrine è che non erano dotate di chiave, e Gias veniva spesso interrotto nel mezzo del coito da gente che apriva la porta di suddetti bagni e si metteva una mano alla bocca e una sul pacco, quello di Gias.

Lui però ci fece presto l'abitudine e prese misure drastiche: inventò la parola "occupato" e il cloroformio, che mise nei drink offerti alle ragazze, per poi deflorarle con tutta calma in casa: il fascino della pedofilia fece al berlinese crescere il pene a dismisura, che prese ben presto anche la funzionalità di una coda. Da qui il drink sopracitato venne chiamato "cocktail", ma questa è un'altra storia.

Memorabile poi lo scorso capodanno quando, di ritorno da una serata fatta di toilette e persone che vi entravano, ritornò a casa ubriaco, senza:

  • In rene, quello rimasto;
  • La ragazza, smarrita;
  • Il portafoglio, smarrito;
  • L'occhio di vetro, smarrito;
  • La dignità, mai avuta.

In compenso in quella serata guadagnò 13 nuove malattie veneree, alcune delle quali inventate per l'occasione

Si narra che ancora oggi nelle strade di Messina si aggiri un attempato nonnetto con la pelata e uno strano lecca-lecca di forma fallica, e che sia solito esclamare "vieni qui, bambina, non voglio farti del male" dopo averla colpita con il calcio del suo MP44.

Linguaggio dell'esemplare

Gias non è un bel vedere, ma migliora di parecchio dopo una bella sbronza. La sua.

È curioso inoltre costatare come seppur sia vissuto in italia per 10 anni, ancora non sappia riconoscere un congiuntivo. Ecco quindi le sue più grandi gaffes grammaticali e lessicali:

  • Circoinciso (al posto di circonciso)
  • Campo sciistico (al posto di pista sciistica)
  • A posta (al posto di apposta)
  • Apposto (al posto di a posto)
  • A parte (al posto di apartheid)
  • I paradossi si spiegano da soli non spiegandosi (eh?)
  • Ma che cosa cerchio (intendendo "ma che cosa cerchi")
  • Sai che una volta mi sono rotto il pene, letteralmente? (Gias inizia di solito così una conversazione)
  • Il capoluogo delle Marche è Agorà
  • In Germania ci sono cittadelle in province di fiumi (da strafatto è anche peggio)
  • Il lago di Coma è il lago preferito dai narcotici
  • Tu coque, uovo? (Gias fu tradito da Rosita)

Curiosità

Se incontrate quest'uomo a Messina non incrociate il suo sguardo: risorgerebbe in tre giorni.
  • Come tutti gli anziani, anche lui ha passatempi. Non essendoci però cantieri a Messina, ha dovuto ripiegare su qualcos'altro. Dona quindi giornalmente 1000 euro agli streamer di Twitch che ballano in cam.
  • Si è bruciato il 90% dei neuroni guardando gli streaming sopracitati.
  • È attualmente in conflitto con Luca Giurato su chi abbia maggiormente martoriato la lingua italiana. Ha scritto perciò un vocabolario tutto suo, intitolato Mein Kampf. Peccato ne sia stato travisato il significato.
  • Sa parlare (male) 4 lingue, tra cui il russo, imparato grazie ai russi che sclerano su Counter-Strike.
  • È stato smerdato da una ragazzina di 15 anni sulla conoscenza del tedesco. E la ragazzina era morta.
  • Si è rotto il pene, letteralmente. Non chiedetegli come.
  • Tra i lavori da lui contemplati ci sono lo psicologo e il pornostar. Il primo per stuprare i ragazzi che ha in terapia, così da creare un ciclo infinito e arricchirsi all'inverosimile. Il secondo è a libera immaginazione.
  • A differenza di tutti i superdotati, che anche se gli chiedi l'ora ti dicono quanto ce l'hanno lungo, Gias si rifiuta di farlo. Ciò fa seriamente dubitare della lunghezza esagerata del suo pene. A dirla tutta, fa dubitare dell'ESISTENZA del suo pene.
  • Pesa 109 Kg ed è alto 1 e 90. Dice anche di andare in palestra. Lui è il bilanciere.