Final Fantasy: The Spirits Within

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(Rimpallato da Final fantasy (film))
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La locandina del film, nel quale è raffigurata la dottoressa Aki Ross mentre le piglia un ictus. Un ictus pittorescamente fantasy, ovviamente.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Final Fantasy: The Spirits Within
« Devo andare a vedere il film, sicuramente sarà bello come il videogioco! Chissà se si vedrà Sephiroth! »
(Il tipico Fan di Final Fantasy VII prima della visione del film)
« Devo andare a vedere il film, sicuramente sarà bello come il videogioco! Mi immagino già le storie d'amore! »
(La tipica Fan di Final Fantasy VIII prima della visione film)
« Ma che cazz... »
(Entrambi i Fan di Final Fantasy dopo la visione del film)
« Dov'è che sarebbe esattamente il fantasy, nei cannoni planetari o nei fantasmi alieni? »
(Pier Paolo Pasolini su Final Fantasy: The Spirits Within)

Final Fantasy: The Spirits Within, meglio conosciuto tra gli appassionati come "Il film di Final Fantasy" o "Quell'affare che nonostante il titolo non c'entra un beneamato cazzo con Final Fantasy" è un film di fantastica fantascienza fantasy, passato alla storia per essere l'antesignano dell'odierno cinema in ciggì, treddì e spuntì.

The Spirits Within è inoltre ricordato per essere stato l'opera prima nonché ultima della Square Pictures, una sezione della Squaresoft adibita allo sviluppo dei film d'animazione, nata grazie allo sviluppo di questo lungometraggio e defunta grazie allo sviluppo di questo lungometraggio. È opinione comunemente condivisa che il film sia stato il tentativo di maggior successo del regista/creatore di Final Fantasy, Hironobu Sakaguchi, di far fallire la Squaresoft.

La trama

Pensavate di vedere questo?

Nel lontano 2065, la Terra è infestata dalla minaccia dei phantom, una misteriosa forma di vita aliena a cui basta entrare a contatto con un essere umano per succhiare la sua anima, trasformando la vittima in un guscio vuoto, pronto per entrare a far parte di CL. La Terra è letteralmente messa in ginocchio dagli spietati alieni, complice anche la mancata invenzione del Daitarn III, e l'intera razza umana è costretta a vivere in città sparse nel mondo protette da barriere di tende con le perline.

La protagonista della vicenda è Aki Ross, una giovane e promettente scienziata giapponese che, come vuole la tradizione dei film di fantascienza fantasy, è anche una figa della Madonna. La giovane è perseguitata da sogni ricorrenti riguardanti gli alieni, la distruzione del mondo e, talvolta, la nonna Cesira che cerca a tutti i costi di darle un ambo da giocare sulla ruota di Napoli. A causa di questi sogni la giovane, assieme al suo protettore mentore, il dr. Sid, percorre il mondo alla ricerca degli spiriti, otto magiche anime contenute all'interno di altrettante forme di vita differenti. Secondo i due scienziati una volta riuniti gli spiriti, la razza umana potrebbe sfruttare il loro potere per poter debellare i phantom. O forse era la ritenzione idrica. Sapete com'è, no? I caratteri giapponesi si assomigliano tutti.

La stessa Aki in passato è stata contagiata dai phantom ma, grazie all'aiuto del quinto spirito, raccattato durante un momento di rara allegria dal cadavere di un bambino morto, riesce temporaneamente ad isolare l'infezione. Durante una delle sue sessioni di ricerca al di fuori della città, Aki viene salvata da un attacco dei phantom da una squadra di marines fantasy spaziali chiamata Deep Eyes. Il caso vuole che, tra migliaia e migliaia di marines, la dottoressa abbia incontrato proprio la squadra capitanata da Gray Edwards, ex quarterback della squadra di football americano nonché fidanzato di Aki ai tempi del liceo.

Oppure pensavate di vedere questo[1]?

Proprio mentre i due erano immersi in complicate discussioni filosofiche sull'amore quali "Mi sento confusa", "Avevo bisogno dei miei spazi" e "Ci sono rimasto molto male perché ho saputo che sei uscita con Tafano ieri sera", sbuca fuori un'altra delle classiche personalità presenti in tutti i film catastrofici di fantascienza fantasy, ossia il pezzo grosso dell'esercito incazzato col mondo capace solo di combinare guai e catastrofi. In The Spirits Within questa figura è incarnata dal generale Hein, un uomo che odia talmente tanto i compromessi da non andare mai al lago, perché pensa che sia un compromesso tra il mare e la montagna[2].

Hein propone al Concilio Mondiale[3] una soluzione un tantino drastica: attaccare direttamente il luogo in cui vivono i phantom, identificato come un meteorite che si avvicina sempre di più all'orbita del pianeta. Gli eserciti terrestri hanno un asso nella manica: Zeus, un fighissimo cannone spaziale realizzato grazie ai fondi inizialmente stanziati per installare la fibra ottica in Italia. Fortunatamente i capoccioni del Concilio Mondiale non sono esattamente d'accordo con la proposta di Hein, in quanto il cannone attinge alle energie del pianeta stesso e potrebbe finire col distruggerlo. A nulla serve la fermezza del Generale, né i suoi brillanti tentativi di dialogo:

« 'Sti gran cazzi del pianeta! Voglio ammazzarli tutti quei figli di puttana! Devono crepare tutti! TUTTI! TUTTIIIIII! Argh, sbav! »
E invece vi siete puppati questo!

Abbandonata la strada del dialogo, risultata stranamente inefficace, Hein escogita un geniale stratagemma per assicurarsi l'appoggio del Concilio; approfittando della pausa sigaretta, il generale disattiva le barriere difensive della città, costringendo le forze terrestri a tentare la strada del contrattacco. Il piano funziona; il Concilio decide di usare il cannone, sia perché il meteorite che ospita i phantom minaccia di schiantarsi sulla terra e nessuno era ancora riuscito a trovare Bruce Willis, sia perché i phantom stavano ciucciandosi come gustosi chupa-chups gli abitanti della città, priva di difese.

E ora qualcosa di completamente diverso: l'apocalisse! Il meteorite, sempre più vicino alla terra, sfrigola, i phantom attaccano a milioni e il cannone, pur facendo la sua porca figura, sta prosciugando il lifestream le energie del pianeta. Fortunatamente Aki trova l'ultimo ed ottavo spirito, che, guarda caso era proprio il phantom che stava contaminando la dottoressa. Ma guarda tu le coincidenze, a volte. La collezione di spiriti è ormai completa; rinunciando a malincuore all'idea di rivenderla su eBay, la protagonista, assieme al Dr. Sid ed a Gray, si prepara ad utilizzarla per combattere gli alieni.

Un marine spaziale combatte contro un gigantesco mostro che ancora non è stato finito di animare. Ah, no, aspettate, è un phantom.

Hein, troppo eccitato dal suo rapporto col cannone, non si accorge dei numerosi segnali di pericolo, e finisce per far sovraccaricare ed esplodere Zeus, morendo. Un genio fino alla fine. In quel mentre, un immenso ammasso di gelatina blu emerge dal centro del pianeta. Come avevano ipotizzato il Dr. Sid e Mario Tozzi prima di lui, la Terra si mostra per quello che è in realtà: un essere vivente di nome Gaia, il pianeta che vive; anche se non ancora per molto. I phantom ed il cannone hanno infatti assimilato fin troppe delle sue energie vitali ed a peggiorare le cose ci si mette la versione phantom di Gaia, che emerge dal meteorite, seguendo il tipico teorema Squaresoft del "boss finale talmente inaspettato che sbuca fuori all'ultimo secondo e nessuno capisce chi cazzo sia né cosa centri con la storia".

Quando tutto sembra perduto, Gray decide di sacrificarsi per poter permettere agli spiriti di usare il loro potere, ma non prima che Aki gli faccia intuire che forse esiste la probabilità che sia possibile che magari lei possa portare in grembo suo figlio. A quanto pare l'infezione da phantom rende possibile la fertilizzazione dell'ovulo tramite aere. Bambini, non pigliate per il culo i vostri nonni quando vi dicono che guardando negli occhi una ragazza potete metterla incinta! È vero, cazzo! Comunque, grazie al sacrificio di Gray il potere degli otto spiriti si attiva, creando un pittoresco effetto domino che distrugge con un colpo solo i phantom e dona nuova vita a Gaia. O trasforma Phantom Gaia in una nuova Gaia. Boh, non si capisce molto. Comunque, la rinascita di Gaia equivale alla rinascita del pianeta, istantaneamente ripopolato da piante ed animali e trasformato in un vero e proprio paradiso terrestre. Aki ed il dr. Sid, rimasti probabilmente gli unici sopravvissuti, guardano con tristezza al loro successo ed al futuro. In particolare la giovane, perché ha perso il suo amato ma anche perché il suo probabile destino sarà quello di scoprire una gerontofilia che non avrebbe mai sospettato di avere se vuole ripopolare la Terra.

Il testo che precede questo messaggio conteneva la trama dell'opera.
Guarda il lato positivo della faccenda: ora non devi passare venti ore su eMule o μTorrent a scaricartela.

Produzione

Uno schizzo con la prima versione del costume di Aki Ross, una sobrissima catsuit in latex munita di cappuccio, sormontata da un adovabile giubbino d'emergenza arancione fosforescente. Mmmm, trendy.

Il film costò alla Squaresoft ben 137 milioni di dollari. Il tutto senza considerare che, per creare la Square Pictures, l'azienda giapponese acquistò un set di studios cinematografici alle Hawaii, ambiente ritenuto necessario allo sviluppo della pellicola da parte del cast e da parte della moglie del regista.

Inizialmente il film doveva intitolarsi semplicemente Gaia, ma alcune minacce di querela da parte della Rai e la necessità di infilare il nome Final Fantasy da qualche parte nel titolo fecero cambiare idea alla produzione. La versione iniziale del film era più oscura, complessa e satura di cliché del genere sci-fi fantasy rispetto a quella definitiva; era presente una New York divisa in "città alta", ricca e figa, e "città bassa", povera e sfigata, un gruppo di poliziotti corrotti che se la pigliava coi più deboli, venditori d'ossigeno, Will Smith e persino una specie di versione futuristica fantasy della legione straniera composta da versioni cyborg di Stanlio e Ollio. Un personaggio importantissimo nella versione originale della storia era una bambina di nome Meg, malata di una qualche malattia terminale e dotata di misteriosi poteri magici di magia. Nella versione finale di Meg è rimasto soltanto il cadavere, neanche visto, ma soltanto raccontato, che funge da contenitore per il quinto spirito.

Gli autori, al momento di sviluppare il film, si resero conto che il film doveva essere distribuito negli USA, e non in Giappone, e decisero che forse non era il caso di complicare troppo la trama. La volontà di ridurre il contenuto del film per venire incontro alle capacità del pubblico occidentale costrinse persino lo staff a sostituire alcune scene già girate, tipo quelle in cui si sviluppa effettivamente una storia d'amore tra Gray ed Aki che va oltre al quasi bacio ed al minchia quanto scopavamo al liceo della versione definitiva. In una delle scene finali Aki fa persino una scioccante rivelazione:

« Non morire! Il bimbo che porto in grembo e che ha trasformato il phantom dentro di me nell'ultimo spirito dando così un senso a tutto ciò che succede nel finale è tuo figlio! »
(Da accompagnare con musichina tragica)

Purtroppo i betatesters non apprezzarono affatto questo finale, che secondo loro toglieva spazio alle fichissime esplosioni dell'apocalisse, e gli autori finirono col tagliare quasi completamente la storia d'amore tra i due, lasciando all'intuito ed alle fanfiction il fatto che i due si amassero o che Aki fosse incinta.

La celebre scena in cui la dottoressa Aki Ross utilizza il suo scouter per misurare la potenza di Goku[4].

I maggiori sforzi per la produzione del film, sia per quanto riguarda il lavoro che per quel che concerne il vil danaro, furono ovviamente richiesti dall'animazione, un vero e proprio capolavoro per i tempi; ciascuno dei 60.000 capelli della dr.ssa Aki Ross era stato animato da un Pentium Ninja IV a 666 Millantahertz di potenza. Il film non mancherà di mostrare l'abilità dei grafici costringendo la povera ragazza ad agitare la testa ad ogni inquadratura, neanche avesse un tic nervoso. Ovviamente i capelli non sono nulla in confronto alle poppe della dottoressa, che richiesero un nuovo processore grafico designato ad-hoc per l'occasione. Il regista/produttore Sakaguchi puntava molto sulla figura di Aki Ross, arrivando a dichiarare che la sua apparizione in questo film sarebbe stata solo la prima e che in futuro la dottoressa sarebbe ricomparsa in altri film in ciggì, arrivando a diventare una vera e propria attrice virtuale, per poi posare la canna.

Un'altra spesa ingente fu quella per i doppiatori, un vero e proprio cast di star: Aki Ross fu doppiata dall'attrice Ming Na, celebre per il suo ruolo in Mulan, mentre il doppiatore di Gray era nientepopodimeno che Alec Baldwin. Comunque la spesa non fu tanto per il doppiaggio in sé, quanto per le spese psichiatriche che gli attori dovettero sostenere in seguito ai loro numerosi tentativi di capire la trama.

Filosofia

Il film è incentrato su un importantissimo insegnamento ecologico: se non si fa la raccolta differenziata, prima o poi il pianeta è destinato ad essere attaccato da un esercito di fantasmi alieni. Sebbene il messaggio a favore della conservazione del pianeta sia stato recepito positivamente da Al Gore, secondo i 100% Animalisti il film istigherebbe alla violenza contro i fantasmi alieni, e per questo i membri dell'associazione si sono vendicati aprendo sul loro forum un topic in cui per circa cinquanta pagine postano a ripetizione una foto di Hironobu Sakaguchi vestito da Zorro, circondata ogni volta da emoticons diverse.

L'ecologia però non è l'unica tematica di spicco trattata nel film. Un altro tema importante è la figura del soldato, essenziale per lo svolgimento della trama in quanto incarna il paladino che si erge contro minacce invincibili e che combatte pur sapendo che i marines spaziali sono destinati a morire come mosche e che i loro colpi hanno sui phantom lo stesso effetto che ha la cultura su uno degli utenti di Scuolazoo.

L'ultimo, più essenziale messaggio, è che in caso di apocalisse è inutile sbattersi più di tanto, gli unici che potranno sopravvivere saranno gli anziani e le gnocche.

Ricezione e Critiche

Con merchandising del genere a supportare le vendite, è difficile capire come mai il film non abbia incassato soldi a palate

Sebbene la critica giudicò positivamente il film, la reazione del pubblico fu lievemente diversa. I fan di Final Fantasy boicottarono in massa le proiezioni del film, protestando contro la mancanza di Sephiroth, seghe mentali, storie d'amore per adolescenti e mazzate. Gli spettatori che andavano al cinema senza aver scelto in precedenza quale film visionare preferivano cibarsi titoli come Il lamento del pastore introverso, in lingua russa e sottotitoli in curdo, piuttosto che guardare il film della Squaresoft.

Final Fantasy: The Spirits Within si rivelò in breve tempo il secondo più grosso fallimento economico della storia del cinema, superando perfino i flop di L'entusiasmante vita d'un filo d'erba e Perché tutti mi ignorano?. In quattro settimane, riuscì a malapena ad incassare abbastanza per poter pagare l caffè presi dal gruppo degli animatori. Lo stesso Sakaguchi fu costretto a sganciare di tasca sua per pagare tutti gli Hawaiian Dream presi dalla moglie. La critica mondiale affermò che questo insuccesso, oltre che al mancato sostegno dei fan della saga, era dovuto a diversi altri fattori, quali:

  • L'aver preteso di incentrare l'intero film su di una trama e non sul BANG BANG BOOOM SWISH AAAAARGH;
  • La pretesa che i cinecultori meno avvezzi a trame complicate affermassero "Wow, che figo, treddì!" a prescindere, esattamente come i videogiocatori;
  • La scarsa pubblicità e la pessima scelta del periodo in cui lanciare il film. Ma puoi far uscire un film come questo d'estate? Almeno sfrutta l'inverno, così se non altro offri due ore in una stanza calda con poltroncine morbide morbide.
  • L'avere Saturno contro ed un pessimo ascendente da parte di Giove, entrato in Marte;
  • L'aver chiamato il dottore Sid e non Cid.

Il film non fu criticato soltanto per la sua trama, ma anche per la scelta dell'utilizzo degli attori virtuali. Primo tra tutti a contestare questa scelta del film fu, stranamente, Tom Hanks, il quale si scagliò contro la figura della cybergnocca Aki Ross, ritenendola una pericolosa minaccia per il futuro dell'intera categoria degli attori. Il divo di Hollywood, reso celebre dalla sua interpretazione del remake del film di Pozzetto Da Grande, temeva infatti che i produttori cinematografici avrebbero potuto rivolgersi agli attori virtuali, senza alcun dubbio meno costosi e meno difficili da gestire rispetto agli attori in carne, ossa e protesi di silicone. Anche George Lucas, neanche due anni dopo aver creato l'amatissimo divo virtuale Jar Jar Binks e rimpiazzato i pupazzi di Jim Henson con poco credibili modelli in treddì, criticò duramente l'iniziativa della Square Pictures. Alla fine i timori dei divi di Hollywood restarono infondati, grazie anche al flop del film, e poterono tutti mantenere senza problemi i loro stipendi plurimiliardari, ma in compenso qualche anno dopo Tom Hanks recitò come attore virtuale in Polar Express.

Riconoscimenti

Aki Ross si è classificata 87° tra le donne più sexy del mondo nel 2001, alla faccia di tutte quelle reali che hanno faticato con palestra e bisturi
Festival di Venezia - 2001
  • Bancarotta d'Oro, vinto dalla Square Pictures per aver conseguito, con un solo film, il fallimento istantaneo della divisione cinematografica della Squaresoft. Questo primato è tutt'ora ineguagliato;
  • Troll d'argento, vinto dall'autore Hironobu Sakaguchi per aver deludeso a morte sia i fun americani del settimo che quelli europei dell'ottavo capitolo della saga di Final Fantasy, sentitisi gravemente insultati dall'inserimento di elementi di fantascienza i primi e da una trama i secondi;
  • Phon di platino alla carriera, vinto dai computer che hanno animato i 60.000 capelli di Aki Ross.


MTV Awards - 2001


Varie ed Eventuali
  • Premio Miglior Cybergnocca per Aki Ross, assegnato dai lettori Maxim
  • Alec Baldwin d'oro per Gray Edwards, per il miglior personaggio copiato pari pari da Alec Baldwin
  • Premio Ruga d'argento per il Dr. Sid

Galleria

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • La dottoressa Aki Ross fa un cameo in uno dei film della compilation Animatrix, nel compito di raddrizzatrice di quadri all'interno dell'astronave Wanda Osiris.
  • In un paio di scene, sullo sfondo, si possono vedere per pochissimi secondi immagini che raffigurano dei Chocobo. E pensare che c'è ancora gente che accusa ancora il film di non aver nulla a che fare con la saga di RPG di Final Fantasy!
  • L'attuale fuhrer della Squaresoft, Tetsuya Nomura, ha dichiarato in più riprese di ritenere importantissimi gli insegnamenti impartiti da questo film. Per questo in Final Fantasy VII: Advent Children, ha inserito soltanto Sephiroth, seghe mentali fini a loro stesse e mazzate su mazzate. Peccato per l'assenza delle storie d'amore per adolescenti, mancanza che gli costò un misero secondo posto per il Telegattone nella categoria Miglior Fanservice nel 2006.
  • Nel 2007 Roberto Giacobbo ha dedicato uno speciale di ben due ore ai phantom, mostrando con prove certe l'esistenza degli alieni e dichiarando che questi sono già pronti ad attaccarci. La trasmissione venne presa sul serio dall'allora Ministro della Difesa del Giappone, Ishiba Shigeru, che dichiarò di voler investire più soldi nell'esercito e nella costruzione del Gundam per poter in futuro difendere la Terra dall'attacco da parte di forze aliene.

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Note

  1. ^ Uhm, quest'immagine ha qualcosa di strano, ma non riesco a capire cosa.
  2. ^ Dov'è che l'ho già sentita?
  3. ^ Che cavolo di fine ha fatto l'ONU?
  4. ^ Tanto lo sapete tutti quanto è, neanche lo scrivo


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