Figura retorica

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia lubrificata per il piacere di lui e lei.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Ne ho fatte a biffeffe »
(Luca Giurato sulle figure retoriche)

Le figure retoriche sono degli artifici linguistici che danno particolare efficacia al discorso. Sono i poeti, gli scrittori, i giornalisti, gli oratori e i calciatori a farne un uso maggiore, ma tutti noi, tutti i giorni, ne utilizziamo, magari inconsciamente, in numero infinito. Il più grande produttore di figure di merda retoriche dai tempi dell'antica Grecia a oggi è il nostro contemporaneo Luca Giurato. Vediamo, in sintesi, qualche esempio.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Figura retorica

Allitterazione

Ripetizione di lettere o sillabe in parole successive.

« Di me medesmo meco mi vergogno »


« Minchia! Manco mamma mia mangia mai merda »
(Tu)

Sospettesine

Luca Giurato si produce in una sineddoche.

Sospettare un giudice di essere comunista.

« MacBeth: ho visto il padre del giudice lavorar nei campi con la falce. Teneva un martello allacciato alla cintura »
« Mavalà mavalà mavalà, è pure iscritto a Magistratura Democratica »
(On. Ghedini)

Anastrofe

Si cambia l'ordine di termini successivi.

« Il divin del pian silenzio verde. »
« Spingi forte più, che son troia dimmi. »

Chiasmo

Si cambia l'ordine logico della costruzione di una frase incrociando i termini in una X.

« Né il sole ti rallegra né ti risveglia amor »
(Giosuè Carducci)
« Ipsilon ics ics ipsilon. »
(Ancora tu)

Morattiposi

Si comprano dei giocatori a cazzo a patto che pretendano un ingaggio minimo di cinque milioni di euro all'anno.

Perifrasi

L'onorevole Santanché in una nota perifrasi.

Giro di parole.

L'ufficio dei non docenti = lo sgabuzzino dei bidelli

Ieri ho incontrato un mio ex compagno di scuola, ero triste e mi ha consolata = La tua ragazza l'ha data via ieri sera.

Antonomasia

Si sostituisce il nome proprio con un epiteto che lo definisca indiscutibilmente.

L'eroe dei due mondi = Garibaldi

Il divin leccacul = Sandro Bondi

Ossimoro

Consiste nell'accostamento di uno o più ingredienti grassi nella dieta a base di pesce.

Zeugma

Collegare due elementi di una frase a un unico verbo che sarebbe appropriato solo per uno di essi.

« Fuori sgorgando lacrime e sospiri »
« Ai raduni di partito e a viados, le sere andavo. »

Sincredine

Si uniscono i puntini e si vede quello che salta fuori.

Tautologia

Consiste nel ripetere un'inutile ripetizione, spesso inutile perché la ripetizione serve a ripetere l'inutile.

Gli uomini umani.

I vandali rosiconi.

Anafostia

Al posto del verbo si mette una penna, mentre il complemento principale va elevato al quadrato.

Sinnedoche

Livio Publio Cassano ci spiega le metafore.

La parte per il tutto o il tutto per la parte.

« Soffrii lunga stagion ciò che più spiace. »
« Cioe? »

Fimosi

Si prende un bisturi e si recide l'eccesso di prepuzio.

« Nulla ci rende così grandi come un grande dolore. »
(Alfred De Musset)
« Io l'ho fatta a dodici anni. »
(Tu)

Curiosità

  • La pasta col burro non è una figura retorica
  • Il pippogramma è una figura retorica che conosci a menadito
  • Le figure retoriche sono a favore dei DICO
  • Le figure retoriche sono state a Villa Certosa per capodanno, ma erano presenti anche i genitori
  • In una foto tra le figure retoriche si scorgono le gemelle Cappa
  • Mio cugino ha fatto la comparsa in Totò, Peppino e le figure retoriche
  • I capelli di Moira Orfei sono delle complesse figure retoriche
  • Posta elettronica: figure.retoriche@gmail.com