Erik Satie

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Erik Satie architetta una delle sue burle.
« Oh! Piove e ho dimenticato l'ombrello: ne comprerò un altro strada facendo. »
(Erik Satie su collezionare ombrelli.)
« Oh! mi sono scordato di vestirmi: va be' comprerò un completo di velluto strada facendo. »
(Erik Satie su collezionare completi in velluto.)
« Quando ero giovane, mi dicevano: "Vedrà quando avrà 50 anni". Ho 50 anni. Ma non vedo niente. »
(Erik Satie dimostra la sua notevole elasticità mentale.)

Erik Satie o, più semplicemente, Alfred Eric Leslie Nielsen Satie (Tesorfiore, 17 maggio 1866Parigi, 1 luglio 1925) è un attore comico e burlone di corte compositore e pianista francese nevrotico e ossessivo, noto per le sue burle.

Biografia

Erik Satie nacque a Tesorfiore nel 1866 del 17 maggio, da madre sconosciuta (ma sicuramente di origine scozzese) e da padre conosciuto e anglicano.

Decora la tua dimora con "Musique de Tapisserie", per dare un tocco di magia alle tue pareti! Parola di Erik Satie.

Trascorse l'infanzia in Normandia, a Tesorfiore e, all'età di 4 anni, ormai un ometto, si trasferì a Parigi dove il padre era stato assunto come traduttore, per poi ritrasferirsi a Tesorfiore alla morte della madre e ri-ritrasferirsi a Parigi alla morte della nonna. Morto suo zio si spostò nuovamente a Tesorfiore ma vi restò per poco, perché morì anche sua zia e dovette quindi trasferirsi di nuovo a Parigi. Negli anni successivi morirono anche nell'ordine: il cugino, la cugina, il suo gatto, il pesciolino rosso della nonna, il panettiere da cui soleva comprare il pane e sua madre (per la seconda volta). Com'è logico che sia, dovette quindi trasferirsi prima a Tesorfiore, poi a Parigi, successivamente a Tesorfiore, ancora a Parigi, A Tesorfiore e infine a Parigi, dove visse con il fratello e il padre per qualche anno.

Studiò pianoforte con una giovane insegnante di piano, moglie di suo padre, ma non sua madre e poco dopo si iscrisse al conservatorio dal quale fu cacciato immediatamente per lo scarso talento.

Decise allora di arruolarsi nell'esercito, ma ben presto si ammalò volontariamente, per sfuggire all'imminente guerra, di congestione polmonare.

Trasferitosi a Montmartre in una casa di due stanze, di cui ne utilizzò solamente una, fondò una nuova chiesa, la chiesa metropolitana d'arte del Dittatore-Gesù, della quale si proclamò Gran Sacerdote, Tesoriere ed unico fedele ammesso.

Cominciò a comporre a partire dal 1892, quando ormai aveva già un piede nella fossa, assieme al poeta Jean Cocteau, in altre parole da solo, con il quale fondò e diresse il "Gruppo dei Magnifici Sei". Agli anni seguenti il 1905 appartengono le composizioni definite «musique de tapisserie: come decorare la cameretta dei vostri bambini», ideali per rivestire le pareti.

Dell'ultimo periodo sono invece i balletti, ballati dallo stesso autore, con i quali prendeva per il culo rivisitava in maniera umoristica lo stile dotto dei grandi compositori dell'epoca classica.

Erik Satie muore ancora giovane (per favore, fatti il calcolo) nel 1925 del primo luglio.

Le opere, solo alcune per pigrizia dell'autore

Il giocattolo che, grazie alla composizione "Jack in the box" di Satie, terrorizza ancora oggi milioni di bambini

Le Gnostiche

Note anche come "Le Gnocche" o "Gnossiennes", sono l'espressione, tradotta in musica per pianoforte, delle fantasie burlone dell'autore.

Gymnopédies

O "Ginnastica per Piedi di Bambini", sono esercizi ginnici, da effettuarsi con l'ausilio di un pianoforte a coda, atti al rinforzo delle caviglie dei più piccoli. Vanno eseguite saltellando dapprima sul pedale tonale, poi su quello di risonanza e, infine, sul pedale a una corda, per poi completare l'allenamento sollevando con i piedi la tavola armonica.

Jack in the Box

Composizione/balletto di notevole spessore, venne utilizzata come canzoncina nell'omonimo giocattolo-burla che spaventa ancora oggi milioni di bambini innocenti. Suona approssimativamente nella seguente maniera: Tatà Tatà Tataratatà, Tatà Tatà Tataara; Tatà Tatà Tataratatà, Tatà Tatà Tataaraa.

Confronto tra la sonatina n°1 di Muzio Clementi e la Sonatine Bureaucratique di Erik Satie: si notino le sottili analogie.

Vexations

Nota per la sua proverbiale lunghezza e varietà, è una composizione che vede una melodia lenta e noiosa di 35 battute ripetersi incessantemente per 840 volte. Dura teoricamente tra le 19 e la 25 ore, ma nessuno è mai riuscito ad eseguirla per intero per diversi motivi, quali suicidio, omicidio, esplosione di testa, esaurimento nervoso, bisogni impellenti, disidratazione, morte per cause naturali.

Sonatine Bureaucratique

Composta per sbaglio dall'autore, prese forma nella sua mente quando tentò di eseguire con scarso successo una sonatina di Muzio Clementi (precisamente la prima) senza accorgersi che lo spartito era girato al contrario.

Parade

Nota per l'organico strumentale molto particolare, la sua esecuzione richiede l'utilizzo di tre ambulanze, una macchina da scrivere, due volanti della polizia, un camion dei pompieri, una trombetta per lo stadio, un notevole numero di ultras e una sviolinata.

Lo stile di Satie

La rispettabile abitazione di Eric Satie

Satie fu in vita un personaggio dalle pose originali e stravaganti, ma in ogni caso aveva un suo stile: si vestì sempre, per tutta la sua esistenza, con lo stesso completo di velluto; in particolare aveva 366 completi tutti identici, uno per ogni giorno dell'anno (compresi gli anni bisestili).

Viveva in uno spazioso armadio composto di due settori: il primo, in cui viveva fisicamente ed il secondo, chiuso a chiunque (anche a lui stesso), che conteneva un'infinità di ombrelli, ombrelli che potevano essere solamente riposti e mai più ripresi.

In ambito musicale, al contrario, Satie mancava proprio di stile. Infatti, il suo unico scopo era quello di burlarsi dei compositori migliori di lui.

Satie nel cinema

Erik Satie ha recitato in diversi film di successo, come "Il mio amico Erik", "Erik il Vichingo", "Erik the IV". Ha inoltre composto la colonna sonora della trilogia di "Una pallottola spuntata 1, 2 e 1/2, 33 e 1/3" e cantato nel film "Moulin Rouge!"


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