Equazione di Drake

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Equazione di Drake

L'equazione di Drake è una formula psico-fisico-matematico-grammaticale inventata per calcolare il numero di forme di vita intelligenti oltre a noi, nell'universo.

Frank Drake mentre disegna un pesce alla lavagna. (Il pesce è quello sotto).

La formula è la seguente:

in cui:

N: è il numero di civiltà extraterrestri evolute presenti oggi nella nostra Galassia
R*   è il tasso, si un tasso qualsiasi
fp: è la frazione di stelle che possiedono pianeti
ne: è il numero di pianeti con tanta merda quanto la terra, che potrebbero ospitare vita
fl: è la frazione dei pianeti ne che ha effettivamente sviluppato una comunità Hippie
fi: è la frazione dei pianeti fl su cui si sono evoluti esseri intelligenti
fc: è la frazione di civiltà extraterrestri in grado (e con la volontà) di comunicare
fm: è la frazione di civiltà in grado di raggiungere e colonizzare più pianeti (non sempre considerata)
L: è la stima della durata di queste civiltà evolute, sempre che non arrivi uno tsunami e spazzi via tutto.

Il risultato si ottiene moltiplicando tra loro i dati. E dividendo per zero.


Conclusione: non solo la probabilità che ci sia vita intelligente nel cosmo è infinita, ma l'intero universo pullula di vita, in ogni posto, compresi i tuoi calzini, le tue tasche e le tue mucose nasali.

Storia

Ideata da un tizio di nome Drake (cosa ti aspettavi che si chiamasse, Paperino? Ma in inglese Drake significa Anatra! Be', allora puoi chiamarla formula di Paperino!) negli anni '60, in collaborazione con l'aiuto dei Ricercatori Infasil la formula prova l'esistenza di esseri alieni. Incidentalmente, questa formula non dimostra solo che gli alieni esistono, ma prevede anche l'esistenza dei cerchi nel grano, secondo la formula supplementare .

La vera storia

Questa formula non esiste. Non hai visto niente. Solo Wikileaks sa.

La soluzione moderna

Nel 1929 l'astronomo americano Edwin Hubble dimostrò che l'universo attuale si sta espandendo. Questo introduce nell'equazione un nuovo elemento, il coefficiente di espansione O, detto anche fattore di rigonfiamento, e comporta che non solo gli alieni sono probabili, ma che stanno anche ingrassando a velocità esponenziale.

Dal nostro punto di vista gli alieni appaiono ingrassare con velocità proporzionale alla distanza, fino ad un limite oltre il quale sembrerebbero ingrassare mostruosamente, diventando così orripilanti da non essere più guardabili. Quindi gli extraterrestri più lontani esistono ma non sono assolutamente osservabili (e nemmeno telegenici). D'altra parte la luce ha velocità limitata, quindi guardare lontano significa anche guardare indietro nel tempo, quando suddetti extraterrestri erano più giovani e belli. In pratica l'universo visibile ci appare di dimensioni limitate (leggi: "snello") nello spazio e nel tempo.


Critiche

dove Ff indica il doppio coefficiente statistico associato alla frequenza di belle donne, M (dal latino mammas indica il fattore di espansione volumetrica femminile superiore) e il resto non se lo ricordava.

  • Stan Lee sostiene che l'Equazione di Drake non è vera, perché le civilizzazioni avanzate se le mangia tutte Galactus, mentre lo studio Gainax sostiene che è colpa dell'Antispirale.

L'astronomo Francis Drake rispose di aver formulato originariamente l'equazione come un modo per impressionare le ragazze, parlando di un argomento di cui nessuno sapeva niente.[2]

Voci correlate


Note

  1. ^ The Making of STAR TREK di Stephen E. Whitfield e Gene Roddenberry, 1968
  2. ^ Amir Alexander, "The Search for Extraterrestrial Intelligence: A Short History - Part 7: The Birth of the Drake Equation" in inglese, se lo sapete: SETI.