Emacs

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« Mph, mpph, mmpph... »
(Niubbo alle prime armi tenta di chiedere assistenza tecnica nell'uso di Emacs (la lingua è impegnata nella pressione simultanea del tasto Ctrl e @#))
Il veicolo di un Linuxiano in divieto di sosta

Emacs è un potentissimo editor di testo usato nei sistemi Linux.[1]

Cenni storici

Emacs nasce per caso una fredda notte di novembre per partenogenesi da un avatar criptoquantico a propulsione elettromagnetonuclearedebole, attrezzo usato nella lucidatura delle padelle. Inizialmente chiamato Emox__x per gli effetti autolesionisti che induceva nei soggetti che avevano la sfortuna di doversi cimentare nella lettura del manuale (da alcuni ritenuto lo scritto ispiratore del Necronomicon e da altri opera redatta dallo stesso Satana in un momento di follia con il sangue di Abele), venne successivamente ridenominato in Ctrl+I+™à-F1ثضف !|!!© رشخث ЩЙЖУУЧ+AltGrù, che è il codice da digitare per visualizzare la schermata di aiuto, e infine in Emacs.

Il suo primo utilizzo consistette nella redazione del Manifesto futurista da parte di un tizio di cui non ricordo il nome, che si suicidò prima di portarlo a compimento. Successivamente venne usato da Pablo Neruda per scrivere la sua opera più celebre, Parole alla cazzo di cane, grazie alla quale venne insignito dell'ambito trofeo Bottarella.

Nel 1956, il celebre astrologo John Von Neumann (l'inventore del phon) vinse il Nobel per l'Astrologia per essere riuscito a trovare la combinazione di tasti necessaria a terminare l'infernale programma, che aveva ormai invaso il sistema di tutti i programmatori impegnati nel programma spaziale americano permettendo così al primo uomo di sbarcare sulla Luna. Stranamente, in seguito nessuno cercò di rimetterlo in funzione: è per questo motivo probabilmente che a tuttoggi contende la palma di programma meno usato del mondo al famigerato campo minato.

Utilizzi

Nessuno è ancora riuscito a concepire le immense potenzialità di questo editor, che consente all'utente di raggiungere livelli di produttività impressionanti, stimabili intorno ai 2 bit orari. Questo stesso articolo è stato redatto con Emacs.[2]

L'uso di Emacs è semplicissimo. Infatti funziona come un normalissimo word editor, cioè sbattendo la testa o altro corpo solido sulla tastiera (input), sul monitor (output) succede qualcosa. Forse.

Gli effetti collaterali dovuti a un uso improprio di Emacs
Combinazione di tasti Effetto sul monitor
un qualunque pulsante premuto singolarmente (tranne esc o bloc scorr, che non ho mai capito a che serve) non succede un cazzo
bloc scorr ancora, non succede un cazzo (ma questo è normale)
Esc si pianta tutto, non puoi riavviare, non puoi staccare la spina e il tecnico è in ferie
Ctrl+A+3 un pinguino in Antartide muore (non farlo mai più, CHIARO?)

(istruzioni estratte a caso dal manuale)

se in questo momento vi state ponendo domande idiote del tipo “si ma, come faccio a scrivere cacca-pupù con Emacs”, sappiate che dovrete cambiare completamente mentalità. Emacs, infatti non è un editor WYSIWYG (quello che vedi è quello che ottieni) ma è il primo e si spera l'ultimo sottoprodotto della filosofia WIWIWYW (acronimo di what I want is what you want, che per l'appunto non significa un beneamato accidente ma può all'occorrenza tramutarsi in un simpatico insulto in bimbominkiese). In parole povere, se sperate di ottenere qualcosa con Emacs otterrete l'esatto contrario.[3]

Tutorial su Emacs

Per sfruttare appieno le enormi funzionalità di questo editor, dovrete innanzitutto convertirvi al Sacro Ordine dei Linuxiani. Fatto ciò, dovrete procurarvi una tastiera appositamente progettata per Emacs: rivolgetevi al vostro rivenditore di fiducia per i dettagli. Poi vi serve un adattatore Ax_Coaxial-34Ed56-StoCASS-Master/Slave, reperibile in qualsiasi pornoshop (sezione sadomaso), per adattare la nuova periferica al vostro sistema. Linux la riconoscerà automaticamente, emettendo un fischio in DO# di durata indefinita accompagnato da una copiosa emissione gassosa dal retro del vostro chassis.

Dopo aver acquistato una nuova macchina, potrete finalmente cimentarvi nella redazione del vostro primo testo con Emacs™! Grazie per l'acquisto.

Il titolo

L'ultima ristampa del manuale di Emacs

Quando volete scrivere qualcosa, dovete farla iniziare con un titolo, cioè dovete spiegare prima di cosa volete parlare sennò chi legge non sa neanche cosa sta leggendo e allora è tutto inutile. Ad esempio, il titolo di questa pagina è Emacs. Ecco, adesso vi insegnerò come usare Emacs per scrivere la parola “Emacs”, contenti?

Innanzitutto dimenticatevi di poter usare il copia-incolla da questa pagina (sfaticati): in Emacs questa funzione non è presente. Se volete copiaincollare grandi quantità di testo, dovrete farlo a mano, come gli antichi amanuensi. La filosofia di Emacs è infatti che se volete un risultato, ve lo dovete guadagnare, ecco.

Innanzitutto posizionatevi dove vi volete posizionare. No, non con il mouse: in Emacs, l'uso del mouse non è permesso. Vedete quell'affare che lampeggia sullo sfondo verde vomito in puro stile Atari anni '80? Quello è il cursore. Si sposta non con le frecce, come un qualunque profano ignorante crederebbe, ma con gli appositi comandi, Ctrl-back e Ctrl-forward o qualcosa del genere.

Adesso dovete attivare la maiuscola: non potete usare lo Shift, il suo utilizzo non è consentito. Dovete usare il tasto Caps-Lock, quello con il catenaccio disegnato. Fatto ciò, premete la lettera e.

Correggere gli errori

Se avete malauguratamente sbagliato lettera, dovete correggere l'errore. Se pensate di poter usare quel pulsante con la freccia, vi sbagliate di grosso: in Emacs, quello non serve a niente. Vi dovete spostare usando gli appositi comandi concepiti per garantire la massima facilità d'uso sulla lettera da eliminare, e successivamente usare Ctrl-del (il testo del si trova agli antipodi del tasto Scroll, dietro la tastiera); attenzione a non confonderlo con il famigerato Ctrl-kill, altrimenti dovete rifare tutto daccapo. Ora tornate all'inizio e rifate tutto finché non riuscite a far venire quella cavolo di e.

Complimenti, siete riusciti a produrre la vostra prima lettera con Emacs! Come vi sentite? Il vostro miserabile ego è appagato adesso, vero? Ora fate vedere cosa avete fatto alla vostra mamma.

Andare a capo

Per andare a capo, non è possibile usare il tasto Invio: Emacs non lo permette. Dovete mettere i caratteri appositi, il nuova riga e il ritorno carrello. È inutile che li cercate sulla tastiera, coglioni, essi vanno estratti dall'IO-stream del thread tramite una call alla subroutine del kernel attraverso una normalissima fork.

Fine del tutorial

Congratulazioni, siete riusciti a usare Emacs per fare qualcosa di utile! Ci piacerebbe molto raccogliere le vostre impressioni a proposito:

«  E non si riesce a capire un cazzo! »
« Sono rimasto esterrefatto da ciò che è possibile fare con Emacs. Si tratta sicuramente del migliore word editor mai concepito sulla faccia del pianeta dall'alba dei tempi! »
« kn Emax m trovo benixximiximo! Bacini <3 »
(Un giovane entusiasta[4])
« ke kazzo di editor, nn fa neanke le scritte glitterate! Bacini by Pikkola Emo »
(Un altro giovane un po' meno entusiasta)
« Ho scritto il mio lavoro più celebre con Emacs. Mi ci sono voluti quasi dieci anni, ma ne è valsa la pena! »
(Giuseppe Ungaretti su M'illumino d'immenso)
« Ugo! E vieni qua cazzo! Quale hai detto che è la effe? Quella con due trattini o quella con tre? »
(Calderoli alle prese con la tastiera)

Curiosità

  • L'associazione Polaretti SPA ha fatto sapere attraverso il proprio portavoce Pingu che promuoverà una manifestazione contro l'uso indiscriminato del celebre editor di Linux

Note

  1. ^ Si osservi che questa frase contiene un evidente ossimoro
  2. ^ È per questo che dopo soli due mesi sono arrivato fino a questo punto
  3. ^ Legge di Murphy sull'uso di Emacs
  4. ^ convinto di stare parlando di un ciclomotore alimentato a bestemmie

Voci correlate