Electra Heart

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Electra Heart è il secondo tentativo discografico della geologa Marina Diamandis e primo album della cantante che porta il nome dello stesso, uscito nel 2012 dopo uno sdoppiamento di identità e vari episodi depressivi.

Oltre alla copertina ufficiale con i boccoli i testa, esiste anche la rara copertina dell'album in edizione "messa in piega"

Antefatti

Dopo essersi fatta conoscere sotto le vesti da cantante pazza suicida ed eccentrica del primo album The Family Jewels, la cantante decide di scavare più a fondo nella sua personalità e, ispirata dalla sua ennesima crisi suicida, nel 2011 inizia a lavorare ad un nuovo album intitolato Die Life che però non fu mai completato, infatti regalò il format ad una sua collega e amica del tempo, Lana Del Rey, che rielaborò il tema nel suo album di debutto Born To Die.

Una volta accantonato il progetto Die Life, la cantante conosce per caso l'allora minorenne Elettra Lamborghini in uno dei luoghi di villeggiatura dedicati a nome della nostra cantante e geologa, Marina di Grosseto. Fu talmente grata di aver conosciuto la bambina che decise di usarla come musa per il suo nuovo album e, ispirata dal nome della ragazzina, nacque così Electra Heart.

Marina quando sente dei rumori in cucina

Tema e influenze

Carly Rae Jepsen, spesso usata come controfigura delle cantanti Marina e Electra Heart


Escludendo il titolo, in quanto già citato come tributo ad Elettra Lamborghini, Electra Heart è un album che prende ispirazione da Madonna, Maria Antonietta, l'intramontabile Marilyn Monroe e, per quanto riguarda il look, da Carly Rae Jepsen, cantante molto in voga in quegli anni[citazione necessaria].

Marina, come molte sue colleghe della musica pop, non è affatto una persona stabile mentalmente, forse è quella messa peggio, infatti in occasione del suo secondo album la sua stabilità mentale peggiorò a tal punto da sdoppiarsi completamente in due entità diverse: Marina Diamandis e Electra Heart [1], quindi si può dire che questo progetto discografico sia un album in collaborazione.

Nonostante questa collaborazione tra le due cantanti, l'album è completamente scritto e cantato da Electra Heart, Marina si è inserita nei crediti solo dopo essere stata informata che Electra Heart fosse lei stessa. Se nessuno l'avesse avvertita, Marina non sarebbe stata nemmeno a conoscenza di star registrando un album.

I temi dell'album ruotano tutti intorno alla cantante stessa, Electra Heart infatti è una ragazza che, in seguito ai traumi subiti, ha sviluppato i seguenti disturbi e tratti di personalità (cartella clinica alla mano):

• Disturbo narcisistico di personalità (nelle tracce Bubblegum Bitch, Primadonna, How To Be a Heartbreaker)

• Disturbo schizotipico di personalità con tratti borderline e narcisisti (nelle tracce Lonely Hearts Club, Homewrecker, The State of Dreaming, Radioactive, Buy The Stars)

• Disturbo istrionico della personalità (nella traccia Starring Role)

• Personalità Machiavellica (nella traccia Power & Control)

• Disturbo dissociativo dell'identità (nella traccia Fear and Loathing) [2]

• Disturbo paranoide di personalità (nella tracce Lies e Hypocrates)

• Ipersessualità (nella traccia Sex Yeah)

• Depressione (nelle tracce Living Dead, Teen Idle e Valley of The Dolls)

Gli stessi psichiatri che chiusero forzatamente la showgirl Kylie Minogue in una clinica nel 2000, analizzarono questo album e notarono che Electra Heart sia l'unica persona che è stata in grado di sviluppare almeno un disturbo presente in tutti e 3 i cluster dei disturbi di personalità elencati nel DSM-5, un manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali spesso letto ai bambini prima di andare a dormire.

« Sta qui è una schizzata di quelle gravi »
(Chiunque su Electra Heart, ma anche su Marina Diamandis)

Critiche

Electra Heart ha ricevuto critiche sia miste sia negative, poche sono le recensioni che salvano questo album dalla rottamazione. La recensione più buona arriva dalla cantante stessa, nelle vesti di Marina Diamandis, che ha criticato positivamente il nuovo lavoro della sua altra identità.

Per motivi sconosciuti, perfino un settimanale italiano, Grazia (pilotato dalla giornalista Grazia Graziadei), ha avuto modo di recensire questo album. Grazia non ha aggiunto grandi novità rispetto a quello che si sapesse già: Electra Heart è infatti un tentativo quasi riuscito nell'apparire come l'antitesi del vuoto, fallendo miseramente nel momento in cui la cantante (non si sa se sotto le vesti di Marina Diamandis o Electra Heart) si è ritrovata a promuovere il suo album aprendo i concerti del Vuoto in persona.

Tracce

Edizione Standard

1. Stronza Bubblegum

2. Primadonna

3. Lies

4. Demolitrice di case

5. Starring Role

6. The State of Dreaming

7. Power & Control

8. Living Dead

9. Idola teen-pop

10. Valle delle Gattine Bambolate

11. Ipocrita

12. Fear & Loathing

13. How to Be a Heartbreaker

Edizione deluxe solo per i veri fan

14. Radioactive

15. Sex Yeah

16. Buy The Stars

17. Lonely Hearts Club

Ri-edizione Bionda Platino (2022)

18. E.L.O.D.I.E.

19. Elettra Lamborghini

Ri-edizione Bionda Cenere (inedita)

20. Miss Y

21. Semplicemente Desserts

22. Scabbia and Plastica

23. Eternità

24. Doppia Vita

Curiosità

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  • Secondo molti studiosi, psicologi, laureandi in psicologia e perfino la ex psicologa Kylie Minogue (vedasi il suo album KM94), Electra Heart ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo manuale diagnostico dei disturbi mentali, utilizzando le canzoni contenute in esso per aiutare i pazienti a ricevere una diagnosi più accurata.
  • Nel 2013, Marina ha tentato di uccidere Electra Heart togliendosi dalla guancia il cuore che indossava da 2 anni. Quest'ultima, realizzando il trauma subito dall'accaduto, si uccise con un sonnifero, per mantenere evidente l'ispirazione per l'album a Marilyn Monroe.
  • L'album successivo, Froot, è il primo album postumo della cantante Electra Heart e il terzo di Marina.

Note

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  1. ^ per evitare di venire rinchiusa in una clinica, le fu consigliato di dire che Electra Heart fosse semplicemente un alter ego
  2. ^ Disturbo condiviso con l'altra identità della cantante, Marina