Doppiatore

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(Rimpallato da Doppiatori)
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Ricostruzione ipotetica dell'aspetto del doppiatore. Dato che non si fa mai vedere, è possibile che sia ancora più brutto.
« Me la fai più blu? »
(Tipica imposizione da direttore di doppiaggio)

Il doppiatore è un essere mitologico che si intrufola nei corpi degli attori stranieri e dei personaggi dei cartoni facendoci capire quello che dicono i primi e facendo parlare i secondi. La sua caratteristica principale è quella di saper parlare un italiano perfetto senza usare Loquendo.

Ipotesi sulla sua natura

Si ritiene che il doppiatore sia un particolare essere umano molto evoluto capace di parlare in italiano anziché in itagliano come il resto della plebaglia. Alcuni sostengono che sia uno spirito che si impossessa delle menti della gente per far dire loro ciò che vuole, ma ciò non spiega perché Berlusconi dica le sue perle di saggezza con la sua vera voce.

Come diventare doppiatore

Ora, parlando seriamente, volete diventare doppiatori ma non sapete come si fa? Non preoccupatevi, ve lo insegniamo noi con il nostro CORSO DI DOPPIAGGIO!
Avvertenze: i doppiatori sono quasi tutti parenti, quindi non farti tante illusioni, perché è molto più facile trovare un politico onesto che entrare a far parte di questa lobby.

Fase 1: la dizione

Lo storico doppiatore di King Kong.
« Mi arrendo, non c'è speranza! »
(insegnante di dizione su Antonio Di Pietro.)

La dizione è fondamentale nel doppiaggio. Mentre nella vita tutti parlano alla cazzo di cane, nel doppiaggio la pronuncia dev'essere perfetta, perché se parli in quèsta maniéra sèmbri divèrsamènte intèlligénte. i punti fondamentali sono quelli del programma F.A.L.L.I.R.E.. Ecco quali sono:

  1. Fare esercizi di respirazione, per non sembrare asmatico quando leggi (se sei davvero asmatico prendi una medicina e passa al punto due);
  2. Allenarsi a leggere bene e non con un'intonazione da studente delle elementari;
  3. Leggere lento come una lumaca in modo da scandire bene ogni singola lettera, in particolare le vocali (niente vocali atone, pena una bacchettata sulle dita);
  4. Lasciare la tua famiglia, gli amici e tutto ciò che ami per dedicarti a questo esercizio;
  5. Imparare ad aprire e chiudere bene la E per non sembrare milanèse e la A per non sembrare Lino Bènfi;
  6. Riuscire a non impazzire durante il corso;
  7. Esercitarsi a casa doppiando i rutti di tuo nonno dopo che si è scolato una grappa.

Naturalmente tutto questo si fa solo per scopi professionali, quindi parla pure in itagliano quando vai al bar, sennò ti prenderanno per un extraterrestre.

Fase 2: la recitazione

« Aiuto. Aah. Lasciatemi. »
(Doppiatore prima del corso di recitazione, mentre doppia un tizio strattonato dappertutto da dei mostri.)
« AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! Oddioooo! »
(Doppiatore dopo il corso di recitazione, mentre doppia un tizio che ha visto Ignazio La Russa in un film 3D)

La recitazione è un'altra cosa fondamentale. Il doppiatore deve riuscire a dare espressività al personaggio, soprattutto a quei fighetti hollywoodiani che stanno alla recitazione come la pulce sta al cane e che vengono scelti dai registi per far affluire nelle sale le ragazzine. Per recitare come si deve bisogna sembrare naturali, mettere enfasi nel discorso e fare espressioni facciali decenti. Praticamente tutto ciò che Monica Bellucci non sa fare, quindi basta che guardiate un suo film e capirete cosa evitare.

Fase 3: la sala doppiaggio

La sala doppiaggio è una stanza grande come uno sgabuzzino. Qui i doppiatori sono reclusi, isolati dal resto del mondo, per venti ore di fila per doppiare i propri personaggi, rigorosamente da soli, per evitare di dare anche solo un briciolo di umanità a questa professione.
Vengono nutriti tramite cannucce fatte passare attraverso un buco troppo piccolo per far passare anche il più piccolo spiraglio di luce, ma non disdegnano di nutrirsi di lumache ed altri esseri che riescono a trovare nel sottosuolo. Ecco cosa fare nelle sale doppiaggio:

  1. Ascoltare l'audio originale, guardando la scena per capire cosa cavolo stai per doppiare;
  2. Mettere la cuffia facendo attenzione a metterla nel posto giusto e non in quello sbagliato;
  3. Cercare di far combaciare i tuoi discorsi senza senso col labiale del personaggio;
  4. Riascoltare la registrazione per sentire com'è venuto;
  5. Rifare tutto dall'inizio, dopo essersi resi conto di aver fatto una grossa cacata.

Il direttore di doppiaggio

Ricomincia tutto da capo, faccia di merda! Ti farò ripetere questo doppiaggio così tante volte che ti farò spuntare le corde vocali nel buco del culo!
« E questo sarebbe un doppiaggio da guerra? QUESTO è un doppiaggio da guerra! HAAAAAAAAAAAAA! »
(Il Sergente Maggiore Hartman mentre dirige il doppiaggio di Full Metal Jacket.)

Il direttore del doppiaggio è un rompiballe che ti sta a fianco[1] interrompendoti continuamente mentre lavori per dirti di fare la voce così, di dire la frase cosà e tante altre cose che ti fanno venire voglia di levartelo dai coniglioni.

Ecco cosa fare in presenza di questo essere:

  1. Fermarsi ogni volta che deve dirti qualcosa, proprio come i tuoi amici si fermavano sempre lungo la Salerno-Reggio Calabria per farti fare la pipì o per vomitare dopo una sbronza a Portocervo;
  2. Sentire cosa vuole;
  3. Fare ciò che ti ha chiesto sperando che gli vada bene.

È molto fastidioso, ma considerando che si tratta dell'unico contatto con un altro essere vivente del mondo esterno conviene tenerselo stretto.

I tecnici

I tecnici sono quelli che uniscono le voci dei doppiatori alle immagini. Se non ci fossero loro i doppiatori dovrebbero doppiare in diretta e sarebbe un casino, quindi non prendere per il culo quel nanetto ciccione che sta facendo questo importantissimo lavoro.

Il tecnico prima sovrappone la voce per vedere se c'entra nel labiale, e se non c'entra dice al direttore di doppiaggio di romperti le scatole darti preziosi consigli per rifare tutto da capo.

Tipologie di doppiatore per genere

Tecnico concentratissimo mentre unisce le voci.

I doppiatori non sono tutti uguali. Ecco i tipi principali

Doppiatore di cartoni animati

Il tipo più diffuso nel mondo. È specializzato nel fare voci buffe che spesso non hanno niente di umano e nel prodursi in risate che dovrebbero essere contagiose. Anche nei paesi dove usano i sottotitoli ce li hanno, perché è l'unico in grado di far rimanere in vita lingue come il sanscrito, il giappocinese e il polosvacco in modo che non si estinguano a causa dell'invadenza del maledetto inghilterrese.

Doppiatore di anime

« Üccccccc'Ha, Saske da! »
(Sasuke Uchiha si presenta nella versione originale.)
« Io mi chiamo Sa suche Ucìha! »
(Sasuke si presenta in italiano.)

Voi vi chiederete: ma gli anime non sono cartoni pure quelli? Certo, ma se un nippomane sente chiamare cartone animato un anime lancia un'onda energetica e ti sfonda le pareti di casa (e se gli piacciono gli Hentai pure qualcos'altro), così ci tocca fare distinzione.
Il doppiatore di anime è generalmente un doppiatore che, pur essendo anche bravo a doppiare qualsiasi altra cosa, riesce a far cadere le palle negli anime più di quanto facciano i film di Neri Parenti. Il motivo di questa regressione è sconosciuto, ma è probabile che abbia a che fare con la gerarchia imposta dalla lista di programmi per importanza. Al di là delle partite di calcio, l'ordine è il seguente:

  • Film
  • CSI
  • Commedie
  • Cartoni animati
  • Anime
  • Videogiochi
  • Film hard
  • Power Rangers

Ovviamente gli otaku protestano, ma visto che molti non sanno nemmeno cosa sia un otaku non sono molto ascoltati.

Doppiatore di videogiochi

Reazione dei videogiocatori al doppiaggio di Half Life 2.

Questo tipo è l'unico la cui presenza non è garantita, dato che molti giochi non vengono proprio tradotti, ma generalmente si tratta di novellini senza esperienza, messi lì nella speranza che possano migliorare. I loro lavori più riusciti sono Half-Life 2 e Fallout: New Vegas.

Doppiatore di film per adulti

Generalmente si tratta del tipo più inutile, dato che questi film non sono certo ricchi di dialoghi (persino le donne non parlano tanto dato che hanno spesso la bocca piena), e molti li guardano senza audio. Non è necessario impegnarsi molto con l'espressività, l'importante è saper simulare bene.

Tipi di doppiatore per lingua e/o nazionalità

I tipi di doppiatore cambiano anche a seconda della lingua. Ad esempio persone che parlano lingue celtiche o germaniche come l'inglese o il padano riescono a lanciare urla disumane[2], mentre gli altri hanno bisogno di ricorrere a un particolare sistema per compensare la mancanza di tale dono.

Doppiatore giapponese

« AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!KUSOOOOOO! »
(Doppiatore giapponese quando il suo personaggio fa cadere una briciola di pane sul pavimento.)

Il doppiatore giapponese è il più emotivo ed espressivo di tutti, talmente tanto che se gli chiedi di fare schifo apposta ti dice che non gli riesce[3]. I maschi hanno spesso voci normali o profonde, mentre le femmine hanno vocine da castrato[4], e spesso doppiano personaggi maschili senza neanche fare la voce da uomo.[5]

Doppiatore nordamericano

Doppiatore nordamericano standard.
« IT'S OVER NINE THOUSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAND! »
(Il Vegeta canadese sul livello di combattimento di Kaaròt)

Estremamente sadico, il doppiatore tipico del Nordamerica non riesce a fare una voce nei cartoni che non sia anche solo leggermente anormale, né un urlo di spavento o dolore che non sia esageratamente esasperato. Crede di avere le palle, ma in realtà non fa altro che far defecare la gente da quanto non sembra umano.

I doppiatori nordamericani sono sia statunitensi che canadesi, ma non lavorano mai insieme perché è noto che si distruggerebbero a vicenda.

Doppiatore francese

Il doppiatore francese è quello specializzato nel rendere inguardabile qualsiasi cosa per chi non ama questa lingua. È particolarmente noto per la sua capacità di rendere gay qualsiasi personaggio[6] e per la francesizzazione di qualsiasi nome, oltre che per l'abbondante uso della parola charme.

Doppiatore tetesko

Johann Trapattonen, il più grande doppiatore tedesco, mentre doppia un treno a vapore. Ciuf ciuuuuuf.

È quello che delude di più le aspettative degli stranieri, i quali si aspettano un doppiaggio fatto a pieni polmoni e invece si ritrovano con una performance normalissima. Sono generalmente bravi sui porno, vista la loro esperienza nel settore. Riescono comunque a far schiattare d'invidia gli olandesi.

Doppiatore ceco

Espressivo come Kripstak e Petrektek e sensuale come un tassametro, il doppiatore ceco è quello più odiato fra quelli odiati anche dai propri connazionali. È talmente poco espressivo che alcuni pensano sia solo un lettore elettronico. Quel che è certo è che il lettore elettronico può rimpiazzarne uno se si ammala, tanto lo spettatore non si accorge della differenza.

Doppiatore polacco


il doppiatore polacco non esiste. Oppure esisteva ma è scomparso o quasi. Adesso c'è solo un tizio che parla continuamente sui programmi televisivi, traducendo quello che dicono uomini, donne, bambini, anziani, adolescenti, cani e porci. Tutti quanti. Da solo.

Doppiatore russo

« Nella Russia Sovietica il film doppia TE! »
(Inversione russa dei doppiatori russi.)
« INSIEME PERLE VITORIE! »
(Dalla versione russa di Assassin's Creed.)

Più evoluto rispetto a quello ceco, ma spesso assente dato che le serie tv le guardano alla maniera di Mtv, con gli interpreti che parlano sull'audio originale senza mai doppiare grida, grugniti, pianti, risate, tosse, starnuti, rutti e scoregge, insomma ciò che fa ridere i bambini. Se lo fa rischia di rovinare tutto con il suo accento.

Il doppiatore bulgaro è una sottospecie di quello russo che fa così anche coi cartoni non disneyani.

Doppiatore spagnolo

Si tratta di un essere, probabilmente frutto di un qualche scherzo della natura, che non ha capito come prendere seriamente il mestiere di doppiatore, e che per tanto fa di tutto per sembrare il più ridicolo possibile.[7]

Doppiatore portoghese


Più o meno come quello spagnolo, con la differenza che non si capisce um caralho, a meno che non si sappia il genovese. Utile per farsi due risate.

Doppiatore brasiliano

Più evoluto e antico di quello portoghese, il doppiatore brasiliano è famoso per la sua capacità di far sembrare ligure ogni personaggio che doppia col suo accento. È inoltre specializzato nel dare un'aria da trans o comunque non molto femminile a qualsiasi donna.

Doppiatore italiano

Il doppiatore tipico di casa nostra è l'unico essere in grado di parlare un italiano perfetto al 99,99% senza assumere alcool o sostanze dopanti, ed è quindi visto come un semidio greco-romano. Se non fosse per lui nessuno saprebbe l'italiano, perciò se ne vedi uno non chiedergli l'autografo, dagli un milione di euro.

Censura nei doppiaggi

Una delle cose che fa più arrabbiare gli otaku è la censura dei dialoghi. Questa, nata per volontà della setta dei genitori italiani, della Merdaset e del Vaticano, è diventata la causa di numerose crociate da parte dei nippomani di tutto il mondo, nonché dagli stessi autori degli anime.

La colpa della censura però non è dei doppiatori, i quali non fanno altro che leggere il copione[8], ma di coloro che traducono, o meglio di chi li costringe a censurare tutto. Ecco un'intercettazione di un dialogo tra un traduttore ed un tizio della Mediaset:

- Traduttore:: “Salve, che devo fare?”
- Tizio Mediaset:: “Devi censurare le scene di sangue, togliere tutte le parolacce, colorare di blu le scene più truculente e rifare i dialoghi contenenti riferimenti al sesso, anche se vengono dei dialoghi alla cazzo di cane.”
- Traduttore:: “Se lo scordi! Non commetterò mai questo abominio!”
- Tizio Mediaset:: “Allora pubblicherò delle tue foto a letto con la Minetti su Internet.”
- Traduttore:: “Okay...”

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

Il doppiatore brasiliano di Spirit cavallo selvaggio.
  • Il doppiatore spesso deve fare tutto ciò che fa un attore: se beve deve bere pure lui, se si sdraia deve sdraiarsi pure lui eccetera. Viene da chiedersi cosa facciano i doppiatori durante le scene dei film di Steven Seagal e di Franco Trentalance.
  • In Svezia non doppiano i film perché hanno paura di rovinarli inserendo pubblicità occulta pro IKEA nei dialoghi.
  • Se un otaku sente un doppiaggio fatto bene di un anime lo apprezza. Se è in giapponese.
  • Nei doppiaggi degli anime i nomi giapponesi vengono pronunciati male di proposito.
  • Anche il nome di Horatio Caine viene pronunciato male di proposito.
  • Nell'Est Europa per fare prima mettono una sola voce sull'audio. In questo modo le loro doppiatrici hanno più tempo per venire in Italia a fare il loro secondo lavoro.
  • Pino Insegno ha iniziato la carriera di doppiatore doppiando film pornografici, ma nessuno lo sa perché quando uno fa AHH AHHHH AHHHHHHHH tutto il tempo la sua voce non si riconosce bene.
  • I doppiatori di Beautiful si fanno ibernare periodicamente. Stessa cosa la fanno gli attori. Almeno fino a quando non arriverà l'attesissima conclusione tanto profetizzata.
  • La 4Kids ha vinto il premio Razzie per i peggiori doppiaggi del mondo, battendo a sorpresa la Mediaset.
  • I doppiatori sono quasi tutti della Lazio.

Voci correlate

Note

  1. ^ Considerando le dimensioni della sala diciamo pure che ti sta appiccicato sulle (s)palle.
  2. ^ Non a caso Dragon ball lo hanno doppiato a Milano.
  3. ^ se dà la voce ad un personaggio di un anime, quando doppia un programma straniero ce la fa benissimo
  4. ^ Peraltro tutte uguali.
  5. ^ Come Goku e Monkey D. Luffy, due nonnine premurose nella versione originale.
  6. ^ Perfino quelli già gay di loro, come Sheldon di The Big Bang Theory
  7. ^ Un esempio di paella dubbing
  8. ^ Proprio così, i doppiatori leggono i copioni, quindi se ti sei scritto un appunto sulla mano durante il compito in classe e ci sono doppiatori nei paraggi sei spacciato.