Donazione di Costantino
La Donazione di Costantino fu un nobile e magnanimo gesto compiuto dall'allora imperatore Costantino il quale, stufo di vedere perseguitati gli adepti della sua amata religione, decise con questo atto di:
- donare alla Chiesa cattolica i territori di Roma, del Lazio e le chiavi della sua villa ai Parioli;
- attribuire al papa un potere superiore a tutte le altre cariche terrene e extraterrene, compreso l'Oracolo di Delfi, la Pizia e il Maestro dei Cinque Picchi;
- regalare al papa la sua collezione di Rolex da immersione.
Peccato che le cose finora raccontate siano semplicemente un mucchio di stronzate. Nel '400, infatti, il filologo Lorenzo Valla scoprì che il documento era semplicemente un falso, grazie ad una serie di indizi che è riuscito a decifrare, come:
- un improbabile riferimento a Carlo Magno,
- l'uso della parola truffa nel testo,
- il fatto che il documento fosse scritto con Word.
Oggi Lorenzo Valla siede al posto di Giuda nella bocca di Lucifero, all'interno dell'ultimo girone dell'inferno, quello dei traditori dei poteri forti.
Il contenuto
Entrando nei dettagli, secondo il documento innumerevoli sarebbero le concessioni che l'imperatore Costantino avrebbe elargito al papato, e senza farsi dare nemmeno la ricevuta. Tra queste:
- il primato su tutte le altre religioni, comprese lo Zoroastrismo, il culto di Pollon e Scientology;
- il potere temporale su Roma e dintorni, ossia la possibilità di cambiare il tempo e far piovere a piacimento;
- la possibilità di condonare cupole e catacombe costruite un po' ovunque;
- il suo seggiolone.
Il documento è stato ritenuto veritiero per secoli, nonostante la scritta FACSIMILE presente sul retro, fin quando non è intervenuto quello stronzo di Lorenzo Valla.