Apollo (dio)

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(Rimpallato da Dio Apollo)
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Come si può notare da questa statua, Apollo era l'unico dio senza le mani.
« Apollo! Ti prego, dimmi come mai non riesco ad avere figli! »
(Laio ad Apollo)
« Apollo! Ti prego, dimmi chi sono i miei veri genitori! »
(Edipo ad Apollo)
« Apollo! Ti prego, dimmi come possiamo fare a sconfiggere il nostro nemico! »
(Legislatore ateniese random ad Apollo)
« Apollo! Ti prego, ispira il mio canto! »
(Poeta greco random ad Apollo (dopo invocazione alle Muse))
« Apollo! Scusa, hai visto dove ho lasciato le chiavi della macchina? »
(Chiunque ad Apollo)
« Fuori dalle balle o vi denuncio per stalking! »
(Apollo dopo la -esima richiesta di oracolo)

Apollo è un insulto romano e un dio greco noto ai più in quanto padre di Pollon e di Apelle, famoso per aver fatto una palla di pelle di palle di pollo, tale che tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di palle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo. O almeno così narrano le cronache dell'epoca. Figlio di Zeus, è il dio del Sole, della profezia, della medicina, della musica (tranne quella dagli anni '50 in poi), della poesia (ad esclusione di quella dal Romanticismo in poi), dell'arte (ma non di quella moderna e contemporanea), della ragione e di tutto ciò che è chiaro e luminoso, comprese le insegne dei negozi.

Aspetto e personalità

Stando a quanto si dice di lui Apollo, come quasi tutti gli dei olimpici è un figo che più figo non si può, così bello che fa luce. Sembra che abbia capacità profetiche notevoli, specialmente quando beve troppo. Come la sorella ha l'hobby del tiro con l'arco, ma usa le sue frecce unicamente quando è di cattivo umore per causare epidemie che decimano la popolazione di interi continenti. Tutto questo anche se è la divinità olimpica più ragionevole. In sostanza ha il classico carattere di merda che quasi tutti gli dei hanno, perciò conviene non farlo incazzare o si rischia di finire infilzati come un pollo da fare allo spiedo. Come il padre si innamora facilmente[1] e semina figli un po' ovunque in giro per il mondo. Per aumentare il proprio potere seduttivo legge e scrive poesie e ha imparato a strimpellare la lira[2].

Vita, opere, annessi e connessi

La morte non è contemplata, lui è un dio, Cribbio!

La nascita

Apollo nasce insieme alla gemella Artemide il 33 ottembre del 87328 a.C. da un padre senegalese affetto da turbe psichiche e da una madre francese affetta da albinismo. Questo è ciò che dice lui. In realtà, come la cara sorellina, è l'ennesimo bastardo di Zeus, frutto del sessantadecimo paio di corna messo dal promiscuo re degli dei sulla testa della moglie Era. Il nome del paio di corna in questione è Latona. Quando Latona sta per partorire Era, per hobby[3], narcotizza la dea che presiede al parto con un mazzo di fiori di campo annaffiati con il cloroformio e la sequestra. Il risultato è che quello di Latona è ricordato ancora oggi come il travaglio più lungo della storia: ben 9 giorni e 9 notti di agonia. Quando le altre dee, impietositesi, riescono a liberare la dea ostetrica, i divini mocciosi finalmente nascono.

Apollo scortica vivo il povero Marsia in barba alle Convenzioni di Ginevra.

Bravate adolescenziali

Appena nati i divini fratellini entrano nell'adolescenza e uccidono un serpente velenoso gigante che Era aveva spedito alla loro mamma come regalo con tante congratulazioni. È solo la prima delle bravate della coppia. In particolare Apollo, quando i suoi ormoni iniziano a mettersi in movimento, entra nella più merdosa delle adolescenze possibili. Diventa un marmocchio dal carattere ancora peggiore di quello che aveva appena nato. Il problema è che, essendo un dio, era liberissimo di dar sfogo a pulsioni e istinti omicidi vari. Questo problema fu evidente soprattutto a quel poveraccio di Marsia, che venne scorticato vivo dal marmocchio per avergli fatto notare quanto è scontata la rima cuore-amore, e ai figli di Niobe, che vengono sterminati da Apollo perché erano più alti di lui e avevano meno brufoli. La prima volta che ha a che fare con il neonato-adolescente, Ermes, suo fratellastro, lo trascina in giro per tutta la Grechia appeso per il pannolino (la più antica forma di sparticulo di cui abbiamo notizia) e non lo uccide solo perché Ermes, nato da un giorno solo, è già più furbo di lui e lo calma rifilandogli una epica fregatura lira. Zeus, stremato dal temperamento omicida del figlio, gli leva la carta di credito e lo costringe a iniziare a lavorare seriamente, previo lavaggio del cervello.

Divine attività

Messa una pietra sopra la sua turbolenta adolescenza, Apollo inizia a far fronte alle sue divine incombenze. È il dio di un sacco di roba e dunque ha un sacco di lavoro da fare. Per prima cosa assume nove niubbe divinità minori, le Muse, e le istruisce su tutto ciò che c'è da sapere sull'arte e sulla poesia. Concluso il corso di formazione, accorda alle fanciulle il minimo stipendio sindacale e delega loro tutte le responsabilità riguardanti l'arte, compito massacrante con orari e condizioni di lavoro da gulag.
Fatto ciò, salta addosso alla prima tipa che passa di lì, la mette incinta e quando nasce il pargolo lo prende gli infonde le proprie conoscenze mediche in endovena, dopodiché lo spedisce ad apprendistato dal miglior medico dell'epoca, il centauro Chirone. Così il marmocchio diventa uno straordinario dottore in pochissimo tempo e voilà! Apollo ottiene così Asclepio, il dio della medicina, cioè colui che si sorbirà tutte le rogne riguardanti il sistema sanitario.
In seguito apre un gigantesco Santuario a Delfi, che ben presto grazie all'afflusso di gente sviluppa un ricco giro di affari parallelo (al capo del quale c'è ovviamente Apollo) con casinò e casini. Il santuario in sé è il principale luogo per il culto di Apollo (e per portargli offerte e soldini) ed è gestito da alcuni sacerdoti e da una Pizia, donna che grazie al massiccio uso di alcol e di allucinogeni blatera cavolate che vengono spacciate per profezie. Che ovviamente non si avverano mai, cosa che nessuno ha il coraggio di far notare. Grazie alla trovata della fanciulla invasata, il genio di Apollo è riuscito delegare anche i compiti di veggenza e previsioni del tempo, senza perdere popolarità e soldi.
Per ciò che riguarda il compito di dio del Sole, egli non ha potuto delegare a nessuno la guida del carro per farlo sorgere e tramontare: ha provato a farlo guidare a uno dei suoi figli[4] ma il giovane si è avvicinato troppo alla Terra con il risultato di arrostire la Terra del Fuoco ed è stato silurato da Zeus appena prima che raggiungesse le Hawaii (il luogo di villeggiatura preferito dal re degli dei). Insomma Apollo si è trovato costretto a guidare personalmente il carro del Sole, con la rottura di balle di doversi svegliare prestissimo ogni giorno. Però bisogna ammettere che, salvo qualche piccola defaiance, sa quello che fa.
È il dio della ragione solamente perché chiunque (anche un poco di buono come lui) sembra equilibrato e ragionevole in confronto a quello spostato di Dioniso.

Ai giorni nostri

Oggidì nessuno crede più in lui e si è ritrovato disoccupato perché da quando si è capito che il Sole sta fermo e la Terra che gli gira intorno (e non il contrario) non deve neanche più guidare il carro del Sole per farlo sorgere. Per un periodo ha abitato in uno scatolone Barilla, in quanto dove c'è Barilla c'è casa. Successivamente ha deciso di partire per l'America per cercare fortuna, ma ha trovato solo sfiga: è stato assunto in 30 posti diversi e licenziato in 31.

Dopo pochi anni, la svolta nella sua vita grazie alla quale ritrova la notorietà: viene assunto dalla NASA col compito di trasportare Neil Armstrong sulla Luna, e la missione viene chiamata Apollo in suo onore.

Oggi conduce una vita tranquilla e moderatamente agiata in Florida. Indossa camicie pessime e nei week-end porta suo nipote Apallo (il figlio quattrenne di Apelle) a visitare lo zoo[5], comportandosi insomma da bravo nonno.

Vita sentimentale

Essendo immortale trova il tempo di innamorarsi di un incredibilione persone diverse, con esiti più o meno rosei. Poiché l'autore di questo articolo non ha tempo né voglia di scavare nei giornali di gossip degli ultimi tremila anni per risalire a tutte le sue tresche, la seguente lista contiene, in ordine illogico e non cronologico, solo alcune delle vicende del divo (le più interessanti), dovute all'essersi inimicato il dio dell'amore(non il massimo per avere relazioni romantiche):

Dafne

Apollo, Dafne e la solita photobomber in cerca di attenzioni.

Si innamora di Dafne, una bellissima ninfa nonché l'unica donna che non lo avrebbe voluto neanche fosse stato l'ultimo sulla Terra. Apollo tenta di corteggiarla ma, buzzico come tutta la sua stirpe, perde la pazienza quasi subito e inizia a inseguirla per i boschi per "donarle il suo amore".

« Sul serio. Preferirei diventare un albero. »
(Dafne su offerta amorosa di Apollo)

In effetti viene trasformata in una pianta di alloro e Apollo si ritrova abbracciato a un albero. Apollo come ultimo atto di amore decide di strappare i rami della pianta e farcisi una corona. Che idea! Da allora tutti strappano i rami alla povera Dafne per farcisi corone e preparare l'anguilla in carpione.

Giacinto

Ha una appassionata love story con il giovane Giacinto, con il quale forma una delle coppie yaoi più amate dalle classiciste. Sfortunatamente non finisce bene perché Giacinto è mortale e, in quanto tale, muore in uno sfortunato incidente in cui pare che c'entri qualcosa il cerchio di Xena e le cui dinamiche non sono ancora del tutto chiare. Apollo distrutto dal dolore trova conforto nel giardinaggio e inventa una varietà floreale cui dà il nome del caro estinto. Che tenerezza! Mi si commuovono le ascelle...

Cassandra

Inizia a fare il filo a Cassandra, una delle principesse di Troia. Le promette che se gli darà... ehm il suo amore, lui le farà avere la capacità di prevedere il futuro. Lei accetta, ma poi non gliela dà. Apollo quindi le lascia il dono della profezia, ma la condanna a non essere mai creduta. Insomma Cassandra viene considerata pazza dalla famiglia e rinchiusa in una torre a sbraitare nonsense riguardanti un cavallo di legno gigante e un tizio perennemente incazzato. Finisce anche peggio. Poveraccia.

C'è infine l'unione breve ma intensa con Alessandra Rolla, citata sopra, ma pare sia un periodo di cui il dio non ama parlare e che non vuole ricordare...

Note

  1. ^ Prevalentemente di donne, ma non solo.
  2. ^ Perché intellettuale fa figo. Indiscutibilmente
  3. ^ Infatti torturare e vendicarsi su amanti e bastardelli di Zeus è il suo hobby preferito.
  4. ^ Fonte: cartone Pollon.
  5. ^ Perché ha adocchiato una fanciulla che ci lavora che non è niente male