Deriva dei continenti

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che ci libera dal male.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Compagne e compagni operai, siamo difronte all'ennesima mistificazione creata dai soliti padroni borghesi per giustificare malamente le loro speculazioni finanziarie e i loro piani anti-rivoluzionari! »
(Turigliatto su aumento del costo dei biglietti Alitalia dovuto all'allontanamento della Russia dall'Italia )
« Questa storia è tutta una stronzata inventata da quelle zecche comuniste: vogliono dare le nostre case e le nostre donne in pasto ai congolesi! »
(Bossi su avvicinamento della zolla africana)
L'eroico Calderoli mentre fa da scudo all'Europa contro l'avanzata della zolla hammamettiana
« Parliamone! »
(Donne lombarde sulla dichiarazione di cui sopra)

La deriva dei continenti è una teoria geologica nota ai più esclusivamente per essere l'amica prediletta di ogni secchione e, di conseguenza, il principale supplizio a cui uno studente normodotato viene sottoposto nel corso della sua inutile e deludente carriera scolastica. Secondo questa teoria tutti i continenti erano in origine un unico ammasso di plastilina, poi spaccatosi a causa di una maledizione lanciata da Nonsiècapitobenechi, durante una fase di Luna calante.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Deriva dei continenti

Origini e sviluppi della teoria

La Terra in un fedele ritratto d'epoca

L'ipotesi secondo cui i continenti si spostino, si allontanino, si avvicinino e prendano a volte il delle cinque insieme, è piuttosto antica. Pensate che già all'epoca delle crociate, l'olandese Abraham Ortelius, grazie alla generosità del suo pusher marocchino, aveva notato che il profilo delle coste dei continenti suggeriva chiaramente che essi si fossero formati staccandosi l'uno dall'altro. Pensando che la causa fossero i soliti problemi condominiali, Ortelius abbandonò la teoria davanti alla porta di una chiesa. Qui fu successivamente adottata a rotazione prima da Bacon e poi da von Humboldt. Quest'ultimo la mise da parte quasi subito per occuparsi dei pinguini di Magellano e del brodo di tartaruga. Intanto l'idea cresceva e diventava sempre più interessante; interessante a tal punto che molti se ne innamorarono e vollero seguirla, scatenando però le ire della regina Grimilde, editrice del best seller di un anonimo dal titolo "Il mondo l'ho creato io", nonché notoria rosicona. Dalla tensione così venuta a crearsi, scaturì un bel processo di durata superiore persino a quella dei processi italiani. In fase processuale ognuno disse la sua, persino Cecchi Paone e Mario Tozzi, quest'ultimo consigliato dal fratello gemello Umberto. Alla fine dell'Ottocento si riuscì finalmente a trovare un avvocato decente, tal Suess, che dimostrò, corrompendo un paio di gesuiti, che non essendo la sua protetta ancora nata quando i continenti si erano separati, non poteva esserle attribuita alcuna colpa. Per di più le tracce geologiche dimostravano che la storia della somiglianza tra le coste non era poi tanto campata in aria. Rimase in piedi solo l'accusa di blasfemia, cancellata l'altro ieri grazie all'indulto da Prodi. La situazione rimase immutata per alcune decine di anni dando vita a notevoli risse da manuale, tutte regolarmente mandate in onda da Telesveva e seguite con grande interesse dal pubblico; fu raggiunto uno share che superò del 45% quello di una qualsiasi puntata a caso di "Febbre d'amore". Il punto di svolta, però, si ebbe solo quando un tale Sir Arthur Holmes, nonno di Sherlock e trisavolo di John, venuto a conoscenza della teoria della deriva dei continenti, si preoccupò di convincere chiunque fosse convincibile e stuprare personalmente[1] tutti gli altri pur di far accettare la teoria e il suo ennesimo nuovo padre putativo: Alfred Wagener.[2]

Sir Arthur Holmes dopo la beatificazione dovuta all'intervento risolutore nell'affaire. Da notare la somiglianza col bisnipote John

La teoria nel suo aspetto definitivo

Secondo Wegener, Padreterno era poco più che estraneo a tutto e, in realtà, i continenti erano nati per partenogenesi successive da una tale "Pangea" millemila anni fa, quando Dio era ancora a fare il servizio militare nella Pozzuolo del Friuli. Wegener riteneva che la Pangea avesse inizialmente dato vita a una tal Laurasia e alla sua sorellastra Gondwana[3], che a loro volta spaccandosi avrebbero dato via ai continenti odierni. Questi poi, a causa di numerose e drammatiche storie amorose, avrebbero iniziato a vagare per mare imbarcandosi su un mercantile chiamato "SiMa" e celandosi sotto il nome collettivo di SiAl. L'inghippo sarebbe stato favorito dall'ufficio trasporti marittimi e aerei della Terra, meglio noto come "ufficio rotazione terrestre". Prova cardine della correttezza di questa sua intuizione sarebbe stata la presenza di fossili e rocce identici in continenti oggi molto distanti tra di loro. Nella fattispecie, queste prove del tutto inconfutabili, rintracciate con l'insostituibile intervento della Piccozza di Mario Tozzi, furono identificate nel rinvenimento sia a Fortaleza che a Brazaville di venditori di tappeti porta a porta e statuine della Madonna di Pompei. Nonostante l'evidenza dei fatti[4], Wegener fu accusato di essere folle come il suo amico Spank; dovettero passare molti anni prima che la CEI si decidesse ad ammettere che sì, in effetti il loro datore di lavoro c'entrava ben poco con tutta 'sta storia[citazione necessaria]. Per di più restavano aperte altre domande: come aveva fatto Pangea a spaccarsi e dar vita ai continenti? Ma soprattutto, perché lo aveva fatto? Non era meglio restare tutti lì vicini vicini che poi era anche più comodo per giocare a briscola mimata e si sentiva pure meno freddo? Per le risposte, visto che la cosa non ci compete e figurati se ci mettiamo a fare il lavoro degli altri, rimandiamo all'articolo Tettonica a zolle e continuiamo intanto a farci i fatti nostri che, si sa, chi se li fa campa cent'anni[citazione necessaria], possibilmente non di solitudine.

Prove a favore della deriva

Nell'esporre la sua teoria, Wegener portò, a difesa della stessa, numerose prove. Ne elencheremo alcune comprensibili persino, ebbene sì, a te:

Wegener al momento del decisivo ritrovamento di un femore fossilizzato di blatta.
  • Argomentazioni geologiche: le linee di costa, specialmente quelle dell'Africa e dell'America Meridionale, coincidono; è evidente che nel puzzle terrestre questi due pezzi erano vicini e che qualche stronzo nello staccarli li ha pure slabbrati lungo i bordi. E poi altrimenti come ci sarebbero arrivati i negri in Brasile? In nave?
  • Argomentazioni geofisiche: visto e considerato che il substrato della crosta terrestre si comporta come un qualsiasi fluido viscoso, ad esempio il muco, i blocchi galleggianti su di esso possono spostarsi sia in verticale che in orizzontale, come fanno le caccole. Quindi le catene montuose devono essere nate grazie a una compressione orizzontale di questo tipo. È esattamente quello che succede anche nei vostri nasi.
  • Argomentazione paleontologiche: analizzata la distribuzione universale di esseri inutili come zanzare, tende all'uncinetto, politici e leccaculi è evidente che in passato doveva esserci stata la possibilità di espandersi e colonizzare ogni accidenti di terra emersa possibile e immaginabile.

Critiche all'ipotesi di Wegener e risposte definitive

Una rarissima immagine delle ormai note "correnti convettive".

Le critiche più dure all'ipotesi di Wegener vennero dal suo maggiordomo Jeffrey[5]: secondo costui le zolle non erano abbastanza in salute per avere la forza di vincere l'attrito che le legava a Pangea, né tanto meno erano abbastanza adulte e vigorose da potersene andarsene da sole per mare. Per fortuna di Wegener, Sherlock Holmes, assuntosi come investigatore privato in fase processuale, riuscì a scoprire, consultando l'Enciclopedia britannica e interrogando il suo fido bassotto, che esistevano delle correnti convettive sotto il mantello; correnti in grado di comportarsi esattamente come il motore di una Lancia Delta degli anni '90. Capaci, insomma, di trascinarsi roulotte, trichechi, continenti e rispettive zolle un po' dove gli pareva.

Aneddoti

I primi effetti dovuti all'accettazione di questa nuova teoria si ebbero nell'immediato: nessuno voleva più partire dal proprio paese per paura di non ritrovarlo più al suo ritorno. Il fatto creò non pochi problemi alle compagnie di navigazione che, per fronteggiare la crisi, furono costrette a promettere ai propri clienti che sarebbero stati loro regalati uno spettacolo privato di danza del ventre e un cesto di datteri. Ma non furono solo gli armatori ad avere problemi: Famiglia Cristiana perse talmente tanti abbonati che per poco non si rischiò il crollo in borsa. Intanto la comunità ebraica si schermiva dall'accusa di essere stata la portatrice di quest'ennesimo flagello e accusava a sua volta i Masai, colpevoli, secondo i soliti "prescelti del Signore", di aver attuato un piano per occupare la Palestina e andarvi a caccia di facoceri, spostando la loro zolla di competenza sempre più a Nord. Intanto, dall'altra parte dell'oceano Atlantico, i cubani festeggiavano l'avvicinamento agli Stati Uniti e Fidel smadonnava contro "questa scienza figlia e fantoccio dell'imperialismo americano". Dal canto loro i nipponici non vedevano di buon occhio l'essere condannati per sempre a fare da stato cuscinetto tra il McRoyal Deluxe americano e il kissel dei russi.

Note

  1. ^ Buon sangue non mente
  2. ^ Figlio illegittimo di Wagner e di Lothar Matthaeus
  3. ^ Evidente la somiglianza con i nomi delle sorellastre di Cenerentola, tanto per dire che sulla Terra non c'è mai niente di originale
  4. ^ Ne siamo tutti convinti
  5. ^ Ci avrei giurato che era il maggiordomo il colpevole!

Voci correlate