Cuore di tenebra

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Cuore di tenebra è un libro che non si sarebbe mai cagato nessuno se un regista famoso non l'avesse preso come spunto per fare un film che poi sarebbe diventato un cult della cinematografia mondiale: Bianca e Bernie nella terra dei canguri. L'autore è Konrad Lorenz, quello che scriveva i libri sull'intelligenza delle papere.

Il libro parla di una gita sul fiume Volturno finita in tragedia.

Trama

I protagonisti si preparano alla gita.

Carlo Marlo, dipendente dell'ufficio anagrafe di Castel Volturno, il lunedì di Pasquetta decide di organizzare una gita fuori porta con degli amici e risalire il fiume Volturno. Risalendo il fiume, Carlo si addentrerà nelle profondità della provincia di Caserta, scoprendo gli orrori che la camorra ha provocato in tutta la regione.

Fin dall'inizio del viaggio, Carlo nota che la sabbia del litorale domizio è stata trafugata per costruire i palazzi di Scampia: a causa di ciò, il mare entra nel fiume per diversi km con la conseguenza che anche qui ci sono stabilimenti balneari che ti chiedono 7 euro per raggiungere la riva. Col tempo, la risalita del fiume si tramuta sempre più in una discesa agli inferi: Carlo nota le distese di reperti archeologici lasciati sulla riva, dai frigoriferi degli anni '70 ai televisori 30 pollici della SABA; vede le sterminate piantagioni di africani coltivati per essere venduti al mercato nero degli schiavi; vede gli scagnozzi della camorra che chiedono il pizzo alle bufale; vede gente di malaffare che interra barili di materiale tossico fischiettando canzoni di Mimmo Dani.

Carlo giunge infine alla casa del signorotto locale, costruita a forma di ziqqurat a testimonianza del suo buongusto. Il suo nome è Curzio, per gli amici Marlobbrando, perché assomiglia al famoso attore di Hollywood. Ormai anziano e malato di un tumore alle dita dei piedi causato dal continuo maneggiamento di rifiuti tossici, Curzio è il padrone di tutta la zona e si fa trattare da re. Qui lo Stato non c'è, non c'è mai stato, e se c'è stato ha dato un'occhiata e se n'è andato.

Carlo, in un impeto di coraggio, rapisce Curzio per consegnarlo alle forze di polizia, ma il camorrista muore durante il viaggio a causa della sua malattia. Carlo arriva quindi in un centro abitato dove consegna il corpo del criminale ai villici, ma alcuni di essi riconoscono la salma e accusano Carlo di omicidio. Alla fine Curzio verrà sepolto con tutti gli onori, mentre il corpo di Carlo verrà ritrovato in una vecchia FIAT Duna lungo le rive del Volturno.

Curiosità